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Dopo aver pubblicato un articolo su come aprire una porta blindata e dell'impianto idraulico, oggi trattiamo un nuovo argomento.

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Quando ristrutturare casa costa davvero troppo, forse è meglio iniziare a pensare che la demolizione sia la soluzione migliore. In fondo, se gli interventi di manutenzione sono più alti di una ristrutturazione o la casa è pericolante, senz'altro è meglio buttare giù tutto. Ma vediamo caso per caso e cerchiamo di capire qual è il costo di demolizione della casa

Se dovessi averne bisogno, sappi che abbiamo da poco pubblicato un articolo sulle differenze tra il Modello DIA e la SCIA.

Quali sono i motivi per demolire una casa 

In alcuni casi, potrebbe risultare più conveniente acquistare una casa vecchia, demolirla e costruire una nuova abitazione al suo posto. Questa scelta può essere vantaggiosa per diversi motivi:

  1. Terreno edificabile: Acquistare un terreno con una casa già esistente garantisce che il terreno sia idoneo all'edificazione, eliminando l'incertezza e il rischio associato all'acquisto di un terreno non edificabile.
  2. Allacciamenti esistenti: Un terreno con una casa preesistente avrà già allacciamenti a norma di legge per servizi come elettricità, gas, acqua e fognature. Questo può ridurre notevolmente i costi e il tempo necessari per realizzare nuovi allacciamenti.
  3. Costi del terreno: Acquistare un terreno con una casa vecchia può essere più economico rispetto a un terreno libero, poiché il valore dell'immobile potrebbe essere influenzato dallo stato e dall'età dell'edificio esistente.
  4. Personalizzazione: Demolire una casa vecchia e costruirne una nuova permette di progettare l'abitazione secondo le proprie esigenze e preferenze, garantendo una maggiore soddisfazione e funzionalità rispetto a un'abitazione preesistente.
  5. Efficienza energetica e sostenibilità: Una nuova costruzione può essere progettata secondo standard di efficienza energetica e sostenibilità più elevati rispetto a una casa vecchia, offrendo risparmio energetico e un impatto ambientale ridotto.
  6. Manutenzione ridotta: Una casa nuova richiede generalmente meno manutenzione rispetto a una vecchia, in quanto materiali e sistemi costruttivi sono nuovi e di ultima generazione.

Il progetto della nuova casa sarà sviluppato da un esperto, come un architetto o un ingegnere, che seguirà i parametri delle costruzioni moderne e garantirà che l'abitazione sia conforme agli standard attuali in termini di sicurezza, efficienza energetica e qualità costruttiva.

Quanto costa demolire una casa

La demolizione di una casa è un intervento complesso che comporta costi significativi. Il costo totale viene solitamente calcolato in base al volume delle macerie prodotte, ma il preventivo tiene anche conto di vari fattori, come l'estensione dei solai, l'altezza dei piani e la presenza di grondaie, balconi e altre strutture aggettanti. In termini di cifre, si può dire che il costo medio si aggira intorno ai 30 euro al metro cubo, compresa la messa in sicurezza della zona durante la demolizione.

Per gli edifici di dimensioni ridotte, come le case unifamiliari, le opere di demolizione sono generalmente più semplici e possono richiedere l'utilizzo di macchinari come escavatori, gru e bulldozer. Tuttavia, per gli edifici di dimensioni maggiori, come i palazzi, potrebbero essere necessarie tecniche più complesse, come le implosioni controllate, che devono essere eseguite da ditte specializzate.

A differenza del passato, quando era possibile recuperare i materiali degli edifici demoliti, oggi il recupero è reso più difficile dalla presenza di cemento armato e laterizi forati, che complicano il processo di riutilizzo. Tuttavia, alcune aziende si stanno impegnando nel settore del riciclo e della valorizzazione dei materiali di scarto, cercando soluzioni innovative per il recupero e la trasformazione dei materiali provenienti dalla demolizione, al fine di ridurre l'impatto ambientale e promuovere un'edilizia più sostenibile.

Continuiamo il nostro articolo sul costo di demolizione della casa.

Costo di demolizione della casa


Per fornire alcuni esempi dei costi di demolizione di una casa, possiamo considerare la rimozione dei rivestimenti ceramici (pavimenti e rivestimenti), che in genere ha un costo di circa 15 euro al metro quadro. Tuttavia, queste cifre non includono i costi di smaltimento dei materiali di scarto, che possono variare in base alla tipologia e alla quantità di rifiuti prodotti.

Per questo motivo, è importante rivolgersi a una ditta seria e affidabile che fornisca nel preventivo anche il costo di smaltimento e, preferibilmente, che si occupi anche della gestione burocratica legata al processo di demolizione.

Per scegliere un'azienda che si occupi della demolizione, è importante prestare attenzione a diversi fattori:

  1. Valutare la reputazione dell'azienda, informandosi sulle esperienze di precedenti clienti e cercando recensioni online.
  2. Verificare che l'azienda sia in possesso delle certificazioni e delle autorizzazioni necessarie per svolgere i lavori di demolizione e smaltimento dei rifiuti.
  3. Assicurarsi che l'azienda effettui un'attenta analisi del cantiere, al fine di identificare le tecniche e i macchinari più appropriati per completare i lavori di demolizione nel rispetto dei tempi e delle normative stabilite.
  4. Richiedere preventivi dettagliati che includano tutte le voci di costo, come la demolizione, lo smaltimento e la gestione burocratica.

In sintesi, è fondamentale informarsi e confrontare diverse aziende per selezionare quella più adatta alle proprie esigenze, garantendo un servizio di qualità e un processo di demolizione sicuro e conforme alle normative vigenti.

Una volta espletate queste incombenze, si passa immediatamente a decidere quali sono gli interventi da mettere in atto per prevenire danni alle strutture adiacenti e all'ambiente che circonda l'edificio da demolire.

Tutte le aziende che si occupano di demolizioni in maniera seria, svolgono ogni operazione nel pieno rispetto del decreto legislativo n° 81 del 9 aprile 2008 che le regola. Scopriamo ora le ultime novità sul costo di demolizione della casa.

Se vuoi approfondire un argomento correlato a questo ti consigliamo di leggere l'articolo sull'esempio di rendita catastale.

Novità sul costo di demolizione della casa

Un incentivo importante sul costo di demolizione della casa per poi ricostruirla è stata l'opportunità di poter beneficiare di detrazioni fiscali in ambito edilizio. Tuttavia, vi era un limite preciso e riguardava la volumetria della struttura. Si poteva infatti fare richiesta dei benefici fiscali per ristrutturazione di un edificio soltanto nell'ipotesi in cui esso veniva demolito e ricostruito, senza ampliarne peró la volumetria. Nel caso la si fosse superata, decadevano tali benefici, in quanto si rientrava nell'ipotesi di "nuova costruzione" e non ristrutturazione.

Adesso, a seguito di alcune modifiche alla normativa del T.U. sull'edilizia, da Luglio 2020 è possibile usufruire delle detrazioni fiscali relative all'ambito edilizio anche nel caso si ampliasse la volumetria di una struttura, dopo aver effettuato una demolizione della casa ed una sua successiva ricostruzione. Tutto questo sempre se determinato in base alla Legge o agli strumenti urbanistici comunali. Tuttavia, fondamentale sará il rientro nella definizione di ristrutturazione e non in quello di "nuova costruzione". 

Nel primo caso si puó usufruire anche del cosiddetto Superbonus 110%, mentre nel secondo non se ne ha diritto. E tale distinzione e inquadramento del tipo di intervento edilizio, per l'Agenzia delle Entrate, rientra nella competenza del Comune (o di altro ente territoriale che sia competente nell'ambito delle classificazioni urbanistiche) e deve risultare da un titolo amministrativo che autorizzi i lavori. Inoltre, tra le condizioni richieste per poter usufruire del Superbonus 110% in caso di demolizione della casa e sua successiva ricostruzione, rientra una distinzione delle spese.

In particolare, nel caso si effettui una ristrutturazione con ampliamento della volumetria di un edificio, l'Agenzia delle Entrate ha stabilito che beneficiano delle agevolazioni fiscali solo gli interventi sulla parte giá esistente, in quanto quelli connessi all'ampliamento rientrerebbero nell'ambito di "nuova costruzione" e pertanto non ammessi a tali agevolazioni. Da qui l'importanza della distinzione delle spese (e relative fatture), tra quelle per la ristrutturazione (ammesse ai benefici fiscali) e le altre riguardanti l'ampliamento (non ammesse).

In cosa consiste il bonus 110 per cento

Questo rappresenta una detrazione fiscale del 110%, che trova disciplina nel cosiddetto “Decreto Rilancio” (Decreto Legge 34/2020), per quelle spese derivanti da interventi di isolamento termico, di riduzione del rischio sismico o per il rinnovamento degli impianti di climatizzazione invernale, sia negli edifici condominiali che nelle singole abitazioni. Tale beneficio del 110% è valido per i lavori avviati dal 1° Luglio 2020 e presenta scadenze differenti in base ai soggetti che li effettuano e sostengono le spese.

In particolare:

  • Per lavori condominiali, il beneficio fiscale resta al 110% fino al 31 Dicembre 2023, poi esso scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025;
  • Per le persone fisiche proprietarie di palazzine composte da 2 a 4 unità immobiliari, detrazione al 110% per interventi eseguiti fino al 31 Dicembre 2023, poi il beneficio si riduce al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025;

Ulteriori scadenze differenziate sono previste per altri casi specifici.

Chi può usufruire del bonus fiscale

Sono diversi i soggetti che, come abbiamo accennato, possono fare richiesta per beneficiare del Superbonus 110%. Tra questi abbiamo: condomini; persone fisiche (al di fuori dell’esercizio d'attività d’impresa, arti e professioni) che detengano o posseggano l’immobile oggetto dei lavori oppure proprietari di edifici composti da 2 a 4 immobili, comunque distinti a livello catastale; Istituto Autonomo Case Popolari (IACP); cooperative di abitazione a proprietà indivisa; ONLUS.

Un soggetto deve detenere o possedere un immobile in base ad un titolo idoneo, pertanto vi rientrano, tra gli altri:

  • Proprietari o nudi proprietari;
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • Locatari o Comodatari (ma soltanto se col consenso del possessore legittimo);

I lavori per cui è possibile richiedere il beneficio

Gli interventi principali o trainanti sono

  • Interventi antisismici;

  Lavori aggiuntivi o cosiddetti trainati sono:

  • Lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche;

Ricordiamo che gli interventi devono riguardare edifici esistenti (sia singole unità immobiliari che edifici condominiali) e sono pertanto escluse le nuove costruzioni. Inoltre, anche i possessori o detentori di seconde case possono beneficiare della detrazione fiscale del bonus 110%. Difatti, questa è ammessa fino ad un massimo di due unità immobiliari. Ad esempio: sulla casa principale e su un’eventuale seconda abitazione oppure sulla casa principale e su quella secondaria inserita in un Condominio.

Restano escluse da questi vantaggi fiscali le cosiddette case di lusso, cioè immobili rientranti nelle categorie catastali A1, A8 e A9. Per quanto concerne l’efficientamento energetico, gli interventi ammessi al bonus richiedono un requisito particolare: un miglioramento di almeno due classi energetiche (da D a B, ad esempio), anche in concomitanza con altri lavori di efficientamento, come quelli effettuati col cosiddetto Ecobonus.

Se tale miglioramento di due classi non possa avvenire, si deve almeno attestare un passaggio ad una classe energetica migliore e quindi più alta, come ad esempio dalla A3 alla A4. Il tutto attraverso la presentazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.), sia precedente che successivo all’intervento eseguito, rilasciato da un tecnico specializzato abilitato.

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Autore: Andrea Lelli

Immagine di Andrea Lelli

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Roma Tor Vergata, Andrea Lelli fonda la ditta di ristrutturazioni edili Edil Clima Service SAS con sede in Via Costanzo Albasini 10 a Roma. Edil Clima Service è una società composta da un team di otto esperti, ognuno specializzato in una specifica mansione.