Hai usufruito del bonus 110%, non buttare mai questi documenti

Hai fatto lavori con il bonus 110% e pensi che ormai sia tutto finito? Attenzione: certi documenti non vanno mai buttati, potresti pentirtene.

Quando si parla di bonus casa 110%, c’è sempre un po’ di confusione. Tra carte, ricevute, moduli e pratiche online, a un certo punto sembra di annegare nella burocrazia.

casetta su pila di documenti
Hai usufruito del bonus 110%, non buttare mai questi documenti – padronidicasa.it

Eppure, se hai usufruito del Superbonus 110% o di altri incentivi edilizi, c’è una cosa che non puoi assolutamente fare: buttare via i documenti, mai!

Bonus 110%: se getti questi documenti puoi finire nei guai

Moltissime persone, finiti i lavori, pensano che basti conservare le fatture o il contratto dell’impresa. Invece no: la parte complicata arriva dopo.

L’Agenzia delle Entrate infatti può fare controlli anche anni dopo la fine dei lavori, e se manca anche solo un foglio, potresti ritrovarti a dover restituire tutto, o peggio a ricevere una bella sanzione.

banconote e scritta superbonus 110
Bonus 110%: se getti questi documenti puoi finire nei guai – padronidicasa.it

In pratica, serve avere un piccolo archivio di tutte le pratiche di quando hai usufruito del bonus, da tenere con cura, possibilmente in un raccoglitore o in una cartella digitale, dove inserire tutto ciò che riguarda i lavori.

L’associazione Esodati del Superbonus ha perfino pubblicato una guida dettagliata con l’elenco dei documenti da conservare, consigliando di tenerli almeno per 12 anni.

Conserva questi documenti: possono chiederteli in qualsiasi momento

Ma quali sono questi documenti che non devi mai buttare?

persona guarda un documento allo sportello
Conserva questi documenti: possono chiederteli in qualsiasi momento – padronidicasa.it

Innanzitutto quelli tecnici, cioè tutto ciò che riguarda la parte pratica del lavoro:

  • Gli Attestati di Prestazione Energetica (APE), sia prima che dopo gli interventi di ristrutturazione.
  • Le dichiarazioni dei professionisti che hanno lavorato e che certificano che i lavori sono stati fatti secondo i requisiti previsti.
  • I progetti e le relazioni tecniche, le pratiche edilizie (come CILA, SCIA o permessi di costruire) e perfino le schede tecniche dei materiali installati.

Poi ci sono i documenti fiscali, da tenersi stretti:

  • Le fatture e i bonifici parlanti con la causale giusta per le detrazioni.
  • Il visto di conformità del CAF o del professionista.
  • La dichiarazione dei redditi dove hai inserito le detrazioni.
  • Le ricevute degli oneri comunali (se ci sono).

Non dimenticare la parte burocratica e dei soggetti coinvolti: contratti, preventivi firmati, dichiarazioni del proprietario o del condominio, certificazioni degli impianti e comunicazioni con l’ENEA. Anche una semplice email con l’impresa o il tecnico può diventare una prova utile.

Mai abbassare la guardia: conserva i documenti e potrai dormire sonni tranquilli

La regola è semplicemente una sola e andrebbe sempre seguita: non buttare nulla. Tieni tutto ordinato e, se hai dubbi, chiedi al tuo commercialista o al professionista a cui ti sei affidato per i lavori.

Perché tra qualche anno, quando magari non ti ricorderai nemmeno dove hai messo i vecchi documenti, potresti scoprire che proprio quel foglio ti avrebbe salvato da un bel problema con il Fisco.

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