Il riscatto della laurea è una procedura che permette di sfruttare gli anni di studio per fini pensionistici: chi può pagare la cifra ridotta?
Il riscatto della laurea è una procedura che consente al lavoratore di poter sfruttare gli anni di studio universitario per fini pensionistici, trasformando gli anni di corso in contributi previdenziali. Si tratta di un procedimento sfruttato da tantissimi lavoratori per poter anticipare l’età pensionabile e, al contempo, aumentare l’importo della pensione stessa.

Il riscatto della laurea deve essere richiesto all’INPS, presentando domanda e versando un contributo, una tassa che varia in base al corso di laurea scelto e alla situazione lavorativa. Si tratta di un espediente importante per la pensione, poiché permette di coprire gli anni di studi recuperando gli anni di contributi non versati, finalizzandoli per la pensione.
Come funziona il riscatto della laurea per fini pensionistici e chi può pagare il contributo ridotto
Chiunque può richiedere il riscatto, riscattando gli anni di corso, ma ovviamente non gli anni di fuori corso. Tra l’altro, esistono due tipologie di riscatto: quella ordinaria e quella agevolata, che ovviamente comportano costi differenti.
Per fare domanda di riscatto basta registrarsi sul portale dell’INPS, richiedendo il riscatto di tutti gli anni di studio universitario oppure di una parte soltanto, fornendo la certificazione del titolo di studio e del corso di laurea intrapreso. La novità, però, è rappresentata dal disegno di Legge Bucalo, esposto da Fratelli d’Italia, ora in discussione in Senato. In cosa consiste?

La Legge Bucalo prevede l’uscita anticipata dal lavoro da parte di docenti e personale scolastico tramite riscatto della laurea a soli 900 euro al posto di 6 mila euro l’anno. Un bel risparmio che potrebbe spingere tantissime persone a intraprendere questo percorso. Una misura che tenta di anticipare l’età pensionabile di tutti i lavoratori del settore scolastico, riducendo costi e burocrazia.
Anticipare l’età pensionabile dei lavoratori dell’ambiente scolastico: i costi del riscatto della laurea
Attualmente, i costi di riscatto della laurea ammontano a poco più di 6 mila euro annui, 6.076 euro, per esattezza. Un percorso di laurea di cinque anni può comportare costi che si aggirano sui 30 mila euro, un salasso. Il nuovo provvedimento studiato da FdI ridurrebbe l’aliquota del 5%, facendo scendere i costi a 900 euro l’anno. Dunque, per riscattare una laurea magistrale di cinque anni, il lavoratore spenderebbe soltanto 4.500 euro.

Tutti i lavoratori delle scuole possono beneficiare della normativa, parliamo di una platea di circa 1,2 milioni di persone, tra docenti di ogni ordine e grado, personale tecnico e amministrativo, ricercatori e personale qualificato. Andare in pensione in anticipo, con riscatto agevolato, porterebbe il lavoratore alla pensione dopo 37 anni di contributi, 36 per le donne, liberando preziosi posti di lavoro e favorendo il ricambio generazionale.
In questo modo, tanti giovani professori e giovani del personale scolastico godrebbero di maggiore spazio e potrebbero lavorare con contratti a lungo termine. In Germania il riscatto della laurea è gratuito. In altri Paesi della UE il riscatto comporta costi contenuti, in Italia invece è una mazzata, ma con questa nuova legge il procedimento è più allettante. Se approvato, il nuovo provvedimento partirebbe nell’immediato. Contratto di locazione per universitari: regole e vantaggi.