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Nel calcolo spese acquisto primo casa rientra anche il costo notaio. Questa voce però può essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi ai fini Irpef in modo da recuperare parte dell’importo.

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Ogni anno sono diverse le voci di spese che una persona o una famiglia possono portare in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Tra le più utilizzate vi sono ad esempio quelle per i farmaci , per gli interessi passivi di un mutuo ipotecario o per i lavori di ristrutturazione di un immobile di proprietà. Comunque, a proposito di abitazione, nel caso se ne acquistasse una, è possibile portare in detrazione anche i costi sostenuti col notaio o, come vedremo, almeno una parte di essi.

Queste spese, rispetto a quelle necessarie per acquistare una casa, non sono considerevoli, tuttavia, portandole in detrazione, è possibile ottenere un discreto rimborso economico. Andiamo quindi a vedere meglio e maggiormente in dettaglio come poter usufruire di questo beneficio riconosciuto ai contribuenti ormai da diversi anni, facendo attenzione comunque al limite di spesa massima consentita annualmente ed alla tipologia di abitazione per cui si richiede.

In quest'ultimo caso, ricordiamolo, è possibile usufruire dei benefici fiscali inerenti le spese del notaio infatti soltanto per compravendite riguardanti abitazioni principali e non seconde o terze case. Per la normativa italiana, si parla di abitazione principale per quell'immobile dove vi risiede stabilmente il suo proprietario ed eventualmente il suo nucleo familiare. Se non si avesse tale requisito, allora non si potrà beneficiare di questa detrazione.

Acquisto prima casa: quanto costano le spese notarili?

Quando si fa il calcolo spese acquisto casa per considerare quale importo chiedere per il mutuo ipotecario, bisogna considerare che, oltre al prezzo di vendita (e se non è compravendita tra privati anche la commissione dell’ agenzia immobiliare) bisogna mettere in preventivo anche alcuni costi accessori tra i quali appunto le spese notarili. E’ vero che in ogni caso le banche concedono il mutuo prima casa fino ad un importo massimo dell’80% del valore della stessa ma, in ogni caso, chi deve concludere il passaggio di proprietà deve mettere in conto che non spenderà concretamente solo il 20% restante ma anche l’importo necessario a coprire queste ulteriori spese, incluso il notaio. La buona notizia è che le spese notarili si possono in parte portare in detrazione nel 730 in misura pari al 19%. La legge in merito fa riferimento però all’acquisto immobiliare di abitazione principale.

Quanto si spende per il notaio? Gli onorari per l’atto di compravendita e per l’atto di mutuo sono proporzionali, rispettivamente, al valore dell’immobile (solitamente intorno al 2% o 2,5%) e dell’ipoteca a garanzia del mutuo.

Ecco perché poter detrarre i costi notaio rientranti nel calcolo spese acquisto casa è un vantaggio economico non indifferente.

Pertanto, in sintesi, ciò che si può portare in detrazione per ottenerne un rimborso sono: le spese per l'onorario del notaio, in riferimento alla stipulazione di un contratto di mutuo ipotecario; le spese sostenute sempre dal notaio ma per conto del cliente, come nel caso dell'iscrizione e cancellazione dell'ipoteca. A queste si possono aggiungere, inoltre, le spese sostenute dal cliente per la costituzione di un deposito di denaro presso il notaio medesimo, al fine di acquistare un immobile, da adibire ad abitazione principale.

Calcolo spese acquisto casa: vediamo i dettagli

Attenzione però perché non tutte le voci che compongono il preventivo notaio possono essere portate in detrazione.

Va infatti considerato che il prezzo finale indicato in fattura non include solo l’onorario del notaio ma anche spese di pratica e imposte. Vedremo più avanti quali di queste voci di spesa si può detrarre e in che misura.

Dei due atti per la compravendita immobiliare più nello specifico, solo la stipula del contratto di mutuo ipotecario è detraibile al 19% mentre non si può scaricare la stipula del contratto di compravendita immobiliare. Questo perché la parcella del notaio per il rogito non rientra negli oneri accessori detraibili ex DPR n 917 del 1986. Per lo stesso motivo invece, dal calcolo spese acquisto casa e notarili, si possono detrarre gli interessi passivi del mutuo nonché i costi per la perizia e l’istruttoria, le imposte, le rivalutazioni, le commissioni, le provvigioni, le eventuali penali per estinzione anticipata del mutuo, etc…

La detrazione delle voci di cui sopra è ammessa in misura del 19% su una spesa massima di 4 mila euro all’anno. A conti fatti quindi in fase di dichiarazione dei redditi per l’acquisto prima casa si possono recuperare al massimo 760 euro all’anno. Fatta questa premessa è intuitivo quanto sia importante che nella parcella notaio vengano specificati tutti i dettagli di spesa per l’acquirente.

Altrettanto importante è ricordare che non tutte le voci di spesa del notaio possono essere oggetto di detrazione e che quelle ammesse devono rientrare comunque nel limite massimo di 4.000 Euro. Facciamo un esempio concreto. Il Sig. Bianchi, nel 2019, per il mutuo acquisto prima casa, ha pagato 900 Euro di interessi passivi, poi altri 3.000 Euro per le spese notarili ed ulteriori 500 Euro di oneri per la cancellazione dell'ipoteca. Il totale delle spese è di 4.400 Euro, tuttavia egli ne potrà portare in detrazione fino a 4.000. Di conseguenza, non avrà rimborso sui restanti 400 Euro.

In concreto, la cifra inerente i costi del notaio, per quanto riguarda il modello 730/2019, potrà essere inserita nel rigo E7 del Quadro E. In sede di dichiarazione dei redditi, si dovranno poi presentare ed esibire tutte le attestazioni di spesa fornite dal notaio al cliente-dichiarante.

Guida per comprare casa: sei sicuro di conoscere ogni aspetto?

Oggi vi proponiamo una guida per comprare casa, cosa che in effetti non rappresenta certamente un processo semplice. Leggere i giornali specializzati, informarsi sul Web, visitare gli immobili in vendita o studiare la planimetria di una casa in costruzione è importante ma può non bastare. Ecco alcuni consigli utili per chi ha deciso di comprare casa.

Scegli la casa con calma

Per ridurre al minimo l’"ansia da ricerca" e lo spreco del tempo bisogna capire:

  • cosa si vuole comprare;
  • il budget a disposizione;
  • la tipologia di immobile da cercare;
  • il luogo in cui acquistare.

Dopo aver individuato questi elementi è importante visitare più abitazioni per farsi un idea di quello che offre il mercato con il vostro budget.

Guida per comprare casa: cosa verificare prima di comprare casa

Quando vi sembrerà di aver trovato la soluzione che fa per voi sarà necessario controllare: l’affidabilità del venditore o della società; i documenti relativi al bene (ipoteche, irregolarità urbanistiche, regolamento di condominio con le tabelle millesimali, licenze di costruzione).

Guida per comprare casa: come arrivare alla proposta

Individuata la casa da acquistare, la proposta di acquisto rappresenta il primo passo da compiere. Deve essere redatta in forma scritta, allegandovi, come acconto, un assegno non trasferibile intestato al proprietario.

Se il venditore accetterà le vostre condizioni e controfirma la proposta, è stato trovato l’accordo e le parti saranno vincolate a portare a termine la compravendita. La parte venditrice, dunque, incasserà l’assegno che diventerà caparra confirmatoria.

In caso di non accettazione da parte del venditore, l’agente immobiliare dovrà restituirvi l’assegno.

Il contratto preliminare o compromesso per comprare casa

Il contratto preliminare è l’accordo scritto con il quale le parti si obbligano reciprocamente alla stipula di un successivo contratto definitivo (rogito).
In questo contratto dovranno essere indicati:

  • i dati anagrafici delle parti;
  • gli identificativi catastali dell’immobile;
  • il prezzo di vendita;
  • la somma già versata all’atto della proposta d’acquisto con relativo numero di assegno;
  • i tempi e i modi di pagamento;
  • la conformità del fabbricato alle disposizioni di legge e ai regolamenti urbanistici ed edilizi;
  • le eventuali ipoteche, vincoli, pesi, oneri, trascrizioni pregiudizievoli o pignoramenti che la parte venditrice si obbliga ad estinguere entro e non oltre la data del contratto definitivo;
  • la data entro la quale dovrà essere stipulato il rogito.

Il compromesso è una scrittura privata redatta in forma semplice. Può essere redatto da un notaio e trascritto per conferire al contratto una maggiore rilevanza.

Guida per comprare casa

Il venditore dovrà effettuare la comunicazione di cessione di fabbricato entro 48 ore.

Guida per comprare casa: documenti necessari alla stipula

Per la stipula notarile saranno necessari questi documenti:

  • atto di compravendita;
  • documento di identità e codice fiscale del proprietario;
  • planimetrie catastali;
  • visure catastali;
  • visure ipotecarie;
  • certificazione energetica dell’immobile.

Per comprare casa, dunque, non basta vederla e comprarla immediatamente. Dal momento in cui vi è piaciuta al momento in cui sarete legittimamente in possesso delle chiavi passerà almeno qualche settimana ma nella norma questo intervallo di tempo può superare il mese.

Costo casa per metro quadro

Al momento dell'acquisto di una casa o di un immobile in generale, è necessario conoscere un dato fondamentale, ovvero il prezzo per metro quadro.
Si tratta di un valore che può variare di anno in anno, a seconda dell'andamento del mercato generale.
Nello stesso territorio di Roma, ad esempio, il prezzo per metro quadra cambia notevolmente non solo in quartieri diversi, a anche nel giro di pochi isolati.
Per questo motivo è opportuno conoscere, al momento dell'acquisto, il reale valore degli immobili determinato appunto da questa variabile.

Come si determina il costo per metro quadro di un immobile?

Conoscere il valore reale di una casa che si sta acquistando potrebbe risultare assai difficile per l'acquirente, anche nel caso necessiti di un mutuo da parte delle banche. Per ovviare a questo tipo di difficoltà, si è cercato di fare un po' di chiarezza a livello di amministrazione territoriale: infatti è possibile consultare il sito dell'agenzia del Territorio.

Il sito dell'agenzia del Territorio

Il servizio offerto dall'agenzia permette di avere una visione della reale quotazione di tutti gli immobili delle varie zone di Roma; infatti, ogni semestre vengono rilasciati i dati relativi al periodo in questione, secondo quanto rilevato da un apposito osservatorio del mercato immobiliare.
Oltre ai numeri riportati dalle puntuali cartografie presenti sul sito, attraverso cui è possibile studiare minuziosamente il prezzo per metro quadro delle case in affitto o in vendita, l'agenzia del Territorio fornisce molti altri servizi all'utente.

Quanto costano le case a Roma?

Secondo la nostra guida per comprare casa nella capitale la speculazione edilizia è all'ordine del giorno. I futuri acquirenti di un immobile devono necessariamente confrontarsi con i dati più o meno oggettivi forniti dalle agenzie. Al 2022, la situazione del costo per metro quadro non è così diversa dai semestri precedenti. Come è immaginabile, la zona del Centro Storico è quella con le tariffe più alte.

Chi non ha un grosso budget deve "accontentarsi" delle aree più economiche. Rientrano in quest'area lowc ost i quartieri Torre Angela, Grotte Celoni e Ponte di Nona, non a caso le più attive dal punto di vista dei cantieri immobiliari.

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L'Iva sull'acquisto della casa è pari:

  • al 4% se si tratta della prima casa
  • al 10% negli altri casi

Accanto a quest'imposta, tuttavia, ne gravano altre che hanno un peso diverso a seconda che si tratti della prima o delle altre case.
Si parla delle imposte di registro, ipotecarie e catastali che sono state stabilite in misura fissa (504 Euro). Il prezzo dichiarato nell'atto notarile dovrà corrispondere al valore di mercato della casa; dal 3 luglio 2006 è stata infatti abrogata la regola che impediva al fisco la contestazione del prezzo dichiarato nell'atto nei casi in cui si rivelava superiore al valore catastale dell'immobile.
E' importante, prima di procedere all'acquisto, conoscere tutte le norme e le tutele previste per l'acquisto direttamente dal costruttore.

Agevolazioni sulla prima casa

Per quello che riguarda l'imposta di registro, questa vale il 3% del valore catastale per l'acquisto da privato e un importo fisso, pari a 168€, per l'acquisto dalla ditta edile. L'imposta ipotecaria è in ambedue i casi pari a 168€, così come quella catastale (168€). L'Iva sull'acquisto della casa al privato non dev'essere pagata, mentre alla ditta costa il 4% del prezzo alla quale l'abitazione viene venduta. La parcella del notaio gode di una riduzione del 30%.

Guida per comprare casa: acquisto seconda casa

Chi ha un budget alto da spendere, oltre alla prima casa decide di optare per l'acquisto di una seconda casa, solitamente da adibire a luogo di svago o per le vacanze. L'acquisto della seconda casa nasce soprattutto dall'esigenza di avere un altro luogo rispetto all'abitazione principale.
Dal 2007, con l'acquisto di una seconda casa, che non dovrà essere però utilizzata come prima abitazione, è necessario pagare sia le imposte di registro, in alternativa all'Iva sull'acquisto della casa, sia le tasse di natura ipotecaria. Nello specifico le imposte solitamente da pagare per l'acquisto della seconda casa sono:

  • imposta ipotecaria del 2% se l'acquisto è da privato; 168€ se da ditta
  • imposta catastale dell'1% se da privato; 168€ se da ditta
  • imposta di registro del 7%; 168€ se da ditta.
  • Iva non dovuta se da privato; 10% se da ditta.

Non sono previste, infine, detrazioni, per quello che riguarda la parcella del notaio.

Se l'acquisto è di lusso, l'Iva è aumentata al 21%.

Quando una casa è di lusso

Lo status di “casa di lusso” modifica il regime dell'Iva sull'acquisto della casa, pertanto è necessario conoscere i requisiti che permettono all'abitazione di accedere a questa categoria.

Innanzitutto è necessario che il terreno sul quale sorge sia definito “di lusso”, ovvero destinato a ville oppure sia un parco.
I metri quadrati minimi che una casa del genere deve possedere sono pari a 3.000. L'abitazione può avere una piscina non inferiore agli 80mq, oppure almeno 650mq di campi da tennis.

Anche gli appartamenti possono guadagnare questo status. L'importante è che non abbiano una cubatura inferiore ai 2000m³ e che l'area sia pari ad almeno 240mq dove si escludono box, terrazze, balconi.

Altre caratteristiche che rendono una casa di lusso sono:

  • Una superficie utile superiore a 160mq
  • Terrazzi di 65mq
  • Il possesso di più di un ascensore per ogni scala
  • Il possesso di scale di servizio anche non in presenza di vincoli di legge

Guida per comprare casa: Credito d'Imposta per la prima casa

casa illuminata

Dal 1” gennaio 1999 a coloro che intendono acquistare un immobile come prima casa, non appartenente alla categorie di lusso, entro un anno dall’alienazione della precedente abitazione acquistata con le agevolazioni prima casa (alienazione anche a titolo gratuito con la donazione), è concesso un credito d’imposta fino a concorrenza dell’imposta (di registro o IVA) corrisposta al precedente acquisto agevolato.

Il credito spetta in misura pari all'imposta pagata sul primo acquisto e non può essere superiore all'ammontare dell'imposta legata al nuovo acquisto.

L'acquirente può usufruire del Credito d'Imposta e godere delle aliquote agevolate, anche in caso di cessione prima di cinque anni dell’immobile acquistato con i benefici prima casa, se riacquista entro un anno un altro immobile da adibire a propria abitazione principale. Continua a leggere la nostra guida per comprare casa.

Come usufruire del credito

E' possibile usufruire del credito d’imposta anche se il nuovo acquisto è soggetto a una imposta differente dal precedente acquisto (IVA o imposta di registro). Il credito d’imposta può essere utilizzato (entro 10 anni dalla sua origine e trasferito in caso di morte del titolare agli eredi) con le seguenti modalità alternative:

  • in diminuzione dell'imposta di registro o dell'IVA sull’acquisto della nuova abitazione.
  • in detrazione all'lrpef, sulla base della prima dichiarazione da esibire dopo l’acquisto della nuova abitazione.
  • in compensazione del debito relativo a altri tributi, ritenute o altri contributi previdenziali.

Speriamo che la nostra guida per comprare casa ti sia stata utile!

Vantaggi del comprare nuovo sui costi gestionali

Quali sono questi vantaggi del comprare nuovo? Maggiori garanzie, sicurezza per sé e la propria famiglia, risparmio economico a lungo termine, rispetto per l’ambiente, tecnologie all’avanguardia e più possibilità di personalizzazione.

E i risparmi economici sul lungo periodo di una casa di nuova costruzione sono perfettamente quantificabili: dal -20% al -70% per le spese di riscaldamento e dal-10% al -40% per quanto riguarda invece le bollette dell’elettricità, confrontando i consumi con quelli di case più attempate e dotate quindi di sistemi meno efficienti.

Oltre ai vantaggi sopra citati e di più facile intuizione, tra i vantaggi del comprare nuovo troviamo sicuramente quelli relativi ai costi di gestione dell’immobile e quindi alle tipiche voci spesa che sono l’acqua, l’elettricità e il gas.
Il vantaggio più grande di vivere i tempi odierni riguarda sicuramente le tecnologie che, in quanto avanzate, garantiscono un risparmio considerevole in bolletta.
Per quanto riguarda il risparmio di acqua questo avviene grazie agli impianti per il riciclo dell’acqua che sfruttano la pendenza del tetto al fine di far confluire l’acqua piovana in un apposito serbatoio di raccolta, attraverso la grondaia.

Durante questo processo l’acqua viene sia filtrata che purificata al fine di eliminare batteri e sostanze nocive, rendendola pronta per essere immessa nell’intero sistema.
Recuperare l’acqua piovana vi permette di utilizzarla al posto di quella che proviene dall’acquedotto per lo sciacquone del WC, per innaffiare le piante o altri usi.
Tra gli altri vantaggi del comprare nuovo, troviamo sicuramente quello relativo al risparmio elettrico che riguardano sia il singolo impianto domestico per ridurre al massimo le dispersioni di corrente, sia per quanto riguarda l’intero condominio grazie alla possibilità di installare i pannelli fotovoltaici.

Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica utilizzando la radiazione solare tramite i moduli fotovoltaici in grado di convertire l’energia solare in elettrica.
L’impianto è connesso, solitamente, sia all’utenza finale e quindi all’impianto elettrico della casa, sia alla rete elettrica nazionale.

In questo modo è possibile consumare in modo diretto l’energia autoprodotta per alimentare i consumi dell’abitazione, oppure immetterla in caso di eccedenza.

Per quanto riguarda il risparmio di gas, questa è sicuramente la nota dolente delle utenze, soprattutto perché lo utilizziamo sia per cucinare che per produrre acqua calda che per riscaldare gli ambienti.
Ad oggi però è possibile scegliere alcune delle migliori tecnologie per il risparmio come il riscaldamento a pavimento che fa circolare l’acqua ad una temperatura di 35/36 gradi e quindi più bassa rispetto ai tradizionali sistemi. È possibile, inoltre, puntare sulla sinergia tra la pompa di calore e l’impianto fotovoltaico andando ad eliminare la fornitura del gas e vivendo, dunque, in una casa totalmente elettrica!

Ecco, dunque, che tutti i vantaggi del comprare nuovo vanno a ripercuotersi su quella che viene definita “obsolescenza” e quindi sull’esigenza di ragionare sul lungo periodo e su come saranno gli immobili tra dieci o vent’anni affinché l’immobile che acquistate oggi possa competere con gli altri presenti sul mercato un domani.

Speriamo di avervi chiarito tutti i vantaggi del comprare nuovo.

 

Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).