Decisione presa dal Governo, novità in arrivo per il bonus casa: tutto quello che c’è da sapere se si è interessati.
Per chi possiede una casa, una novità importante è in arrivo. Una decisione presa sulla base di bilanci, numeri e scelte politiche che però influenzerà la vita tra le mura domestiche.
Si tenta sempre di trovare un aiuto per avere meno spese, e tra la notizia di un cambiamento importante che riguarda le bollette, il bonus elettrodomestici e fondamentali indicazioni in merito al bonus 110%, oggi la novità riguarda direttamente la casa. Capiamo le novità.
Le detrazioni fiscali per i lavori edilizi non stanno scomparendo, ma si preparano a un cambiamento che probabilmente non piacerà a molti. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha reso noto che l’idea di mantenere il bonus casa al 50% anche le 2026 è in valutazione, ma che non sarà per tutti. Ma cosa significa?
Significa che, la ristrutturazione della prima casa potrà ancora beneficiare del 50% ma che per le seconde abitazioni l’aliquota potrebbe scendere fino al 30%, a meno che non ci saranno modifiche specifiche alla normativa in arrivo con la prossima Legge di Bilancio. In pratica la misura non sarà più indistinta, ma una detrazione “selettiva”, basata alla tipologia di abitazione, alla composizione del nucleo familiare e al reddito.
Scatta dunque una corsa contro il tempo per chi vorrebbe ristrutturare. Il 1 gennaio 2026 infatti, potrebbe segnare una data di svolta per i proprietari di immobili. I tagli al bonus preoccupano anche il mercato delle ristrutturazioni che si pensa potrà calare drasticamente, con un impatto stimato, da Confedilizia, di riduzione del giro d’affari da 40 miliardi a più o meno 15.
Ma non è solo questo bonus a preoccupare. Il bonus mobili è destinato all'”estinzione” entro la fine dell’anno senza un’estensione ufficiale, così come il bonus barriere architettoniche al 75% e il superbonus al 65% sono vicini alla scadenza. I rischi che ruotano attorno a ciò, riguardano il fatto che molti interventi vengano fatti senza tracciabilità, vanificando gli sforzi per la riqualificazione energetica degli immobili (che l’Europa d’altro canto continua a chiedere con sempre più insistenza).
Nonostante la situazione incerta, alcune voci confermerebbero che sia stato anche proposto di estendere al detrazione del 50% a tutte le abitazioni, anche le seconde, tentando di trovare un equilibrio fra sostenibilità economica e incentivazione reale. Tra le proposte più concrete c’è quella di rendere il beneficio più accessibile, tramite rateizzazione in cinque anni anziché dieci.
Dietro le discussioni è indubbio che ci sia un discorso più ampio che riguarda non solo la parte tecnica dell’incentivo ma anche la sostenibilità e la lotta all’evasione. C’è dunque un interesse importante verso una nuova forma di Ecobonus, infatti già a settembre la viceministra all’Ambiente aveva proposto l’idea di un incentivo più diretto, semplice nell’essere ottenuto, ma soprattutto che potesse rispondere alle esigenze dei cittadini e non solo alla “fiscalità”.
A oggi però la certezza sul futuro dei bonus casa non è certo, quello che però che rimane certo è che la decisione che verrà presa inficerà notevolmente sul benessere dei cittadini e sul loro ambiente domestico dove tutti i giorni vivono.
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