Cosa si intende per permuta di una casa? In sostanza, stiamo parlando dello scambio tra due soggetti di un bene immobiliare, ad esempio un appartamento. Grazie a questa forma di scambio è possibile cedere un appartamento al mare che non si utilizza più per diversi motivi, ed avere una casa in montagna dove si desidera trascorrere delle giornate rilassanti.
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La permuta non è altro che il riutilizzo di una storica forma si scambio, vale a dire il baratto, in cui si scambiava un bene con un altro bene. Il nostro paese sta vivendo tempi difficili, molte persone hanno perso il lavoro, altre sono state messe dalla propria azienda in cassa integrazione, quindi percepiscono uno stipendio minore, la conseguenza è che gli italiani hanno bisogno di limitare al minimo indispensabile le spese.
La permuta in generale permette di avere ciò che si desidera o di cui si ha bisogno, dando in cambio un qualcosa che non si utilizza più. Esistono numerosi siti internet, come Permute.it, grazie ai quali è possibile scambiare oggetti vari, come automobili, scooter, accessori ecc. E’importante sapere che è in crescente aumento il numero di persone che decide di ricorrere a questo servizio per soddisfare i propri bisogni.
Caratteristiche principali della permuta immobiliare
Questa operazione permette a due proprietari di scambiare reciprocamente la loro casa. Negli ultimi tempi chi desidera comprare una casa diversa da quella che già possiede incontra diverse difficoltà, relative all’accensione di un nuovo mutuo, alla gravità delle spese da pagare ecc.
Con questo semplice scambio di appartamenti le spese economiche e fiscali sono inferiori rispetto ad una situazione in cui prima si vende una casa e poi se ne acquista un’altra e inoltre non si rischia di compromettere la compravendita se i tempi di vendita della prima casa e di acquisto della seconda non avvengano nei tempi previsti. Inoltre le spese da affrontare sono minori, perchè la permuta è considerata dal Codice Civile un contratto che da vita a un unico negozio giuridico, quindi il pagamento delle imposte è relativo a un solo contratto e non si riferisce alle due compravendite.
Esistono altre spese?
E’importante sapere che le spese relative alla permuta casa devono essere equamente affrontate da entrambe le parti, salvo patto contrario.
Nel caso in cui un immobile abbia un valore economico superiore all’altro, lo scambio può avvenire ugualmente, ma l’interessato dovrà versare all’altro la somma relativa alla differenza. In questi casi l’interessato può chiedere di accendere un mutuo o chiedere un prestito. Nel caso in cui invece su uno dei due immobili penda un mutuo, il nuovo acquirente può liberamente scegliere se effettuare l’accollo del mutuo oppure cambiarlo e scegliere magari un’altra banca. E’importante sapere che in questo caso le eventuali spese relative all’accensione del nuovo mutuo, sono solo a carico del richiedente.
Le agevolazioni fiscali nel settore immobiliare
Per rilanciare un settore che ha risentito degli effetti devastanti della crisi economica, il Governo Renzi nello Sblocca Italia ha varato delle misure che hanno lo scopo di rilanciare l’edilizia a 360 gradi, passando dalle ristrutturazioni agli affitti in una logica di detrazioni delle tasse che possano rilanciare i consumi e un mercato finora troppo stagnante.
Nel decreto è contenuto un capitolo importante per quanto riguarda la permuta e la ristrutturazioni di immobili. Infatti, chi decide di vendere immobili non di lusso ma che hanno un alto consumo di energia ad aziende che ristrutturano tali edifici facendoli diventare di classe A o B potrà pagare in un costo fisso l’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Lo stesso discorso vale per la permuta, ossia per lo scambio di immobili con l’acquisto, dalle aziende di costruzione, di case ristrutturate o di nuova realizzazione. Le agevolazioni fiscali oscillano tra il 50% e il 65% sulla detrazione IRPEF. L’ultima ipotesi è percorribile qualora si acquisti un fabbricato di nuova realizzazione con classe energetica A che deriva dalla demolizione dell’immobile preesistente.
Altra misura importante contenuta nello Sblocca Italia riguarda il tema affitti: chi decide di acquistare casa e di affittarla attraverso la formula del canone concordato per un periodo di tempo uguale a otto anni potrà beneficiare della deduzione IRPEF del 20% fino a un massimo consentito di 300mila euro.
Tutte queste norme servono, come detto, per rilanciare un settore che ha vissuto anni bui per via della crisi economica che ha dimezzato se non azzerato il potere d’acquisto dei cittadini. D’altra parte, i prezzi delle case e gli affitti delle stesse sono cresciuti in maniera non proporzionale con gli stipendi così che oggi viviamo una situazione in cui i costi stanno diminuendo ma non ancora in misura tale da permettere ai cittadini di potersele comprare, soprattutto se stiamo parlando di persone single, che con un salario solo devono far fronte a più spese contemporaneamente. Lo scenario non è positivo neanche per gli imprenditori, visto che le case realizzate sono rimaste invendute, con una consistente perdita dal punto di vista del bilancio economico. Ecco perchè queste norme di legge cercano di stimolare entrambe le parti del settore immobiliare, sia chi vuole vendere che chi vuole acquistare un immobile.