La "sostituzione del mutuo", nota anche come surroga del mutuo, è un'operazione finanziaria che permette a un debitore di spostare il proprio Prestito ipotecario da un istituto di credito a un altro, solitamente per ottenere condizioni più favorevoli, come un tasso di interesse più basso.
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- Alte possibilità per modificare il proprio mutuo/finanziamento
- La detrazione degli interessi in caso di rimpiazzo
- Come combattere i tassi usurai con altri tipo di tasso
- Cosa fare se si è vittime di usurai
- Nuove misure sui tassi usurai
- Acquisto della prima casa: un’avventura che non dobbiamo affrontare da soli
- Requisiti per ottenere un mutuo per giovani
- Cosa è il mutuo under 36
- Condizioni particolari per i giovani
- Il mutuo al 100%
Questa operazione non comporta costi per il cliente (commissioni bancarie, spese notarili, imposte, ecc.), grazie alle normative vigenti in molti Paesi, come ad esempio l'Italia con la Legge Bersani del 2007. Inoltre, la surroga non modifica l'importo del debito residuo, la durata del mutuo o le garanzie ipotecarie.
Tuttavia, prima di procedere con la surroga, è importante fare una valutazione accurata delle condizioni offerte dalla nuova banca e confrontarle con quelle del mutuo attuale, considerando anche eventuali costi nascosti. Inoltre, è bene tenere in considerazione che il processo di surroga può richiedere diversi mesi.
Dopo la sostituzione del mutuo, il nuovo finanziamento può essere erogato sia dallo stesso istituto di credito che ha concesso il mutuo originario, sia da una banca diversa. L'obiettivo della sostituzione del mutuo è ottenere un nuovo prestito a condizioni migliori rispetto al precedente. Queste condizioni migliori possono includere:
- Un tasso di interesse più basso o uno spread più contenuto: la sostituzione del mutuo può consentire di accedere a un finanziamento con un tasso di interesse più favorevole, riducendo così il costo complessivo del prestito.
- Passare da un tasso variabile a un tasso fisso: alcuni mutuatari potrebbero desiderare maggiore stabilità e prevedibilità nelle rate del mutuo, optando per un tasso fisso che non varia nel tempo, a differenza di un tasso variabile che è soggetto a fluttuazioni.
- Allungare la durata del finanziamento: prolungare il periodo di ammortamento del mutuo può consentire di ridurre l'importo delle rate, rendendo così il debito più gestibile per il mutuatario. Tuttavia, è importante considerare che allungare la durata del finanziamento potrebbe aumentare il costo complessivo del prestito a causa degli interessi pagati nel tempo.
In sintesi, la sostituzione del mutuo può offrire l'opportunità di migliorare le condizioni del finanziamento, come ottenere un tasso di interesse più basso, passare da un tasso variabile a un tasso fisso o allungare la durata del prestito per ridurre l'importo delle rate.
A che serve sostituire il mutuo? Avere maggiore liquidità e ottenere un cospicuo risparmio
Un altro obiettivo della sostituzione del mutuo potrebbe essere legato al bisogno di ottenere maggiore liquidità per finanziare lavori di ristrutturazione.
Nel caso di sostituzione del mutuo, è necessario considerare i seguenti costi e adempimenti:
- Spese accessorie alla banca, se richieste
- Penale per l'estinzione anticipata del vecchio mutuo
- Pagamento della parcella del notaio: l'intervento del notaio è necessario per l'iscrizione della nuova ipoteca e comporta un costo.
In sintesi, la sostituzione del mutuo può essere utile per ottenere migliori condizioni di finanziamento o maggiore liquidità, ma è importante considerare i costi e gli adempimenti associati a questa operazione, come le spese accessorie, eventuali penali per l'estinzione anticipata, i costi notarili e l'imposta sostitutiva.
Alte possibilità per modificare il proprio mutuo/finanziamento
La sostituzione del mutuo ha l'indubbio vantaggio di non cambiare l'operatore della transazione: si conosce già la banca e, se non si è optato per uno spostamento, significa che alla base vi è un rapporto di fiducia.
Questa operazione permette di modificare molti parametri, ovvero la durata dell'investimento, lo spread, il tasso e il capitale.
Tuttavia sono disponibili altre strade per risparmiare.
La prima, la più semplice, è la rinegoziazione.
Si tratta di una modifica all'accordo iniziale che la stessa banca che ha accettato il mutuo. Occorre sottolineare però che l'istituto non è obbligato ad accettare questa procedura di sostituzione del mutuo: dipende dal contratto e dalle politiche aziendale.
Il vantaggio ovvio è che la rinegoziazione non necessita di spese aggiuntive.
L'altra strada, quella più complessa, è la surrogazione del mutuo ovvero la sostituzione del mutuo e del creditore. In poche parole, tramite la surroga si chiede ad una terza banca di acquistare l'ipoteca iniziale: è come se si spostasse completamente l'investimento presso altri agenti.
Le condizioni per il capitale residuo
La surroga è utile quando la banca iniziale non è in grado di offrire condizioni interessanti oppure quando non vuole rinegoziare.
Ha spese accessorie non elevatissima ma lo svantaggio che non è possibile aumentare il valore del mutuo che dev'essere inferiore a quello iniziale.
La detrazione degli interessi in caso di rimpiazzo
Con la sostituzione del mutuo si continua a beneficiare della detrazione degli interessi passivi sul mutuo contratto per l'acquisto o la costruzione dell'abitazione principale; se il nuovo mutuo è di importo maggiore rispetto al precedente, il beneficio è limitato all'importo del mutuo precedente.
Resta ancora l’unica soluzione nei casi in cui servono più soldi; il grande vantaggio della sostituzione del mutuo, infatti, rimane quello di poter ottenere dalla banca una somma più alta rispetto al mutuo precedente.
Come combattere i tassi usurai con altri tipo di tasso
Lo Stato punisce chi presta denaro oltre il tasso di usura, intervenendo con delle leggi specifiche. La legge n. 108/96 (Disposizioni in materia di usura) ha infatti stabilito un limite al tasso d'interesse passivo applicato sul mutuo, oltre il quale gli interessi sono sempre considerati usurari.
Per combattere i tassi di usura, il Ministero del Tesoro ogni 3 mesi rileva gli interessi medi praticati dalle banche e dagli istituti finanziari nel corso dell'ultimo trimestre, (Tasso Effettivo Globale Medio, effettuato con accertamenti sui Taeg, che sono comprensivi della quasi totalità delle spese relative al mutuo)
Per calcolarlo, si prende proprio a riferimento il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), disponibile sul sito della Banca d'Italiacon anche gli storici passati. La sua pubblicazione sul web è prevista dalla legge contro l'usura (articolo 2 della Legge 108/96).
Prima del 2011, quindi, un “usura” se superava di oltre il 50% il TEGM. Il decreto legge 70/2011 ha modificato questo calcolo: oggi si definisce usura se si supera il tasso medio del 25% più quattro punti percentuale. Tuttavia questa differenza non può essere superiore agli 8 punti.
Le norme antiusura
Con l’entrata in vigore della disciplina antiusura e del decreto legge 29 dicembre 2000, n. 394, convertito poi con modifiche nella legge 28 febbraio 2001, n. 24, viene riconosciuto il fenomeno dell’usura “sopravvenuta”; possono così essere considerati usurari anche i contratti stipulati prima dell’entrata in vigore della legge n. 108/96, dove il tasso d'interesse, lecito alla sottoscrizione, abbia successivamente superato il tasso-soglia in vigore al momento.
Cosa fare se si è vittime di usurai
Innanzitutto occorre accettare l'idea che dall'usura difficilmente si esce: sia che si tratti di organizzazioni malavitose che di banche poco corrette, il tasso di usura è così elevato che è praticamente impossibile pagare le rate e gli interessi.
Occorre quindi denunciare gli autori di questa situazione.
La già accennata legge mette a disposizione dei cittadini colpiti due fondi: quello dedicato alla prevenzione e quello di solidarietà per le vittime.
Al primo accedono coloro sui quali grava un forte debito: questi possono accedere ad un prestito di massimo 15.000€ a tasso agevolato. Tali somme di denaro sono elargite da numerose fondazioni.
Il secondo è invece dedicato agli imprenditori ed è un mutuo a tasso 0. La richiesta dev'essere inviata entro 180 giorni dalla denuncia e occorrono una serie di documenti e accertamenti.
Proseguiamo il nostro articolo sulla sostituzione del mutuo.
Nuove misure sui tassi usurai
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato una circolare con la variazione dei tassi d’usura attivi dal trimestre gennaio-marzo 2015. I valori sono stati diminuiti rispetto al trimestre precedente. Ecco nell’elenco tutte le variazioni:
- finanziamenti con garanzia ipotecaria a tasso variabile: -0.24%, passato da 8.57% a 8.33%;
- tasso soglia per i mutui a tasso fisso: -0.29%, passato da 19,31% a 19,02%;
- prestiti con importo oltre i 5.000 euro: +0.01%, passato da 16,10% a 16,11%;
- tassi soglia relativi alla cessione del quinto, fino a 5000 euro: +0.46%, passato da 19,21% a 19,67%;
- tassi soglia relativi alla cessione del quinto, oltre 5000 euro: +0.25%, passato da 18,30% a18,55%;
- tasso per il credito personale: -0.17%, passato da 19,15% a 18,98%
Proprio dal 2015, il supplemento del quotidiano economico Il Sole 24 Ore ha registrato un innalzamento oltre la soglia del tasso usura di una Banca Popolare del Nord Italia: una situazione che è stata denunciata da due lettori ma che è stata prontamente respinta dall’istituto bancario.
Tuttavia, la problematica è molto sensibile perchè nel nostro Paese sono diventate più stringenti le condizioni per ottenere un prestito o un finanziamento dalla banca e a questo se si devono aggiungere dei tassi d’interesse sopra il limite si arriva ad una soluzione critica, con il cittadino impossibilitato a ripagare le rate o costretto a non chiedere proprio il prestito per le condizioni troppo rigide. La tematica è parecchio sensibile perchè quando si parla di usura il primo pensiero va alle associazioni criminali che lucrano sulle difficoltà delle persone, che chiedono prestiti a queste organizzazioni ma non escono più dal circolo vizioso per gli interessi che arrivano a percentuali spropositate. Ecco perchè le banche devono essere molto attente a non superare la soglia indicata dal Ministero per non perdere credibilità e soprattutto fiducia da parte dei clienti.
Però, ci sono alcune ombre sul rapporto tra gli istituti bancari e i clienti emersi dal “Report nazionale sull’usura praticata dalle banche” stilato dalla Fondazione SDL secondo cui su quasi tutti i conti correnti sono stati riscontrati problemi di usura soggettiva, oggettiva e anatocismo. Un doppio binario sul quale è giusto mettere le cose in ordine e soprattutto rendere trasparenti tutti gli aspetti.
Acquisto della prima casa: un’avventura che non dobbiamo affrontare da soli
Negli ultimi anni il mercato immobiliare in Italia ha visto un rialzo dei prezzi, fino a raggiungere un picco tra i 2.000 e i 3.000 Euro/mq nella Primavera 2021.
Il quadro non è tuttavia così disperato: in questa nostra avventura non saremo infatti da soli, ma potremo di volta in volta avvalerci di aiuti terzi nel preparare l’acquisto e sostegno nel destreggiarci al meglio in un ambiente al quale potremmo non esser abituati, col risultato di poter trovare la soluzione per il mutuo più adatto alle nostre esigenze senza impantanarci in cifre, percentuali e tassi che, magari, non sono proprio il nostro pane quotidiano.
Lo strumento di massima utilità di cui dovremo servirci sono i siti di comparazione online: confrontare le offerte di mutui online è infatti il primo passo per risparmiarci faticose e interminabili operazioni di ricerca, insidiosi calcoli delle rate e così via, ottenendo invece immediatamente un prospetto di tutte le specifiche che assumerebbe il mutuo e le eventuali variazioni che potrebbe subire.
Lo Stato, poi, fornisce ai cittadini diverse agevolazioni per l’acquisto del primo immobile; tra le principali possiamo citare la disponibilità di mutui Consap, che prevedono un tasso calmierato del finanziamento, il cui TEG non può superare il TEGM, e sono quindi particolarmente convenienti per i giovani under 36 che rispettino i requisiti Isee.
Siti di comparazione online
Tutto ciò che ci resta da fare è scegliere la durata del mutuo e l’importo da finanziare, così come capire quale tasso di interesse scegliere.
Insomma, le soluzioni sono numerosissime e sono studiate per venire in contro alle esigenze del più ampio spettro di pubblico possibile; certo, il passo per l’acquisto di una casa è sempre molto impegnativo, ma, con tutte le cifre ordinatamente dispiegate dinanzi a noi, ci saremo tolti un pensiero non indifferente e, al contempo, ci saremo armati di uno tra gli strumenti più indispensabili per valutare la bontà della nostra scelta.
Altri strumenti
Oltre ai già citati siti di comparazione, fondamentali soprattutto per mettere in corretta relazione il nostro portafoglio con la spesa che decidiamo di affrontare, dobbiamo prestare attenzione anche agli aiuti che ci possono giungere da altre direzioni.
Rivolgersi ai mediatori creditizi
Come abbiamo detto, l’acquisto della prima casa è un momento entusiasmante, ma anche molto stressante. La maggior parte di noi non ha abbastanza risorse finanziarie per acquistare una casa in contanti, il che significa che dovremo ricorrere all'aiuto di un istituto finanziario. Tuttavia, spesso gli istituti bancari non offrono tassi di interesse troppo vantaggiosi. Ecco dove entra in gioco un mediatore creditizio. Vediamo, quindi, quali sono i vantaggi dell'affidarsi a un mediatore creditizio per l'acquisto della prima casa.
I mediatori creditizi sono professionisti che lavorano per conto terzi, tra l'acquirente e le banche (o altri istituti finanziari) con cui desiderate prendere il prestito. Il mediatore verificherà la vostra situazione economica ed esaminerà tutte le offerte della banca disponibili sul mercato prima di decidere quale sia la migliore opzione per voi.
Inoltre, vi forniranno un servizio personalizzato e si preoccuperanno di assistervi durante tutto il processo finché non avrete preso il mutuo e acquistato la vostra casa. Ciò significa che avrete sempre qualcuno a cui rivolgervi in caso di domande o dubbi sulla documentazione, su come funziona il processo o su eventuali aggiornamenti nella politica della banca. Queste informazioni saranno fondamentali quando si tratta di prendere decisioni importantissime come queste.
Un altro grande vantaggio nell'utilizzare i servizi di un broker è che potranno supportarvi al meglio nel confrontare le varie offerte delle banche e trovare quella più adatta alle vostre esigenze finanziarie specifiche. Un broker può anche farvi risparmiare tempo e denaro, poiché conosce giri del settore e può consigliarvi su come procedere in modalità efficiente ed economicamente conveniente. Infine, vi guiderà attraverso tutti gli aspetti legalmente complicati del processo d'acquisto casa, come la stesura del contratto d’acquisto della prima casa e la firma finale dell’accordo tra voi e la banca o istituto finanziario.
Requisiti per ottenere un mutuo per giovani
Il Decreto Sostegni bis del 24 luglio 2021, in combinazione con la Legge di Bilancio 2022, ha elargito un pacchetto di agevolazioni per gli under 36 per il valore complessivo di 1,35 miliardi di € a favore di una stima di 350.000 famiglie beneficiare a titolo di bonus prima casa per giovani under 36.
Per poter accedere alle agevolazioni occorre rispettare determinati requisiti:
- Non aver compiuto 36 anni nell’anno in cui è stipulato l’atto di compravendita. A titolo esemplificativo: se hai 35 anni e firmi l’atto di acquisto a dicembre, e a gennaio compi gli anni, hai diritto alle agevolazioni, ma se firmi l’atto a novembre e a dicembre compi i 36 anni, non hai più diritto all’agevolazione perché il limite di età è compreso entro lo stesso anno solare in cui si acquista l’immobile.
- Indicatore ISEE inferiore a 40.000 €. Per il 2022, l’ISEE di riferimento è del 2020. Eccezione è fatta salva qualora la situazione economica, lavorativa o patrimoniale del nucleo familiare del richiedente sia sostanzialmente modificata rispetto a quella riportata nel DSU. In questi casi, si può presente un ISEE che fotografi la situazione corrente.
- L’immobile che si acquista non deve rientrare nella categoria catastale “Lusso”
L’elenco delle banche aderenti è continuamente aggiornato da Consap e ABI. L’agevolazione si applica anche all’acquisto di immobili all’asta e sulle pertinenze (solai, garage, cantine) purché risultino come pertinenze dell’immobile principale.
Come ottenere le agevolazioni per il mutuo Prima Casa
I giovani italiani sotto i 36 anni che desiderano acquistare la propria prima casa possono usufruire di incentivi statali. Queste agevolazioni mutuo Prima Casa sono fornite dal Governo italiano e da altri enti locali e regionali come incentivi all'acquisto della prima casa, con il fine di aumentare l'accessibilità all'acquisto di una casa per gli italiani più giovani. Scopriamo insieme come ottenere gli incentivi per l'acquisto della prima casa se si è un giovane italiano sotto i 36 anni.
Come fare domanda per gli incentivi
Per fare domanda per le agevolazioni mutuo Prima Casa, è necessario presentare un modulo di richiesta al ministero delle Finanze o al comune in cui si desidera acquistare la proprietà. Il modulo di richiesta deve essere compilato inserendo tutti i dati richiesti, tra cui le informazioni sull'immobile che si intende acquistare, le informazioni personalmente del richiedente (nome, età, residenza) e le informazioni sul tipo di finanziamento necessario (per esempio, mutuo ipotecario). Una volta presentata la domanda, verrà valutata ed eventualmente approvata.
Se la domanda viene accettata, il ministero delle Finanze o il comune concederanno un incentivo sotto forma di un voucher o un contributo diretto per l’acquisto della proprietà. Queste somme variano a seconda del comune in cui si desidera acquistare la proprietà e degli incentivi disponibili nel territorio interessato. Inoltre, alcuni enti locali offrono anche agevolazioni aggiuntive qualora si decida di ristrutturare l’immobile acquistato.
Inoltre, è necessario tenere presente che c’è solo un limite temporale per presentare domanda delle agevolazioni mutuo Prima Casa e questo periodo varia a seconda della territorialità interessata e cambia annualmente. Pertanto, è importante che il potenziale compratore controlli continuamente quali incentivi sono disponibili nella territorialità interessata prima di presentare domanda per gli incentivi per l’acquisto della propria casa.
Cosa è il mutuo under 36
Il mutuo under 36 è un provvedimento introdotto dal decreto sostegni bis che ha il compito di aiutare i giovani italiani - sempre più in difficoltà ad uscire di casa - a richiedere un mutuo senza dare alcunché in anticipo grazie al alcune garanzie messe in campo dallo Stato.
La manovra prevede l'intervento di sostegno del Fondo di Garanzia richiedendo un mutuo al 100% senza anticipare nessuna percentuale, nemmeno il 20% che solitamente è di prassi. In tale manovra è previsto anche l'annullamento completo di tutte le imposte che sono relative all'acquisto della casa, nel cui interno però non sono comprese le spese notarili.
Se hai meno di 36 anni e stai pensando di acquistare casa questo è il momento giusto per farlo.
In base al testo del Decreto Sostegni Bis, la misura destinata ai giovani si rivolge soprattutto a chi ha un ISEE che non superi i 40.000 euro annui e che richiedono un mutuo con la formula del loan to value, particolare locuzione con cui in economia si intende quella situazione in cui il raffronto fra il totale del capitale dato in prestito e il valore della casa non è superiore all'80%. Questa indicazione è contenuta all'interno dell'articolo 64 del decreto in questione.
La defiscalizzazione totale delle spese per l'acquisto della casa è un altro aspetto interessante. La data limite per richiedere l'accesso al mutuo under 36 è il 31 dicembre 2022 ed è necessario, comunque, non aver compiuto i 36 anni di età nell'anno in cui viene redatto il rogito da parte del notaio.
Naturalmente, anche l'indicatore della situazione economica non superiore alla cifra di 40.000 euro deve riportare la stessa data, pena l'impossibilità di accedere all'agevolazione con il rischio di perdere del tutto il prestito accordato in maniera errata.
La defiscalizzazione riguarda innanzitutto le spese per l'acquisto dell'immobile, quindi quelle connesse all'Imposta di Registro, a volte molto salata, la totale assenza delle imposte relative all'ipoteca e al Catasto e, infine, la possibilità di ottenere del Credito d'Imposta per l'iva versata, naturalmente solo se dovuta dalla natura dell'atto.
Anche il mutuo in sè e per sè subisce una defiscalizzazione, soprattutto per quanto riguarda l'imposta sostitutiva, pari allo 0.25% del totale della casa.
Il credito d'imposta che matura se la vendita è soggetta ad IVA (un caso molto probabile se l'oggetto del mutuo è una nuova costruzione) può essere utilizzato, per una cifra dell'intero importo dell'IVA versata, per detrazione sull'IRPEF quando si fa l'assicurazione dei redditi, quando si compensano le ritenute d'acconto o altri premi assicurativi, ovvero per diminuire del tutto le imposte di registro su negozi giuridici come ipoteche, spese catastali o successioni e donazioni.
Il fondo di garanzia prima casa
Il fondo di garanzia istituito per permettere l'introduzione della facilitazione del mutuo giovani under 36 ha una dotazione economica di 250 miliardi nel 2022. Naturalmente, questo è stato potenziato coprendo fino all'80% della quota capitale, sia per quanto riguardi l'acquisto di una nuova casa, ovvero per la ristrutturazione e costruzione della stessa. Puoi trovare maggiori dettagli sul sito Telemutuo a questo link https://www.telemutuo.it/mutuo-prima-casa-under-36.php.
Per accedervi bisogna presentare domanda, visto che i soldi a disposizione sono limitati. Inoltre, in ottemperanza a quelle che sono le aspettative e le volontà dello Stato di favorire l'acquisto di una casa ai giovani sotto i 36 anni, esistono alcune categorie prioritarie a cui viene data la precedenza.
Innanzitutto, sono privilegiati nella copertura del fondo di garanzia tutti coloro che non hanno compiuto 35 anni d'eta e possiedono un contratto di lavoro con i caratteri dell'atipicità. Tenuti in considerazione anche i genitori che non hanno un matrimonio ovvero convivono, tuttavia solamente se il figlio a carico ha la minore età.
Anche le giovani coppie, pure non sposate, sono considerate come privilegiate dl fondo di garanzia, tuttavia all'interno della coppia almeno uno dei componenti deve possedere un'età inferiore al limite massimo di 36 anni, altrimenti la domanda viene messa in coda.
Il motivo per cui a queste categorie è adesso data priorità è relativo al fatto che lo stesso fondo, fino al 2019, ha erogato aiuti ai giovani sotto i 36 anni solamente per una percentuale inferiore al 2%.
Condizioni del fondo di garanzia sono relativi al fatto che i mutui accordati dalle banche ai giovani under 36 devono avere condizioni favorevoli, presentando una tasso effettivo globale minore del tasso effettivo globale medio e che viene rimodulato e riformulato ogni tre mesi su indicazione diretta del ministero dell'economia italiano.
Rispetto alle stime fatte nel 2022 e ancora in vigore prima della condizione trimestrale, il TEGM si aggira sotto il 2% nella formula fissa, mentre è il 2,23% nella formula variabile. Il fondo di garanzia, comunque, opera sotto stretto controllo della Consap, un ente apposito specializzato nella tutela e salvaguardia dei fondi statali.
Come richiedere il fondo di garanzia
Come accennato, vista la limitatezza dei fondi e le stringenti restrizioni, per accedere agli aiuti è importante presentare domanda agli organi competenti. I giovani under 36 che richiedono un mutuo possono inoltrare domanda direttamente tramite l'istituto di credito interpellato, il quale però deve far parte dell'iniziativa.
Gli istituti di credito abilitati sono visibili all'interno del sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze oppure sui siti rispettivamente di Consap e di ABI. Fortunatamente, visto l'impegno profuso dal Governo in questa iniziativa, più di 200 banche hanno aderito e per tale motivo è davvero difficile trovare un istituto bancario che non vi faccia parte.
Le domande verranno compilate sotto la guida dell'istituto bancario, compilando l'apposito foglio redatto e scaricabile dal sito di Consap, dove vanno inserite le generalità del richiedente, il tipo di contratto posseduto e il motivo per cui si avanza la domanda.
Il tempo limite per presentare richiesta di mutuo under 36 è il 31 dicembre 2022, motivo per cui devi sbrigarti se vuoi ottenere il massimo da questa agevolazione.
Condizioni particolari per i giovani
Cominciamo con il dire che questa proposta ha un termine di scadenza a oggi abbastanza breve: chi desidera approfittare di queste agevolazioni lo deve fare entro il 31 dicembre 2022. Le agevolazioni per accendere un mutuo prima casa under 36 consistono nella possibilità di accendere un mutuo che copra l’intera cifra da saldare per l’acquisto dell’immobile. Come molti ben sanno solitamente le banche non propongono ai clienti mutui al 100%, si fermano all’80% del valore della prima casa. Per chi ha meno di 36 anni invece il Fondo di Garanzia si presta a garantire fino all’80% del capitale ottenuto in prestito, rendendo possibile l’ottenimento di un mutuo al 100% del valore dell’immobile.
Limitazioni particolari
Per poter approfittare di questa agevolazione è necessario avere meno di 36 anni, ma anche altre categorie di persone vi possono accedere. Oltre a questo la proposta è valida solo per coloro che hanno un ISEE inferiore ai 40.000 euro. Possono accedere al mutuo prima casa under 36 anche le coppie nelle quali almeno uno dei due componenti ha meno di 36 anni, chi vive in una casa popolare e i genitori single con figli minori a carico. Si tratta quindi di una proposta fatta per particolari categorie di cittadini, quelle che negli ultimi anni hanno avuto maggiori difficoltà a ottenere un mutuo o ad acquistare la prima casa.
Il mutuo al 100%
Chi rientra in una delle categorie sopra citate e ha un ISEE inferiore o uguale a 40.000 euro può approfittare dell’offerta sul mutuo prima casa under 36. Questa permette di acquistare un’abitazione accendendo un mutuo pari al 100% della somma richiesta. La proposta è valida anche per coloro che, pur appartenendo alle categorie sopra esposte, ha un ISEE superiore ai 40.000 euro, ma dovrà richiedere un mutuo che copra al massimo l’80% della somma richiesta. Rimangono poi tutte le condizioni riguardanti i mutui sulla prima casa: la nuova abitazione dovrà essere adibita a prima casa per la famiglia o il singolo, il mutuo non deve superare i 250.000 euro e chi compra casa non deve possedere altri immobili a uso abitativo. Fino al temine dell’anno in corso i giovani che acquistano la prima casa possono approfittare poi di alcune esenzioni contributive: sono infatti esentati dal pagamento dell’imposta di registro, dell’imposta catastale, di quella ipotecaria e possono ottenere un credito d’imposta uguale all’eventuale quota IVA pagata al costruttore. L’accensione del mutuo è inoltre esente da imposta sostitutiva.
Spese notarili
Per questo motivo, il notaio si occupa di eseguire le verifiche preliminari, le ricerche necessarie e verifica che l’immobile sia regolarmente registrato al catasto e che non vi siano abusi edilizi. Per calcolare le imposte occorre calcolare il valore catastale dell’immobile andando a moltiplicare la Rendita Catastale x 115,5 trattandosi della prima casa. Determinato il valore catastale allora occorre moltiplicare questo valore x 2% (imposta di registro) a cui vanno sommati 100 euro (50 di imposta fissa ipotecaria e 50 di imposta fissa catastale). Da queste spese gli under 36 possono ottenere un risparmio delle spese notarili pari al 50 o al 30%.
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