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Dopo avervi presentato un approfondimento su come scegliere la caffettiera elettrica e il Bimby, eccoci oggi con un nuovo tema che speriamo susciterà il vostro interesse.

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L’offerta del mercato riguardo la migliore TV da 55 pollici 4K Ultra HD è molto ampia e potrebbe davvero confondere il consumatore che desidera acquistarne uno. In questa guida all’acquisto del migliore TV da 55 pollici si cerca di fornire gli elementi di base per poter fare una scelta consapevole e più adatta alle proprie esigenze sia in termini di qualità che di prezzo.

La distanza ideale per guardare una TV da 55 pollici dipende dalla risoluzione dello schermo. Generalmente, per le TV ad alta definizione (HD), Full HD (FHD) e 4K, ci sono delle linee guida diverse:

  1. TV HD (720p): Si raccomanda una distanza di circa 2.5 volte la diagonale dello schermo. Per una TV da 55 pollici, questo equivarrebbe a circa 3.44 metri.
  2. TV Full HD (1080p): La distanza ideale è circa 1.5-2.5 volte la diagonale dello schermo. Per una TV da 55 pollici, ciò significa una distanza tra 2.07 e 3.44 metri.
  3. TV 4K Ultra HD: Grazie alla maggiore risoluzione, puoi sederti più vicino senza perdere la qualità dell'immagine. La distanza consigliata è da 1 a 1.5 volte la diagonale dello schermo. Per una TV da 55 pollici, ciò corrisponde a una distanza da 1.38 a 2.07 metri.

Ricorda che queste sono solo linee guida generali. La distanza ottimale può variare in base alle preferenze personali, alla qualità dell'immagine, alla visione e al comfort. È anche importante considerare l'angolo di visione e il layout della stanza in cui è posizionata la TV.

Quali caratteristiche tecniche prendere in considerazione per scegliere la migliore TV da 55 pollici

Per quanto possa sembrare banale, quando si pensa all’acquisto della migliore TV da 55 pollici bisogna considerare proprio le dimensioni. I pollici indicano la diagonale dello schermo, ma le dimensioni reali della migliore TV da 55 pollici in media sono:

  • 68 cm di altezza;
  • 122 cm di larghezza;
  • 140 cm di diagonale.

Si tratta di misure indicative standard, perché in commercio le misure cambiano in base al modello, al design e all’ingombro reale.

Un elemento importante nella scelta del televisore è lo schermo, le cui tipologie sono essenzialmente due: LED e OLED. Gli schermi LED sono costituiti da diversi strati, di cui lo strato più esterno è quello preposto alla proiezione dell’immagine ed è composto da pixel, il cui numero varia a seconda della definizione dello schermo. Lo strato inferiore, invece, è quello in cui sono poste le luci a LED con matrice RGB (Red Green Blue per le combinazioni di rosso, verde e blu che compongono la combinazione di colori). Il limite degli schermi LED è che le luci non si spengono del tutto, comportando una resa minore nella trasmissione del nero e, quindi, di conseguenze delle scene più buie o scure. Per correggere questo limite arriva in soccorso la tecnologia OLED. Gli schermi OLED, infatti, sono composti da pixel e led che si spengono e si accendono completamente garantendo sempre una visione ottimale tanto dei neri quanto dei bianchi. Nella scelta tra un televisore a schermo LED o OLED è consigliabile quello OLED, sebbene i costi siano più alti in questo caso.

Strettamente correlato allo schermo è la risoluzione o definizione dell’immagine che altro non è che il numero dei pixel orizzontali e verticali che disegnano l’immagine. La definizione 4K porta un numero di pixel quadruplo rispetto a uno schermo full HD, quanto più è alto il numero dei pixel, maggiore sarà la definizione e l’accuratezza dell’immagine proiettata. Per cui tra un TV Full HD e un 4K, la scelta migliore è il 4K, anche se attualmente i contenuti trasmessi in 4K non sono molto diffusi se non per certe tipologie di piattaforme come Netflix, Sky e console per videogiochi. Anche la spesa di un TV 55 pollici OLED 4K è decisamente superiore a un “semplice” Full HD LED.

La qualità dell’immagine è definita dalla tecnologia HDR – High Dynamic Range – naturale evoluzione del 4K che migliora notevolmente la qualità e la risoluzione dell’immagine. La tecnologia nasce in ambito fotografico, ma è stata poi introdotta anche nei televisori per riprodurre una palette di colori più ampia e avvicinando le immagini ai colori reali percepiti dall’occhio. I televisori, infatti, per quanto abbiano un’elevata risoluzione non riescono a trasmettere colori e dimensioni reali di ciò che trasmettono perdendo così di realismo, comprimendo le immagini o restituendo il colore reale in minima parte rispetto alla sua originalità. La tecnologia HDR applicata alla migliore TV da 55 pollici dovrebbe contribuire a migliorare ulteriormente questo aspetto distorsivo.

Se questo articolo ha suscitato il tuo interesse, cogli l'opportunità di esplorare ulteriormente leggendo il nostro dettagliato pezzo sul frigorifero americano.

Funzioni e connettività

55 pollici TV

Fermo restando che l’aspetto più importante nella scelta di un televisore è quello della qualità di immagine e dello schermo, non bisogna disdegnare l’eventuale presenza di accessori, funzioni e connettività, passando da un TV tradizionale a uno Smart TV. Con l’arrivo del 5G, gli smart TV – ovvero televisori che si possono connettere a internet con sistema operativo integrato – sono sempre più uno standard, per cui vale la pena valutare l’acquisto di una migliore TV da 55 pollici 4K OLED Smart. Un televisore con queste caratteristiche permette l’accesso a contenuti multimediali aggiuntivi oltre che alla possibilità di creare un sistema di interconnessione anche con altri dispositivi smart, ivi incluso il telefono, oltre che navigare con il televisore e accedere ai contenuti Google, Amazon, TV Cube, TV Box. La differenza di prezzo con i televisori tradizionali è però estremamente ampia; tuttavia se si desidera fare un acquisto in prospettiva futura con un prodotto durevole nel tempo, vale la pena considerare una spesa iniziale importante piuttosto che acquistare un prodotto potenzialmente già fuori mercato.

Tra le caratteristiche tecniche da valutare nella scelta di un televisore, l’audio è una componente importante quanto il video anche se spesso sottovalutato. La migliore TV da 55 pollici, dalle prestazioni ottime e dalla visione eccellente, non è il Top se la potenza audio è insoddisfacente o fastidiosa e il suono distorto. Un buon comparto audio è fondamentale anche per utilizzare al meglio le altre componenti dell’apparecchio e per la corretta funzionalità delle periferiche: per cui è importante che sia dotato di Dolby Surround, Dolby Digital oppure dell’innovativo DTS, Digitale Theater System.

Si è appena accennato alle periferiche. La migliore TV da 55 pollici deve poter essere connesso ad altri dispositivi come porte USB, lettori Blue Ray, videoregistratori, lettori DVD, console per videogiochi, smartphone, pertanto si suggerisce di verificare che sia dotato di sufficienti porte HDMI e USB, almeno due o tre per ciascuna tipologia per poter collegare più dispositivi contemporaneamente, nonché di una presa SCART per poter connettere anche dispositivi di vecchia generazione ma funzionanti. Un ottimo televisore è anche dotato di slot per schede di memoria SD per poter accedere ai contenuti multimediali come video e foto da dispositivi terzi.

Quanto costano i TV 55 pollici?

Il mercato offre ina varietà di prodotti e – come si è visto – le opzioni e le scelte da fare spaziano dai modelli base alle tecnologie più sofisticate, apportando una differenza di costi dalle poche centinaia alle migliaia di euro, dal migliore TV da 55 pollici HD al 4K OLED. A parità di caratteristiche, funzioni e dotazioni, la differenza maggiore di prezzo è data dalla tecnologia del pannello, ovvero tra la scelta di uno schermo HD, LED, OLED, QLED con risoluzione HD, Full HD, Ultra HD, 4K e alla presenza o meno di processori e software per i televisori smart. Una stima possibile per la tipologia di migliore TV da 55 pollici smart 4K senza particolari esigenze e per un uso quotidiano con sporadiche attività specifiche di gaming o film theatre, i costi si attestano tra 500 € e 600 €.

Smart TV in 4k: scegli quella giusta per la tua casa

Ormai l’era dei televisori è finita, sono entrate, infatti, in gioco le smart TV in 4k o meno, ovvero dei dispositivi in grado di trasmettere sia i canali tradizionali, come ad esempio quelli della Rai o di Mediaset, sia di accedere direttamente dalla tv ai più famosi e seguiti canali di streaming, come ad esempio, Netflix, Prime Video o anche YouTube. Sostanzialmente si tratta di televisori in grado di collegarsi ad internet in autonomia, senza il bisogno di supporti esterni, come PC, pennette USB e Hard Disk.

Il debutto delle smart TV in 4k è avvenuto ormai da diversi anni, tanto che, attualmente, i modelli a disposizione nei vari negozi di elettronica sono davvero molti e anche le fasce di prezzo ad essi riferite sono molto varie. Infatti, ci sono diverse funzionalità e fattori differenti da tenere in considerazione quando di vuole acquistare una smart TV in 4k, i quali incidono considerevolmente sul prezzo finale del dispositivo.

Vi consigliamo per prima cosa, infatti, di delineare il vostro budget, in modo da iniziare la ricerca soltanto tra i modelli che ci rientrano, iniziando in questo modo a restringere il campo.

Caratteristiche e fattori da considerare prima di acquistare una smart tv in 4k

Come già accennato nel paragrafo precedente, prima di fare un acquisto così importante è necessario prendere in considerazione diversi fattori, che possano farvi vivere l’esperienza con la vostra nuova smart TV in 4k in modo completo e con il massimo del comfort. Oggi in questa guida, vogliamo aiutarvi nella scelta e indicarvi quali sono gli aspetti che dovrete valutare prima di acquistare il dispositivo, in modo che riusciate a scegliere quello che maggiormente si avvicina alle vostre esigenze e a quelle della vostra casa o appartamento.

Nei prossimi paragrafi, vedremo insieme quali sono le caratteristiche di cui tener conto e in che modo influiranno sulla vostra esperienza.

Budget a disposizione

Naturalmente, per fare una prima scrematura, dovrete essere realistici e capire quale budget avete a disposizione. Avendo in mente un costo massimo potrete iniziare la vostra selezione valutando gli altri aspetti, altrimenti il rischio, come in ogni cosa, è quello di innamorarsi di un modello che non potrete acquistare perché troppo costoso. Fortunatamente, ormai, le fasce di prezzo relative alle smart TV in 4k sono talmente varie che, sicuramente, ognuno di voi potrà acquistarne una, ad un prezzo consono alle proprie possibilità.

Dimensioni della smart tv in 4k

smart tv in 4k

Ora che avete impostato il vostro budget dovrete scegliere un dispositivo che abbia dimensioni adatte all’ambiente in cui volete metterla. Siamo sicuri che, se state leggendo questa guida, il vostro sogno è acquistare una bellissima smart TV in 4k da 65 pollici, ma anche in questo caso dobbiamo riportarvi con i piedi per terra e spiegarvi che purtroppo una tv di quelle dimensioni è adatta solamente ad ambienti molto grandi. Quello che vogliamo dirvi è che per guardare un televisore di quelle dimensioni dovrete essere sufficientemente distanti dallo schermo, se il vostro salotto è troppo piccolo, rischiate di rendervi conto che, per quanto possa essere bella la vostra nuova smart TV in 4k, guardarla per troppo tempo diventa un vero e proprio sacrificio per i vostri occhi.

Diffusione del suono

Se la definizione è importante anche il sound ricopre un ruolo fondamentale. Per la prima abbiamo la garanzia del 4k, ma per il secondo vi consigliamo di informarvi con accuratezza tramite le varie schede prodotto, nelle quali troverete tutte le caratteristiche tecniche della smart TV in 4k che state valutando, oppure rivolgendovi al personale del negozio in cui vi trovate. Ci sono, infatti, diversi sistemi audio che caratterizzano questa tipologia di dispositivo, ognuno dei quali può farvi vivere un’esperienza più o meno gratificante. Anche in questo caso vi consigliamo di tenere in considerazione le dimensioni e la disposizione dell’ambiente in cui dovrete mettere la vostra nuova smart TV in 4k prima di fare la scelta definitiva.

La tecnologia Led all’interno del cambiamento

Nella maggior parte dei casi, le televisioni di ultima generazione, che si auspichi supportino la transizione a nuovi standard di trasmissione, sono provvisti di tecnologia LED. In uno scenario mutevole come il nostro, che vedrà numerosi cambiamenti entro il 2022, scegliere una tv risulta essere complicato. Fino a qualche anno fa, la domanda più gettonata era “è meglio una tv plasma, LCD o LED?” oggi la domanda vive di complicazioni, alla luce di nuove tecnologie che si sono aggiunte (USB, SMART, DLNA etc), che hanno reso la risposta alla domanda parecchio complicata. In previsione del nuovo digitale terrestre che porterà numerosi disagi, questa vuole essere una parentesi tecnologica, capace di dare delucidazioni sulla tecnologia più gettonata all’interno del mercato. Il LED oggi risulta essere la scelta più pratica ed ecologia per illuminare le nostre case e per ottenere una risoluzione video nuova e brillante. L’acronimo, che sta per light emitting diode, ovvero diodo ad emissione luminosa, consiste nella presenza di un dispositivo opto-elettrico in grado di servirsi delle proprietà optiche di materiali specifici, per lo più semiconduttori, al fine di convertire l’energia elettrica che lo trapassa, in luce. Il fattore interessante, risiede nel fatto che questo processo viene messo in atto con una minima dispersione di calore ( 10%) e con una luce priva di fastidiosi ultrarossi e ultravioletti.

La luce emessa ha per cui una lunghezza d’onda che va a settarsi grazie all’uso di materiali semiconduttori e processi di fabbricazione differenti. I colori emessi dal led sono più puri e non sono disturbati da lunghezze d’onda dilatate. Tutti questi motivi hanno condotto il led a diventare il motore di una rivoluzione nel campo dell’illuminazione, non solo grazie ai notevoli risparmi energetici, ma anche a causa del fatto che le lampadine a led hanno una lunghissima vita, un’accensione istantanea (non come per le lampadine ad incandescenza) e uno spettro ricco di colori. La capacità dei televisori di ultima generazione, di ricevere il DVB-T2, nel corso degli ultimi tempi, è stata spesso integrata a televisori che, dal punto di vista della risoluzione grafica, fossero la massima espressione della tecnologia raggiungibile nelle nostre case. Il led è sicuramente espressione di un alto livello di tecnologia per cui, alla luce dei futuri cambiamenti, scegliere una tv che sappia ricevere le giuste frequenze e che sappia proporre un’esperienza visiva piacevole e per nulla fastidiosa, risulta essere la presa di posizione più sensata per un consumatore medio.

Ciò non toglie che sia comunque opportuno prestare la massima attenzione ai prezzi molto bassi e alle offerte che appaiono fin troppo allettanti, perché è molto probabile che dietro promozioni eccezionali si celi solo il desiderio di sbarazzarsi di Tv con standard DVB-T. Le specifiche tecniche, per altro, devono essere prese in esame in modo meticoloso: quando si fa shopping occorre verificare non solo la compatibilità con lo standard DVB-T2, ma anche la capacità dell'apparecchio che si sta per comprare di supportare il codec H265/HEVC più recente.

Ma quali saranno i cambiamenti che verranno attuati? Con il passaggio al nuovo standard, saranno liberate le frequenze tra i 694 MHz e i 790 MHz, cioè quelle mobili della banda 700. Lo scopo è quello di fare in modo che tali frequenze siano attribuite alle telecomunicazioni mobili del 4G e del 5G, in modo tale che esse riescano a raggiungere gli edifici senza ostacoli e più semplicemente di quanto riuscirebbero a fare le frequenze contraddistinte da una lunghezza d'onda più corta. In pratica, sia i tablet che gli smartphone potranno beneficiare di una copertura migliore.

La tecnologia del futuro

Con questo termine, acronimo di Organic Light Emitting Diod, si intende una versione ad altissima tecnologia di display televisivi e che sfrutta diodi organici per emettere della luce e riprodurre su uno schermo delle immagini. Ciascun diodo, infatti, se sollecitato dall’elettricità, può accendersi ed attivarsi in maniera singola, permettendo così di visualizzare una considerevole gamma di colori.
A questo proposito, considerando che alcuni diodi possono restare spenti mentre contemporaneamente altri sono accesi, i televisori con tale tecnologia consentono di ottenere dei neri più profondi e puri e, contestualmente, dei colori maggiormente ricchi e vivaci. La tecnologia delle TV Oled, a sua volta, si distingue tra quella a matrice passiva (Pmoled) e a matrice attiva (Amoled).

I modelli di quest’ultimo genere evidenziano una componente elettronica per attivare o spegnere ciascun pixel individualmente. Tale tecnologia risulta essere la migliore in assoluto e quella maggiormente in commercio al giorno d’oggi, tuttavia non molto dissimile rispetto ad altre, meno recenti e di cui andremo adesso a parlare.

Differenza con LCD

La tecnologia delle TV Oled consente di creare dei display a colori con la possibilità di emettere luce propria. Infatti essi non richiedono componenti aggiuntive per poter essere illuminati e ciò permette di produrne anche di sottili, pieghevoli e addirittura arrotolabili, con minor dispendio energetico complessivo . A differenza invece degli schermi a cristalli liquidi (LCD), che richiedono necessariamente una fonte di luce esterna.

Questo è, in sintesi, l’elemento distintivo principale esistente tra le due le tecnologie menzionate. Tuttavia, comunque, ciascuna presenta caratteristiche positive e negative e quindi punti di forza e di debolezza rispetto all’altra. La scelta tra le differenti tipologie dipende dal genere di prestazioni che si desidera ottenere da uno schermo televisivo.

Pregi e difetti degli schermi delle TV Oled

Premesso che questo genere di televisore presenta una tecnologia e delle prestazioni di altissimo livello, anche tale prodotto tuttavia evidenzia pregi e difetti. Tra i primi, innanzitutto, possiamo annoverare una qualità dell’immagine assoluta, con neri profondi ed una vastissima gamma e vivacità di colori. La visione generale delle immagini è di conseguenza straordinaria.

Altro punto forte delle TV Oled è il ridotto consumo energetico rispetto ad altre tecnologie e quindi una maggiore efficienza, non avendo bisogno di elettronica e circuiti. Come già accennato, poi, gli schermi possono essere sottili e flessibili, permettendo così un ampio grado di visione (fin quasi a 90°), ma anche di ottenere un design o uno stile originali ed estremi, rispetto ad altri prodotti simili con tecniche costruttive differenti.

Tra i possibili difetti invece delle TV Oled, vi è il cosiddetto effetto “burn in” o persistenza di un’immagine, che consiste nella comparsa appunto di un’immagine fantasma, dopo che un oggetto statico sia stato visualizzato sul display per un tempo eccessivo, lasciando purtroppo un segno permanente sul pannello. Tale problematica si presenta comunque in particolari circostanze od usi dell’apparecchio. Altro difetto è la minore durata, nel corso del tempo, dell’altissima qualità delle immagini fornite rispetto ad un apparecchio di tipo LCD. Anche se questo genere di problematica, negli ultimi anni, risulta essere in fase di risoluzione. Infine, una TV Oled presenta costi d’acquisto maggiori rispetto ad altri prodotti simili, ma dalla tecnologia differente.

La tecnologia dietro le Televisioni Curve

monitor curvo

Le televisioni curve utilizzano uno schermo ultrasottile che si curva – anche se non eccessivamente – per permettere di vedere meglio le parti angolari conferendo una percezione dell’immagine migliore e l’illusione ottica di un’immagine di dimensioni maggiori. L’idea di curvare lo schermo nasce dunque dal principio in base a cui l’occhio umano naturalmente tende a vedere e percepire in modo ottimale un’immagine arrotondata rispetto a una totalmente piatta. In altre parole, lo schermo curvo amplia il campo visivo.

Sebbene il principio sia corretto, tuttavia, bisogna dire che tale effetto funziona solo se ci si pone alla giusta distanza dall’apparecchio e se lo schermo ha le dimensioni adeguate. In linea di principio la distanza dallo schermo curvo deve essere minore rispetto a quella da tenere per uno schermo piatto delle stesse dimensioni. A titolo di esempio, per una televisione curva da 55 pollici, la distanza dallo schermo piatto deve essere almeno di 3 metri, per lo schermo curvo sono sufficienti 1,5 – 2 metri per goderne degli effetti.

Vantaggi del Tv curvo

I vantaggi sono correlati principalmente alla visione e qualità delle immagini: un campo visivo maggiore e completo, una sensazione di full immersion e coinvolgimento, design innovativo e moderno, riflessi di luce azzerati che permette una maggiore versatilità nello scegliere dove posizionare le televisioni curve. Il senso di profondità è ampliato e si percepisce la tridimensionalità senza l’uso di occhiali specifici: la curvatura dei bordi verso lo spettatore, infatti, determina la profondità e il corretto contrasto dei colori amplifica l’effetto simil 3D. Lo schermo curvo focalizza la luce dei led verso gli occhi dello spettatore con lo stesso principio delle parabole satellitari che convogliano il segnale centrandolo sull’LNB, offrendo un contrasto maggiore.

Un altro vantaggio è l’uniformità di visione, in quanto la curva traccia la forma arrotondata degli occhi, trasferendo un’immagine più focalizzata e confortevole per la vista: il principio è confermato dall’uso – precedente la nascita dei TV arrotondati - degli schermi curvi nelle sale cinematografiche per favorire l’esperienza e la qualità di immagine in sala. Vi sono modelli di TV che – a conferma di questa argomentazione – hanno un livello di curvatura quasi al limite del cerchio con 4200 mm di raggio che si apprezza alla distanza di 3,2 metri e per dimensioni non inferiori a 50 pollici.

Svantaggi delle Televisioni curve

Gli svantaggi sono strettamente correlati agli stessi vantaggi. La necessità di posizionarsi alla giusta distanza per poterne apprezzare pienamente la visione e la qualità. Le televisioni curve non rendono se non hanno una determinate dimensione, per cui la misura minima per poterli apprezzare è 50 pollici che significa, comunque, un apparecchio molto grande difficile da collocare in un appartamento medio-piccolo soprattutto per la mancanza delle distanze necessarie. Il limite di spazio e la curvatura impediscono di poter appendere al muro un apparecchio simile, inoltre le estremità sporgenti e che si distanziano dalla parete o dal supporto su cui viene posto lo rendono ingombrante, facile da sbatterci contro ed esteticamente non sempre convincente.

Se da un lato è vero che la visione dell’immagine segue una linea più “naturale”, dall’altro lato occorre fare attenzione a come si posizionano le luci nella stanza o la posizione rispetto alla finestra aperta o in piena luce poiché, come gli specchi deformanti del Luna Park, anche lo schermo curvo tende a distorcere e allungare le immagini. La curva che crea quel senso di profondità, in realtà, influisce negativamente sulla geometria dell’immagine qualora ci si ponga lateralmente rispetto all’apparecchio: per vedere in modo ottimale le televisioni curve bisogna posizionarsi esattamente al centro o al massimo spostarsi di 35 gradi a destra o a sinistra rispetto al centro dello schermo. Appena ci si posiziona fuori asse, le immagini diventano inguardabili e affaticano la vista.

In fin dei conti, vale la pena acquistare le televisioni curve? La risposta è: dipende. Sapendo che le condizioni ottimali per godere di una visione immersiva è quella di un televisore grande, “avvolgente” che si può vedere solo se seduti frontalmente e vicini allo schermo, è sufficiente – a questo punto - valutare la fattibilità: se vi sono gli spazi e le modalità corrette per giustificare un acquisto di un certo peso economico, forse non completamente adatto per trascorrere le serate in famiglia o con un nutrito numero di persone, almeno ché non ci si metta tutti al centro.

I prezzi delle televisioni curve partono da 800 € per superare anche i 5000 €. La differenza è data dalle dimensioni in pollici, dall’HD, schermo OLED a 4K, e dalle funzioni (se tv smart oppure standard).

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Autore: Andrea Lelli

Immagine di Andrea Lelli

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Roma Tor Vergata, Andrea Lelli fonda la ditta di ristrutturazioni edili Edil Clima Service SAS con sede in Via Costanzo Albasini 10 a Roma. Edil Clima Service è una società composta da un team di otto esperti, ognuno specializzato in una specifica mansione.