Dopo aver ampiamente dato tutte le informazioni sul portiere condominiale e sul parcheggio condominiale, oggi, cambiamo argomento e parliamo di antenna condominiale.
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L'abitare all'interno di un Condominio e condividere alcuni spazi dello stesso con altre persone e famiglie non sempre risulta facile, in quanto vi sono delle necessitá di ciascun nucleo familiare che sono spesso differenti, se non proprio contrastanti tra loro. L'orario di assoluto silenzio o di interruzione di attivitá rumorose o quello di accensione o spegnimento giornalieri dei riscaldamenti centralizzati o, ancora, la realizzazione di interventi edili, rappresentano solo alcune delle frequenti problematiche condominiali.
Negli ultimi anni, come vedremo, una certa importanza nelle discussioni assembleari è stata assunta anche dall'installazione dell'antenna condominiale (inserita sovente al posto delle diverse e antiestetiche singole antenne di ciascun condomino), dagli oneri e relative responsabilitá che essa comporta. Difatti, tutto questo dipende anche dall'ampia diffusione ormai di canali (satellitari e non) italiani e stranieri, che offrono programmi di intrattenimento di ogni tipo. Da qui l'esigenza di rinnovare o alcune volte cambiare l'impianto di ricezione condominiale.
Andiamo adesso proprio ad approfondire quest'ultimo argomento, cercando di chiarire meglio le varie situazioni in cui un inquilino potrebbe ritrovarsi ed in particolare quali potrebbero essere gli oneri economici o le responsabilitá a cui potrebbe essere soggetto.
Una eventuale situazione che potrebbe verificarsi all'interno del condominio e che potrebbe richiedere la convocazione di un'assemblea condominiale per deliberare sul dal farsi e sulla ripartizione delle spese è quella legata all'installazione dell'antenna condominiale o per un singolo appartamento.
Le decisioni dell'assemblea: il costo dell'antenna condominiale viene ripartito
L'installazione di un impianto autonomo per la ricezione radiotelevisiva o per accedere ad altri canali informativi, via satellite o via cavo, come nel caso dell'antenna condominiale, va realizzata evitando di arrecare eccessivi danni alle unità immobiliari comuni; anche il collegamento dell'antenna condominiale fino al punto di diramazione della singola utenza deve seguire tali regole.
Qualora per l'antenna condominiale servano delle modifiche alle parti comuni, l'interessato dovrà comunicare all'amministratore gli interventi necessari alla realizzazione dell'impianto autonomo di ricezione.
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L'assemblea condominiale può deliberare, in rappresentanza di almeno 667 millesimi, modifiche dell'antenna condominiale alternative o vietarne altre; con la stessa maggioranza, può anche subordinare l'esecuzione della modifica a una garanzia per eventuali danni ad opera dell'interessato. I condomini devono invece consentire l'accesso alla proprietà esclusiva se è necessario per l'installazione dell'antenna; in caso di impedimento, può intervenire anche il giudice.
L'installazione di un'antenna condominiale centralizzata può invece essere deliberata dall'assemblea con voto favorevole della maggioranza degli intervenuti alla stessa (invece di un terzo dei partecipanti al condominio, come avviene attualmente), in rappresentanza di almeno 2/3 dei millesimi. L'assemblea dovrà però essere convocata seguendo forme e termini previsti dal secondo comma dell'articolo 1117 – ter del Codice Civile.
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La risposta è sì e no. Nel senso che l'apparato dell'antenna condominiale non rientra di per sé nel novero delle parti comuni. La recente Riforma del Condominio ha, infatti, dato molta importanza alla trattazione di questa porzione dell'immobile, devolvendone tutte le decisione all'assemblea condominiale e stabilendo, quindi, i limiti di tali azioni.
L'antenna diventa de facto una parte comune visto che serve alla totalità dei condomini per usufruire di un servizio: per questa ragione, può essere equiparata nella disciplina a un box o al cortile.
Come è stato già detto, quindi, è l'assemblea ad occuparsi delle decisioni in merito. Tuttavia, per le piccole problematiche di tutti i giorni si usa spesso delegare l'amministratore a questo compito.
Tuttavia, nell'ipotesi che siano solo alcuni condomini a sfruttare l'antenna, è loro – e dell'amministratore – il compito di occuparsi degli oneri di manutenzione e spese accessorie che, altrimenti, dovrebbero essere ripartite fra tutti gli inquilini.
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Il Consiglio di Stato ha voluto precisare anche circa la possibilità di installare un'antenna amatoriale sul tetto. Secondo la disciplina, quindi, è assolutamente possibile procedere con l'operazione a patto che si abbia l'autorizzazione delle Poste e Telecomunicazioni e che non si leda, con questa procedura, il diritto degli altri condomini all'utilizzo dell'antenna condominiale.
Abbiamo visto quali sono le situazioni in cui si puó incorrere, nel caso si voglia installare un'antenna condominiale. Tuttavia, resta comunque possibile, nonostante la presenza di quest'ultima, l'installazione di un'antenna privata singola, funzionale magari alle esigenze personali o familiari di un condomino. Tutto questo senza dover richiedere alcuna autorizzazione all'amministratore condominiale, mentre comunque resta necessario un preavviso a quest'ultimo, nel caso siano indispensabili interventi o modifiche delle parti comuni dello stabile.
Negli ultimi anni, tuttavia, la normativa impone per gli edifici di nuova costruzione la realizzazione di un impianto centralizzato e quindi, in prospettiva, la scomparsa o almeno la riduzione dell'uso di antenne private singole nei palazzi condominiali.