Affitto d’azienda

Quando un’azienda passa di mano senza essere venduta, entra in gioco l’affitto d’azienda. Un patto che può rilanciare un’attività o preparare nuove sfide

Stretta di mano
Affitto d’azienda – padronidicasa.it

L’affitto d’azienda è un contratto che consente a un soggetto, chiamato conduttore o affittuario, di acquisire il diritto di godere e gestire un complesso aziendale di proprietà di un altro soggetto, il locatore, in cambio del pagamento di un corrispettivo. Si tratta di uno strumento diffuso quando un imprenditore vuole sospendere l’attività senza vendere l’azienda, oppure quando intende affidarla temporaneamente a un altro soggetto capace di gestirla.

A disciplinare questo istituto giuridico è l’articolo 2562 del Codice Civile, che richiama le regole sull’usufrutto d’azienda (art. 2561) e quelle generali sull’affitto contenute negli articoli 1571-1654.

Obblighi dell’affittuario e del locatore

Chi prende in affitto un’azienda deve gestirla senza modificarne la destinazione e preservando l’efficienza dell’organizzazione e degli impianti. È tenuto a mantenere le dotazioni di scorte e a non compiere scelte che possano compromettere l’avviamento o il valore dell’attività.

Il locatore, invece, ha l’obbligo di provvedere alle riparazioni straordinarie necessarie al buon funzionamento dell’azienda. Restano a carico dell’affittuario solo gli interventi di piccola manutenzione. In caso di lavori urgenti, l’affittuario può intervenire direttamente, ma deve informare il locatore e ha diritto al rimborso delle spese sostenute.

Fine del contratto e tutela dell’azienda

Il contratto di affitto può cessare nel caso in cui l’affittuario non rispetti i propri obblighi, ad esempio trascurando la manutenzione e danneggiando l’azienda. Al momento della consegna, le parti devono redigere un inventario dettagliato dei beni aziendali presenti, così da avere un riferimento certo al termine della locazione.

Alla fine del rapporto, la differenza tra i beni inventariati all’inizio e quelli presenti alla riconsegna viene regolata in denaro sulla base del valore corrente. L’affittuario può anche introdurre nuovi beni durante la gestione: questi diventano di proprietà del locatore, ma è possibile prevedere per contratto che quest’ultimo possa rifiutare di acquisirli al termine dell’affitto.

L’affitto d’azienda rappresenta una soluzione flessibile sia per chi vuole continuare a percepire un reddito dall’attività senza gestirla direttamente, sia per chi desidera iniziare o espandere un business senza acquistarlo subito. Tuttavia, è fondamentale definire in modo preciso diritti e doveri nel contratto, per evitare conflitti futuri e tutelare il valore dell’impresa.

Gestione cookie