Ventilatori con nebulizzatori: guida alla scelta del prodotto migliore
I condizionatori sono spesso un’alternativa costosa per rinfrescare l’aria nelle calde giornate estive, ma allo stesso tempo un ventilatore – a colonna o a piantana – seppur economico non apporta lo stesso refrigerio e sollievo dal caldo afoso.
I condizionatori sono spesso un’alternativa costosa per rinfrescare l’aria nelle calde giornate estive, ma allo stesso tempo un ventilatore – a colonna o a piantana – seppur economico non apporta lo stesso refrigerio e sollievo dal caldo afoso. Una terza possibilità è rappresentata dai ventilatori nebulizzatori, un giusto compromesso per ottenere un buon grado di refrigerazione degli ambienti, ma a prezzi più sostenibili. Vi sono diverse tipologie, ma quasi tutti si possono confondere con i comuni ventilatori a pale. Impariamo a riconoscerli e a trarne tutti i benefici e i vantaggi da un acquisto consapevole.
Come sono fatti?
Questi apparecchi di elettronica di consumo funzionano come qualsiasi altro ventilatore: il flusso di aria viene generato dalla rotazione delle pale, ma alla piantana o all’asta è collegato un serbatoio che tramite un tubo spruzza acqua che a contatto con l’aria ventilata si “nebulizza” aumentando l’umidità dell’aria e la percezione del fresco. Per un uso intensivo e continuativo del ventilatore è bene optare per un serbatoio capiente per evitare di riempirlo più volte al giorno. I nebulizzatori più potenti hanno un serbatoio da 3 litri che permette un uso prolungato prima di doverlo riempire nuovamente.
A parte la classica pala protetta da una gabbia metallica, ciascun produttore realizza modelli più o meno di design e più o meno pratici. Infatti, è importante che in termini di praticità, il serbatoio sia accessibile per essere facilmente caricato o svuotato, preferibilmente estraibile e non fisso; e sempre per una questione di praticità, è meglio se il serbatoio sia trasparente o abbia un accorgimento che renda possibile controllare a vista il livello dell’acqua. Come tutti i ventilatori domestici deve poter essere facilmente spostato da un ambiente all’altro, ma non tutti i modelli sono dotati di ruote o facilitazioni per lo spostamento, tenendo presente che vi sono quelli più leggeri che pesano tra i 7 e gli 8 chili fino a nebulizzatori che pesano 15 kg. Un aspetto da non sottovalutare è la rumorosità, soprattutto se si intende utilizzarlo anche durante il riposo. La media dei ventilatori nebulizzatori è di circa 65 dB, alcuni modelli più avanzati prevedono la funzione sleep.
Vi sono ventilatori a colonna dotati di serbatoio per nebulizzare che hanno funzionalità molto simili a quelle dei condizionatori, con un pannello di controllo per settare la velocità, la temperatura, l’autospegnimento, la partenza ritardata, il timer e altre funzioni, però è consigliabile verificare che quando si imposta la modalità per il riposo, si attivi anche lo spegnimento o la riduzione dell’intensità luminosa delle spie, proprio per non disturbare il sonno.
In commercio, i modelli base presentano almeno le tre modalità classiche di funzionamento: normale, natural che simula la brezza e la modalità sleep. Ideale è la presenza del timer per programmare accensione o spegnimento. I top di gamma hanno un pannello di controllo collocato sul corpo del ventilatore che permette di regolare le modalità sia dal pannello che dal telecomando fornito in dotazione.
I costi per l’acquisto di un ventilatore nebulizzatore non sono alti, così come i consumi non sono eccessivi, ma occorre sempre saper utilizzare al meglio questi apparecchi elettronici per evitare sorprese in bolletta. La potenza media dei modelli in circolazione oscilla tra 70 e 100 Watt, si tratta in ogni caso di oggetti che non si utilizzano costantemente e per tutto l’arco dell’anno.
Scopriamo le 2 tipologie
I “rinfrescatori o raffrescatori evaporativi” sono l’alternativa low cost al climatizzatore portatile monoblocco (tipo Pinguino DeLonghi): non possiedono la potenza di un climatizzatore, partono sempre dal principio di ventilare l’aria e non refrigerarla, ma riescono a dare sollievo nelle giornate estive più calde. Gli elementi principali che li distinguono dei nebulizzatori sono la potenza e la portata di aria: maggiore è la potenza, maggiore è la portata d’aria. I modelli da 90/100 Watt hanno una portata d’aria di 700/800 metri cubi l’ora; quelli di potenza ridotta – per esempio 45 Watt – dimezzano il flusso di aria che spostano (circa 400 m3 l’ora). Quindi, la scelta dipende essenzialmente dall’uso e dalle dimensioni dell’ambiente da rinfrescare.
Un raffrescatore evaporatore funziona aspirando l’aria calda presente nell’ambiente, la filtra, la refrigera utilizzando un serbatoio di acqua per abbassare la temperatura e la riemette nell’ambiente, appunto rinfrescata e filtrata (ma qualora si desideri anche la funzione specifica di purificatore per ambienti è bene scegliere un modello predisposto, oppure aggiungere un purificatore d’aria al proprio apparecchio). La capienza si valuta in base all’uso e alla praticità di ricarica, ma normalmente gli evaporatori più avanzati arrivano fino a serbatoi da 8 litri. A parità di caratteristiche tra modelli, è preferibile scegliere quello con la capienza maggiore.
I rinfrescatori evaporatori sono solitamente una valida alternativa ai climatizzatori a parete monosplit a installazione fissa che si montano nelle camere da letto, pertanto sono più silenziosi di un ventilatore nebulizzatore raggiungendo valori medi compresi tra 60 e 66 Decibel, alcuni specificamente pensati per lavorare nelle ore notturne o durante il riposo scendono sotto la soglia dei 55 Db, senza dimenticare che maggiore è la potenza, maggiore sarà anche il rumore del motore, per cui è sempre meglio sincerarsi che vi sia la modalità Sleep per ridurre al minimo la rumorosità.
I raffrescatori – pur fornendo un refrigerio pari a quello di un condizionatore a parete – offre dei consumi notevolmente inferiori e paragonabili a quelli di un comune ventilatore, proprio perché il principio che sfruttano è proprio quello di un ventilatore: un motore elettrico che attiva una ventola. Inoltre, ha il vantaggio di essere pratico e semplice da utilizzare e tutti i modelli sono dotati di un telecomando e funzioni di base a cui si aggiungono – nei modelli più avveniristici – programmi più specifici, automatizzazioni e persino la memorizzazione delle impostazioni.
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Pro e contro dei ventilatori con nebulizzatore
I nebulizzatori combinano la funzione rinfrescante della ventilazione ad alta velocità combinata con l’acqua che viene ridotta in micro particelle. È un elettrodomestico versatile, dal duplice impiego, e che non disperde la propria efficacia neanche quando lo si utilizza all’esterno. I vantaggi sono tutti correlati all’economicità del prodotto – sia in termini di costi all’acquisto che di consumi. Non vi è necessità di fare opere di installazione, è portatile, lo si può utilizzare all’esterno con più efficacia di un ventilatore classico, riuscendo a tenere a distanza anche insetti indesiderati che sono, solitamente, disturbati dalla nebulizzazione.
Gli svantaggi sono correlate principalmente agli “effetti collaterali” della vaporizzazione dell’acqua, vale a dire i ristagni di acqua che si producono quando le particelle cadono, per cui occorre fare attenzione al posizionamento dell’apparecchio, evitando sia di rimanere a lungo esposti troppo vicino al ventilatore per evitare di bagnarsi, ma allo stesso tempo trovare un angolo capace di coprire quanti più metri cubi possibili; se utilizzato all’interno bisognerà coprire i pavimenti o eventuali mobili circostanti per proteggerli dall’acqua che ricade nell’ambiente e asciugare prima. Un’idea interessante e utile è posizionarlo in prossimità di una pianta che ne raccolga le microparticelle, unendo anche la componente dell’innaffiatura della pianta senza rischiare ristagni e marciume. Un fattore non trascurabile che – a lungo andare può rappresentare uno svantaggio - è la salute. Sebbene i ventilatori siano meno “aggressivi” di un condizionatore, l’esposizione prolungata alle correnti refrigerate e alla ventilazione non previene dall’incorrere in contratture, raffreddori fuori stagione, dolori articolari, torcicollo, raucedine e malanni vari, soprattutto quando si è sudati. L’utilizzo deve essere sempre ben equilibrato e ragionevole, senza mai abusare o esagerare.