Il Documento programmatico di finanza pubblica appena approvato farà si che pagheremo di meno per le nostre bollette. Finalmente una buona notizia.
Bollette da pagare, una nota sempre dolente per molti. Ma con l’arrivo del prossimo anno faranno il loro esordio delle introduzioni davvero molto significative. Il tutto è previso all’interno del Documento programmatico di finanza pubblica che ha ricevuto semaforo verde giusto questa settimana. E che porterà ad avere dei risvolti positivi per le tasche dei consumatori. Si profilano infatti delle buone possibilità per potere risparmiare sugli importi periodici delle bollette da pagare.

Il Documento programmatico di finanza pubblica verrà inserito nella Manovra finanziaria per il 2026 e qui si parla in maniera esplicita del mercato elettrico nazionale. Quanto è stato avallato qualche giorno fa ha come obiettivo quello di rendere il più trasparenti e flessibili possibili i contratti sulle forniture di energia elettrica. Per riuscire in ciò verranno riportati il prezzo fisso e tutte le formule alle quali aderire, per impedire possibili oscillazioni degli importi.
Come posso pagare meno le bollette?
Non solo, ci sarà un ruolo più di peso giocato dalle soluzioni di condivisione di energia rinnovabile. Ed un altro aspetto del Dpf consiste nel fornire molte più tutele a protezione dei clienti vulnerabili, perché vigente nei loro confronti una condizione di povertà energetica o per via di altre situazioni. Nel loro caso è importante concepire dei metodi per impedire che ci siano delle sospensioni delle forniture ed importi più sostenibili.

Scopo conclamato di questa misura pro-consumatori è quindi quella di rendere meno esose le bollette ma anche di portare i cittadini verso la migliore scelta possibile nei loro contratti di fornitura all’interno del libero mercato energetico.
Ci sarà la possibilità di affiancare ad un normale contratto firmato con un fornitore, un secondo contratto – per elettricità ed anche gas – realizzato con soggetti di condivisione energetica. Questo allo scopo di coprire una parte dei consumi con energia derivata da fonti rinnovabili, cosa che farà abbassare l’importo delle bollette.
L’Italia importa ancora gas dalla Russia?
I prezzi delle bollette stesse dovranno essere fissi, e non più variabili, che tendono infatti ad oscillare verso l’alto. E poi ci saranno le già citate protezioni contro distacchi di corrente forzati a tutela di quei nuclei familiari interessati da povertà energetica.
Il Dpf innalzerà una serie di barriere a tutela dei cittadini, a partire dal 2026, con anche l’intenzione di diffondere maggiormente il ricorso all’energia rinnovabile. Si parla però anche delle intenzioni di avviare uno sviluppo verso in nucleare sostenibile, allo scopo di ridurre le importazioni di gas dall’estero.
Per fortuna non risulta che l’Italia importi più gas dalla Russia, dopo quanto di noto Mosca ha scatenato negli ultimi tre anni. L’interruzione totale del flusso ha avuto decorso a partire dallo scorso 1° gennaio 2025, ma il nostro Paese ha stipulato altri contratti di fornitura di gas al contempo soprattutto con l’Algeria e l’Azerbaigian, oltre che con la Norvegia e l’Olanda, mediante il gasdotto Transitgas.