Gran parte del ventesimo secolo, ha visto utilizzare in modo indiscriminato, e con larga diffusione, l'amianto, soprattutto come materiale da costruzione all'interno del settore dell'edilizia. All'inizio non si era a conoscenza di ciò che l'eternit poteva causare nei confronti della salute umana, soprattutto se inalato per via aerea tramite polveri sottili. Una volta scoperte le conseguenze, era ormai troppo tardi, ma si è iniziato ad attuare delle misure di rimozione dell'amianto.
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- Quali rischi si possono correre a causa dell'amianto?
- Come smaltire l'amianto in modo sicuro: chi bisogna contattare?
Dati statistici, riportati da studi autorevoli, denotano come ancora grande parte delle fibre di amianto - circa trenta milioni di tonnellate - siano presenti all'interno delle case degli italiani. Nonostante le campagne di bonifica che degli ultimi decenni hanno portato alla rimozione dell'amianto (un composto di amianto e cemento), sono ancora tante le abitazioni e gli stabili dove perdura la presenza di questo pericoloso materiale.
Spesso, quest'ultima non viene presa in considerazione, ma non perché non si è a conoscenza dei danni che l'amianto può arrecare all'organismo, piuttosto perché se ne ignora la diffusione nel proprio appartamento. In edilizia, infatti, è stato utilizzato non solo per la realizzazione di coperture e tetti, ma anche come isolante termico all'interno delle pareti, per tubazioni, caminetti e cappe: ciò rende spesso invisibile la sua presenza. Il rischio di trovarselo all'interno della propria casa è più alto di quanto si possa pensare!
Quali rischi si possono correre a causa dell'amianto?
L'amianto non è un materiale creato dall'uomo, ma è presente in natura, appartiene infatti alla famiglia dei silicati. Il problema dell'eternit è la sua struttura microcristallina fibrosa, la quale l'ha reso inizialmente il migliore materiale per l'edilizia del ventesimo secolo, per poi scoprire che questa stessa struttura si insinua negli alveoli polmonari, con la possibilità di causare delle mutazioni. Attraverso il Decreto Legge 257/92, quasi trent'anni fa, si metteva la parola fine all'utilizzo dell'amianto come materiale edilizio ma, come anticipato, si stima che ancora parecchie tonnellate siano all'interno delle nostre case. I dati sulla mortalità da mesotelioma maligno, collegato all'inalazione dell'amianto, in forma di polveri sottili, riportano come circa 4 mila persone all'anno muoiano ancora per questo problema.
I danni sulla salute causati dall'amianto non si devono sottovalutare: ecco perché è indispensabile rivolgersi ad esperti per scoprire se è presente all'interno della propria abitazione e, nel caso, eliminarlo tramite una rimozione dell'amianto sicura.
Rimozione dell'amianto: cosa fare?
Non sempre si è a conoscenza della presenza di amianto nella propria abitazione, perché potrebbe essere "nascosto" all'interno delle pareti, quindi la prima cosa da fare è quella di individuarlo. Ciò avviene anche durante una ristrutturazione: in questo caso, se il proprio immobile è stato realizzato prima del 1990, è indispensabile controllare tramite un'equipe specializzata se è presente o no l'eternit. Anche nel caso in cui il componente edilizio in amianto sia visibile, è fondamentale contattare una ditta specializzata.
Una volta scoperta la presenza di amianto all'interno della propria abitazione, se ne stima la quantità e l'integrità del materiale, aspetto fondamentale per la fase dirimozione dell'amianto, poiché potrebbero essere rilasciate fibre di eternit sotto forma di polveri sottili, se non viene effettuata la procedura corretta, sotto la supervisione ed il lavoro di esperti nel settore.
Se, nel caso di una ristrutturazione, per esempio, demolendo una parete, ci si dovrebbe ritrovare di fronte ad una tubazione o ad altro componente in amianto, bisogna subito indossare una mascherina specifica (si consiglia di indossarla anche durante le fasi di ristrutturazione), così da proteggersi dall'inalazione delle polveri durante la rimozione dell'amianto.
Come smaltire l'amianto in modo sicuro: chi bisogna contattare?
In uno qualsiasi dei precedenti casi elencati, non bisogna decidere mai di agire in autonomia. A riguardo, la legge italiana parla chiaro: lo smaltimento dell'amianto, infatti, dev'essere realizzato tramite misure di sicurezza precise. Questo è il motivo per cui è sempre necessario contattare una ditta specializzata, come può essere MBA Ambiente Milano, che abbia l'autorizzazione alla bonifica dell'amianto. In tal caso bisogna cercarne una inscritta all'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Prima di procedere con lo smaltimento dell'eternit all'interno dell'abitazione, le ditte procedono con la verifica, così da inviare la documentazione inerente all'ASL locale.
Per la rimozione dell'amianto sicura tramite una rimozione dell'amianto sicura, il materiale viene incapsulato attraverso specifici prodotti, per poi procedere con la reale bonifica della zona interessata. Lo smaltimento segue una linea ben precisa, con l'obbligo di rispettare le procedure ministeriali e le normative, così da non causare alcun danno, sia all'ambente che alle persone.