Tassa sulla tecnologia, pesante stravolgimento anche in Italia? La novità che lascia tutti a bocca aperta

Potrebbe esserci uno sconvolgente risvolto per tutti coloro che utilizzano abitualmente dispositivi tecnologici: arrivano le tasse dedicate.

E’ davvero difficile incontrare qualcuno oggigiorno che non utilizzi quotidianamente un dispositivo tecnologico. Proprio cavalcando l’onda del carattere indispensabile assunto dalla tecnologia in questo presente e nell’ottica futura, l’introduzione di una tassa rappresenterebbe un modo apparentemente facile di riscossione di nuovo denaro.

tassa sulla tecnologia
Tassa sulla tecnologia, cosa significa (Padronidicasa.it)

Chi non sarebbe disposto al pagamento di una tassa per continuare ad usufruire del proprio smartphone, del pc, del tablet o dello stesso televisore in casa? Probabilmente ci sarà una prima fase in cui si esprimerà il proprio dissenso, ma sarà impossibile rinunciare all’uso dei dispositivi tecnologici pur di non sborsare denaro.

Tassa sulla tecnologia: la nuova introduzione che mette in ginocchio

A mettere questa pulce nell’orecchio è stato il Ministero della Cultura, il quale ha diffuso personalmente la propria intenzione di introdurre una tassa sulla tecnologia che toccherà tanto il possesso e l’uso dei dispositivi utilizzati quanto veri e propri abbonamenti per poter continuare ad usufruire di servizi online ai quali oggi accediamo gratuitamente.

tassa sulla tecnologia
A quanto ammonta la nuova tassa sulla tecnologia (Padronidicasa.it)

Questa nuova tassa indubbiamente inciderà sull’utilizzo quotidiano che facciamo della tecnologia. Il ragionamento del Ministero della Cultura consiste nell’aumento della SIAE sugli smartphone, oggetto ormai irrinunciabile per ciascuno di noi.

Per chi non ne fosse al corrente, chiariamo il fatto che quando si acquista un dispositivo con memoria, una percentuale di denaro speso è destinato al pagamento della SIAE per coprire il diritto di copia, ossia un diritto riconosciuto ai consumatori, i quali saranno in grado di acquistare contenuti legalmente (musica, e-book, film).

In cosa consiste e a quanto ammonta la nuova tassa sulla tecnologia

Tramite il pagamento della SIAE, autori, editori e produttori ricevono il loro compenso per l’utilizzo della propria opera. Pensando a quanto sia vasto il mercato degli smartphone a livello globale, non sarà difficile immaginare quanto grande sia il capitale mosso tramite il sistema SIAE legato all’acquisto dei cellulari.

tassa sulla tecnologia
Nuova tassa sulla tecnologia, la decisione del Ministero della Cultura (Padronidicasa.it)

Il Ministero della Cultura sta ipotizzando un incremento decisamente elevato del costo della SIAE legato ai dispositivi tecnologici con memoria: parliamo di un aumento medio del 16,8%. Pertanto, i cellulari che oggi sono sottoposti a circa 6 euro di spesa per la SIAE, vedrebbero questa cifra salire a 8 euro e gli Smartwatch a 2,50 euro.

In questo modo, il costo del diritto di copia, andrà a gravare maggiormente sul consumatore finale. Quest’ultimo, in fase di acquisto del suo smartphone, può trovarsi davanti a un prezzo aumentato addirittura fino al 40% rispetto all’importo attuale.

Aumento del prezzo degli smartphone fino al 40%

A determinare la salita del prezzo dei cellulari è l’incremento delle potenzialità della memoria interna che va di pari passo alla crescita della spesa in fatto di diritti di copia, pertanto di prezzo sul mercato. A questo si aggiunge un nuovo costo legato ai servizi di cloud storage (anche quelli oggi gratuiti). Piattaforme come Google Drive, iCloud o Dropbox potrebbero entrare nel circuito degli abbonamenti, in quanto dispongono di sistemi di memorizzazione di dati protetti. Prepariamoci a vedere dei rincari nei prezzi della tecnologia già a partire dai prossimi mesi.

Gestione cookie