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Benvenuti in un nuovo articolo. Dopo avervi parlato della comproprietà di un immobile, oggi vi proponiamo un tema che speriamo possa interessarvi.

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Nel calcolo spese acquisto primo casa rientra anche il costo notaio. Questa voce però può essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi ai fini Irpef in modo da recuperare parte dell’importo.

Ogni anno sono diverse le voci di spese che una persona o una famiglia possono portare in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Tra le più utilizzate vi sono ad esempio quelle per i farmaci , per gli interessi passivi di un mutuo ipotecario o per i lavori di ristrutturazione di un immobile di proprietà. Comunque, a proposito di abitazione, nel caso se ne acquistasse una, è possibile portare in detrazione anche i costi sostenuti col notaio o, come vedremo, almeno una parte di essi.

Queste spese, rispetto a quelle necessarie per acquistare una casa, non sono considerevoli, tuttavia, portandole in detrazione, è possibile ottenere un discreto rimborso economico. Andiamo quindi a vedere meglio e maggiormente in dettaglio come poter usufruire di questo beneficio riconosciuto ai contribuenti ormai da diversi anni, facendo attenzione comunque al limite di spesa massima consentita annualmente ed alla tipologia di abitazione per cui si richiede.

In quest'ultimo caso, ricordiamolo, è possibile usufruire dei benefici fiscali inerenti le spese del notaio infatti soltanto per compravendite riguardanti abitazioni principali e non seconde o terze case. Per la normativa italiana, si parla di abitazione principale per quell'immobile dove vi risiede stabilmente il suo proprietario ed eventualmente il suo nucleo familiare. Se non si avesse tale requisito, allora non si potrà beneficiare di questa detrazione.

Scopri come il Telemutuo può essere una soluzione affidabile per la ristrutturazione della tua casa leggendo il nostro articolo dedicato.

Quanto costano le spese notarili per l'acquisto di una prima casa

Quando si fa il calcolo spese acquisto casa per considerare quale importo chiedere per il mutuo ipotecario, bisogna considerare che, oltre al prezzo di vendita (e se non è compravendita tra privati anche la commissione dell’ agenzia immobiliare) bisogna mettere in preventivo anche alcuni costi accessori tra i quali appunto le spese notarili. E’ vero che in ogni caso le banche concedono il mutuo prima casa fino ad un importo massimo dell’80% del valore della stessa ma, in ogni caso, chi deve concludere il passaggio di proprietà deve mettere in conto che non spenderà concretamente solo il 20% restante ma anche l’importo necessario a coprire queste ulteriori spese, incluso il notaio. La buona notizia è che le spese notarili si possono in parte portare in detrazione nel 730 in misura pari al 19%. La legge in merito fa riferimento però all’acquisto immobiliare di abitazione principale.

Quanto si spende per il notaio? Gli onorari per l’atto di compravendita e per l’atto di mutuo sono proporzionali, rispettivamente, al valore dell’immobile (solitamente intorno al 2% o 2,5%) e dell’ipoteca a garanzia del mutuo.

Ecco perché poter detrarre i costi notaio rientranti nel calcolo spese acquisto casa è un vantaggio economico non indifferente.

Pertanto, in sintesi, ciò che si può portare in detrazione per ottenerne un rimborso sono: le spese per l'Onorario del Notaio, in riferimento alla stipulazione di un contratto di mutuo ipotecario; le spese sostenute sempre dal notaio ma per conto del cliente, come nel caso dell'iscrizione e cancellazione dell'ipoteca. A queste si possono aggiungere, inoltre, le spese sostenute dal cliente per la costituzione di un deposito di denaro presso il notaio medesimo, al fine di acquistare un immobile, da adibire ad abitazione principale.

Se questo articolo è di tuo gradimento, ti consigliamo di leggere anche quello sulla vendita di case tra privati.

Vediamo i dettagli

Attenzione però perché non tutte le voci che compongono il preventivo notaio possono essere portate in detrazione.

Va infatti considerato che il prezzo finale indicato in fattura non include solo l’onorario del notaio ma anche spese di pratica e imposte. Vedremo più avanti quali di queste voci di spesa si può detrarre e in che misura.

Dei due atti per la compravendita immobiliare più nello specifico, solo la stipula del contratto di mutuo ipotecario è detraibile al 19% mentre non si può scaricare la stipula del contratto di compravendita immobiliare. Questo perché la parcella del notaio per il rogito non rientra negli oneri accessori detraibili ex DPR n 917 del 1986. Per lo stesso motivo invece, dal calcolo spese acquisto casa e notarili, si possono detrarre gli interessi passivi del mutuo nonché i costi per la perizia e l’istruttoria, le imposte, le rivalutazioni, le commissioni, le provvigioni, le eventuali penali per estinzione anticipata del mutuo, etc…

La detrazione delle voci di cui sopra è ammessa in misura del 19% su una spesa massima di 4 mila euro all’anno. A conti fatti quindi in fase di dichiarazione dei redditi per l’acquisto prima casa si possono recuperare al massimo 760 euro all’anno. Fatta questa premessa è intuitivo quanto sia importante che nella parcella notaio vengano specificati tutti i dettagli di spesa per l’acquirente.

Altrettanto importante è ricordare che non tutte le voci di spesa del notaio possono essere oggetto di detrazione e che quelle ammesse devono rientrare comunque nel limite massimo di 4.000 Euro. Facciamo un esempio concreto. Il Sig. Bianchi, nel 2019, per il mutuo acquisto prima casa, ha pagato 900 Euro di interessi passivi, poi altri 3.000 Euro per le spese notarili ed ulteriori 500 Euro di oneri per la cancellazione dell'ipoteca. Il totale delle spese è di 4.400 Euro, tuttavia egli ne potrà portare in detrazione fino a 4.000. Di conseguenza, non avrà rimborso sui restanti 400 Euro.

In concreto, la cifra inerente i costi del notaio, per quanto riguarda il modello 730/2019, potrà essere inserita nel rigo E7 del Quadro E. In sede di dichiarazione dei redditi, si dovranno poi presentare ed esibire tutte le attestazioni di spesa fornite dal notaio al cliente-dichiarante.

Oggi vi proponiamo una guida per comprare casa, cosa che in effetti non rappresenta certamente un processo semplice. Leggere i giornali specializzati, informarsi sul Web, visitare gli immobili in vendita o studiare la planimetria di una casa in costruzione è importante ma può non bastare. Ecco alcuni consigli utili per chi ha deciso di comprare casa.

Per ridurre al minimo l’"ansia da ricerca" e lo spreco del tempo bisogna capire:

  • cosa si vuole comprare;
  • il budget a disposizione;
  • la tipologia di immobile da cercare;
  • il luogo in cui acquistare.

Dopo aver individuato questi elementi è importante visitare più abitazioni per farsi un idea di quello che offre il mercato con il vostro budget.

Cosa verificare prima di comprare casa

Quando vi sembrerà di aver trovato la soluzione che fa per voi sarà necessario controllare: l’affidabilità del venditore o della società; i documenti relativi al bene (ipoteche, irregolarità urbanistiche, regolamento di Condominio con le tabelle millesimali, licenze di costruzione).

Individuata la casa da acquistare, la proposta di acquisto rappresenta il primo passo da compiere. Deve essere redatta in forma scritta, allegandovi, come acconto, un assegno non trasferibile intestato al proprietario.

Se il venditore accetterà le vostre condizioni e controfirma la proposta, è stato trovato l’accordo e le parti saranno vincolate a portare a termine la compravendita. La parte venditrice, dunque, incasserà l’assegno che diventerà caparra confirmatoria.

In caso di non accettazione da parte del venditore, l’agente immobiliare dovrà restituirvi l’assegno.

Il contratto preliminare o compromesso per comprare casa

Il contratto preliminare è l’accordo scritto con il quale le parti si obbligano reciprocamente alla stipula di un successivo contratto definitivo (rogito).
In questo contratto dovranno essere indicati:

  • i dati anagrafici delle parti;
  • gli identificativi catastali dell’immobile;
  • il prezzo di vendita;
  • la somma già versata all’atto della proposta d’acquisto con relativo numero di assegno;
  • i tempi e i modi di pagamento;
  • la conformità del fabbricato alle disposizioni di legge e ai regolamenti urbanistici ed edilizi;
  • le eventuali ipoteche, vincoli, pesi, oneri, trascrizioni pregiudizievoli o pignoramenti che la parte venditrice si obbliga ad estinguere entro e non oltre la data del contratto definitivo;
  • la data entro la quale dovrà essere stipulato il rogito.

Il compromesso è una scrittura privata redatta in forma semplice. Può essere redatto da un notaio e trascritto per conferire al contratto una maggiore rilevanza.

Guida per comprare casa

Il venditore dovrà effettuare la comunicazione di cessione di fabbricato entro 48 ore.

Documenti necessari alla stipula

Per la stipula notarile saranno necessari questi documenti:

  • atto di compravendita;
  • documento di identità e codice fiscale del proprietario;
  • planimetrie catastali;
  • visure catastali;
  • visure ipotecarie;
  • certificazione energetica dell’immobile.

Per comprare casa, dunque, non basta vederla e comprarla immediatamente. Dal momento in cui vi è piaciuta al momento in cui sarete legittimamente in possesso delle chiavi passerà almeno qualche settimana ma nella norma questo intervallo di tempo può superare il mese.

Costo casa per metro quadro

Al momento dell'acquisto di una casa o di un immobile in generale, è necessario conoscere un dato fondamentale, ovvero il prezzo per metro quadro.
Si tratta di un valore che può variare di anno in anno, a seconda dell'andamento del mercato generale.
Nello stesso territorio di Roma, ad esempio, il prezzo per metro quadra cambia notevolmente non solo in quartieri diversi, a anche nel giro di pochi isolati.
Per questo motivo è opportuno conoscere, al momento dell'acquisto, il reale valore degli immobili determinato appunto da questa variabile.

Come si determina il costo per metro quadro di un immobile?

Conoscere il valore reale di una casa che si sta acquistando potrebbe risultare assai difficile per l'acquirente, anche nel caso necessiti di un mutuo da parte delle banche. Per ovviare a questo tipo di difficoltà, si è cercato di fare un po' di chiarezza a livello di amministrazione territoriale: infatti è possibile consultare il sito dell'agenzia del Territorio.

Il sito dell'agenzia del Territorio

Il servizio offerto dall'agenzia permette di avere una visione della reale quotazione di tutti gli immobili delle varie zone di Roma; infatti, ogni semestre vengono rilasciati i dati relativi al periodo in questione, secondo quanto rilevato da un apposito osservatorio del mercato immobiliare.
Oltre ai numeri riportati dalle puntuali cartografie presenti sul sito, attraverso cui è possibile studiare minuziosamente il prezzo per metro quadro delle case in affitto o in vendita, l'agenzia del Territorio fornisce molti altri servizi all'utente.

Quanto costano le case a Roma?

Secondo la nostra guida per comprare casa nella capitale la speculazione edilizia è all'ordine del giorno. I futuri acquirenti di un immobile devono necessariamente confrontarsi con i dati più o meno oggettivi forniti dalle agenzie. Al 2022, la situazione del costo per metro quadro non è così diversa dai semestri precedenti. Come è immaginabile, la zona del Centro Storico è quella con le tariffe più alte.

Chi non ha un grosso budget deve "accontentarsi" delle aree più economiche. Rientrano in quest'area lowc ost i quartieri Torre Angela, Grotte Celoni e Ponte di Nona, non a caso le più attive dal punto di vista dei cantieri immobiliari.

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L'Iva sull'acquisto della casa è pari:

  • al 4% se si tratta della prima casa
  • al 10% negli altri casi

Accanto a quest'imposta, tuttavia, ne gravano altre che hanno un peso diverso a seconda che si tratti della prima o delle altre case.
Si parla delle imposte di registro, ipotecarie e catastali che sono state stabilite in misura fissa (504 Euro). Il prezzo dichiarato nell'atto notarile dovrà corrispondere al valore di mercato della casa; dal 3 luglio 2006 è stata infatti abrogata la regola che impediva al fisco la contestazione del prezzo dichiarato nell'atto nei casi in cui si rivelava superiore al valore catastale dell'immobile.
E' importante, prima di procedere all'acquisto, conoscere tutte le norme e le tutele previste per l'acquisto direttamente dal costruttore.

Agevolazioni sulla prima casa

Per quello che riguarda l'Imposta di Registro, questa vale il 3% del valore catastale per l'acquisto da privato e un importo fisso, pari a 168€, per l'acquisto dalla ditta edile. L'imposta ipotecaria è in ambedue i casi pari a 168€, così come quella catastale (168€). L'Iva sull'acquisto della casa al privato non dev'essere pagata, mentre alla ditta costa il 4% del prezzo alla quale l'abitazione viene venduta. La parcella del notaio gode di una riduzione del 30%.

Credito d'Imposta per la prima casa

casa illuminata

Dal 1” gennaio 1999 a coloro che intendono acquistare un immobile come prima casa, non appartenente alla categorie di lusso, entro un anno dall’alienazione della precedente abitazione acquistata con le agevolazioni prima casa (alienazione anche a titolo gratuito con la donazione), è concesso un credito d’imposta fino a concorrenza dell’imposta (di registro o IVA) corrisposta al precedente acquisto agevolato.

Il credito spetta in misura pari all'imposta pagata sul primo acquisto e non può essere superiore all'ammontare dell'imposta legata al nuovo acquisto.

L'acquirente può usufruire del credito d'imposta e godere delle aliquote agevolate, anche in caso di cessione prima di cinque anni dell’immobile acquistato con i benefici prima casa, se riacquista entro un anno un altro immobile da adibire a propria abitazione principale. Continua a leggere la nostra guida per comprare casa.

Come usufruire del credito

E' possibile usufruire del credito d’imposta anche se il nuovo acquisto è soggetto a una imposta differente dal precedente acquisto (IVA o imposta di registro). Il credito d’imposta può essere utilizzato (entro 10 anni dalla sua origine e trasferito in caso di morte del titolare agli eredi) con le seguenti modalità alternative:

  • in diminuzione dell'imposta di registro o dell'IVA sull’acquisto della nuova abitazione.
  • in detrazione all'lrpef, sulla base della prima dichiarazione da esibire dopo l’acquisto della nuova abitazione.
  • in compensazione del debito relativo a altri tributi, ritenute o altri contributi previdenziali.

Speriamo che la nostra guida per comprare casa ti sia stata utile!

Vantaggi del comprare nuovo sui costi gestionali

Oltre ai vantaggi sopra citati e di più facile intuizione, tra i vantaggi del comprare nuovo troviamo sicuramente quelli relativi ai costi di gestione dell’immobile e quindi alle tipiche voci spesa che sono l’acqua, l’elettricità e il gas.
Il vantaggio più grande di vivere i tempi odierni riguarda sicuramente le tecnologie che, in quanto avanzate, garantiscono un risparmio considerevole in bolletta.
Per quanto riguarda il risparmio di acqua questo avviene grazie agli impianti per il riciclo dell’acqua che sfruttano la pendenza del tetto al fine di far confluire l’acqua piovana in un apposito serbatoio di raccolta, attraverso la Grondaia.

Durante questo processo l’acqua viene sia filtrata che purificata al fine di eliminare batteri e sostanze nocive, rendendola pronta per essere immessa nell’intero sistema.
Recuperare l’acqua piovana vi permette di utilizzarla al posto di quella che proviene dall’acquedotto per lo sciacquone del WC, per innaffiare le piante o altri usi.
Tra gli altri vantaggi del comprare nuovo, troviamo sicuramente quello relativo al risparmio elettrico che riguardano sia il singolo impianto domestico per ridurre al massimo le dispersioni di corrente, sia per quanto riguarda l’intero condominio grazie alla possibilità di installare i pannelli fotovoltaici.

Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica utilizzando la radiazione solare tramite i moduli fotovoltaici in grado di convertire l’energia solare in elettrica.
L’impianto è connesso, solitamente, sia all’utenza finale e quindi all’impianto elettrico della casa, sia alla rete elettrica nazionale.

In questo modo è possibile consumare in modo diretto l’energia autoprodotta per alimentare i consumi dell’abitazione, oppure immetterla in caso di eccedenza.

Per quanto riguarda il risparmio di gas, questa è sicuramente la nota dolente delle utenze, soprattutto perché lo utilizziamo sia per cucinare che per produrre acqua calda che per riscaldare gli ambienti.
Ad oggi però è possibile scegliere alcune delle migliori tecnologie per il risparmio come il riscaldamento a pavimento che fa circolare l’acqua ad una temperatura di 35/36 gradi e quindi più bassa rispetto ai tradizionali sistemi. È possibile, inoltre, puntare sulla sinergia tra la pompa di calore e l’impianto fotovoltaico andando ad eliminare la fornitura del gas e vivendo, dunque, in una casa totalmente elettrica!

Ecco, dunque, che tutti i vantaggi del comprare nuovo vanno a ripercuotersi su quella che viene definita “obsolescenza” e quindi sull’esigenza di ragionare sul lungo periodo e su come saranno gli immobili tra dieci o vent’anni affinché l’immobile che acquistate oggi possa competere con gli altri presenti sul mercato un domani.

Quando una casa è di lusso

Lo status di “casa di lusso” modifica il regime dell'Iva sull'acquisto della casa, pertanto è necessario conoscere i requisiti che permettono all'abitazione di accedere a questa categoria.

Innanzitutto è necessario che il terreno sul quale sorge sia definito “di lusso”, ovvero destinato a ville oppure sia un parco.
I metri quadrati minimi che una casa del genere deve possedere sono pari a 3.000. L'abitazione può avere una piscina non inferiore agli 80mq, oppure almeno 650mq di campi da tennis.

Anche gli appartamenti possono guadagnare questo status. L'importante è che non abbiano una Cubatura inferiore ai 2000m³ e che l'area sia pari ad almeno 240mq dove si escludono box, terrazze, balconi.

Altre caratteristiche che rendono una casa di lusso sono:

  • Una superficie utile superiore a 160mq
  • Terrazzi di 65mq
  • Il possesso di più di un ascensore per ogni scala
  • Il possesso di scale di servizio anche non in presenza di vincoli di legge

I costi di un mutuo

Il mutuo online rientra dunque fra le tipologie più richieste di prodotti bancari. L’offerta è vastissima e prevede delle formule di finanziamento particolarmente vantaggiose che spesso vengono associate pure a delle promozioni speciali.

Come funzione il mutuo online? Si può richiedere per l’acquisto oppure per la ristrutturazione di una casa, proprio come accade per il mutuo che si stipula nella filiale. Parliamo dunque di un finanziamento che prevede che venga accesa un’ipoteca sull’immobile in garanzia della restituzione della somma di denaro fornita. Il mutuo online ha tutte le caratteristiche del mutuo richiesto in filiale. L’unica differenza dunque sta nelle modalità dell’ottenimento che è elettronica.

Quando si vuole richiedere un mutuo online è importante scegliere la banca giusta a cui andrà presentata la richiesta. Oggi troviamo un’offerta piuttosto vasta, con soluzioni di finanziamento molto vantaggiose a seconda della somma che si vuole richiedere, a quanto durerà il contratto e a quale sarà l’importo della rata che si pagherà.

Dopo aver scelto la banca non bisognerà fare altro che passare subito alla fase successiva in cui si dovrà analizzare il livello di affidabilità creditizia di chi ha richiesto il mutuo online. A eseguire questa operazione sarà proprio la banca.

Quali documenti presentare per richiedere un mutuo 

La procedura per poter presentare la richiesta è solitamente simile per tutte le banche con qualche piccola variazione. Il cliente dunque dovrà inviare tutti i dati anagrafici alla banca online, il documento reddituale per certificare la propria condizione lavorativa e la possibilità di avere a disposizione una fonte certificata di reddito. Tutto ciò al fine di certificare e dimostrare la possibilità di sostenere il pagamento delle varie rate per l’intera durata del contratto.

Proprio in questa fase, il cliente dovrà anche indicare le caratteristiche del mutuo che vuole ottenere con la tipologia di interessi (tasso fisso o variabile), la finalità, la durata e l’importo del finanziamento.

Richiedere un mutuo online oggi conviene sempre di più. Permette infatti di accedere a numerosi vantaggi aggiuntivi rispetto al cosiddetto mutuo classico che si richiede e stipula in sede. Come accade per gli altri finanziamenti che sono al 100% fatti sul web, anche il mutuo online permette di risparmiare al meglio sui costi di intermediazione e di puntare su sistemi che siano efficienti e a distanza.

Dopo che la richiesta del mutuo online sarà stata approvata, il mutuatario potrà contare su un’ampia assistenza sia via web che telefonica. Non solo: le fasi della gestione della pratica del mutuo si potranno seguire ed effettuare direttamente da casa e semplicemente con un click, usando uno smartphone, un pc o un tablet. Tutto sempre sotto la fedele guida del consulente della banca presso cui si è richiesto il mutuo: partendo dalla firma dei documenti, sino ad arrivare all’appuntamento per la perizia e la stipula del contratto vero e proprio per ottenere il mutuo.

Infine non dobbiamo dimenticare che la richiesta del mutuo online non prevede l’invio del materiale cartaceo tradizionale. Tutto ciò consente di abbreviare ancora di più i tempi di elaborazione delle domande, dunque di fronte alla richiesta di finanziamento, la banca risponderà in tempi brevissimi.

Calcola il mutuo online: conosci questi strumenti per farlo?

Sono disponibili molti siti e portali che mettono a disposizione la funzione "Calcola il Mutuo online": si tratta di software che prendono in considerazione tutti i parametri necessari per dare una stima (o previsione) dell'importo della rata mensile del piano d'ammortamento.

Sono altrettanti, poi, i portali che consentono di accendere un mutuo online oltre a confrontare i piani di ammortamento di diversi istituti di credito o di differenti tipologie di tasso (variabile, fisso, rata costante, misto) e quindi hanno la sezione calcola il Mutuo online.

In questi ultimi anni, sono tante le persone che, non avendo a disposizione una certa somma di denaro, hanno fatto ricorso ad un mutuo finanziario per acquistare un immobile (o anche un'automobile). Tra questi, ad esempio, troviamo molte giovani coppie, desiderose di possedere una casa propria dove poter crescere i figli, oppure delle persone adulte che vorrebbero trascorrere una vecchiaia piu' serena, magari in un appartamento tutto loro, da lasciare in seguito agli eredi. Tanti soggetti diversi che necessitano quindi di un aiuto finanziario per comprare un immobile. 

Inoltre, a causa della crisi economica degli ultimi anni, per consentire o agevolare la richiesta di mutui bancari da parte delle persone, lo Stato ha attivato diverse iniziative per fornire garanzie agli istituti o alle banche erogatrici. Tali iniziative sono destinate generalmente non a tutti i richiedenti, ma solo ad alcune categorie particolari di soggetti, quali ad esempio le giovani coppie (con almeno uno dei partner con eta' inferiore ai 35 anni), le famiglie numerose oppure quelle che hanno nel proprio nucleo un figlio diversamente abile. 

Con la diffusione di internet, poi, per quelle persone che siano interessate ad accendere un mutuo, sono stati attivati negli ultimi anni alcuni servizi interessanti, tra cui taluni che consentono di prevedere, in maniera relativamente approssimativa, la quota mensile di mutuo che si dovrebbe pagare, in base al finanziamento da richiedere ad una banca o un istituto. Come vedremo in maniera piu' approfondita, ottenere tale previsione risulta essere un'operazione non complicata, grazie alla compilazione di un form oppure all'inserimento di alcuni dati su una piattaforma web. Scopri in questi portali anche la sezione "Calcola il Mutuo online"

Chiariamo meglio

Di seguito un elenco di link utili che offrono la sezione calcola il mutuo online:

  • Mutui Online consente il calcolo rata paragonando i migliori mutui disponibili al momento selezionati mediante alle richieste dell’utente (capitale, durata, tipologia tasso, ecc…). Mutui Online offre un servizio gratuito e senza impegno; sul sito è infatti possibile richiedere online delucidazioni relative al mutuo che più interessa.
  • Tele Mutuo permette di visualizzare online il mutuo e il relativo piano di ammortamento con ilcalcolo della rata composto dal capitale residuo e dagli interessi.
  • Miglior Mutuo si presenta come un motore di ricerca del mutuo online poiché consente all’utente di compilare una form in base alla quale il sito propone il calcolo rata di mutui offerti da differenti istituti di credito. Il preventivo e il calcolo rata online è gratuito.
  • Calcolo Rata Mutuo consente di effettuare il calcolo della rata del mutuo online inserendo l'importo erogato, la durata ed il TAN del mutuo e la frequenza del pagamento della rata.
  • Mutuo Banca possibilità di risparmio per chi chiede il mutuo online. Il sito offre il servizio di calcolo rata per il mutuo a titolo gratuito, confrontando i prodotti di ben 40 banche.

Ecco l'importo della rata

Importo del mutuo:
Numero di rate del mutuo( 30 anni= 360 rate mensili):
Tasso interesse annuale: (ex. 8.5% = 8.5)


Il sito Buon Consiglio propone, compilando una form online, il calcolo della rata di mutuo e del piano dimostrativo di ammortamento del mutuo.

Idea News permette all'utente di consultare la funzione dedicata al "Calcola il Mutuo online" dopo aver inserito nei vari campi le seguenti informazioni: il tasso d'ingresso, il numero delle rate su cui deve essere applicato il tasso d'ingresso, il tasso a regime, la periodicità della rata, la durata del rimborso in anni, l'importo totale (in lire o in euro) del finanziamento, o in alternativa l'importo della rata (in lire o in euro) che considerate di poter pagare.

In ogni caso la funzione "Calcola il Mutuo online" disponibile online è indicativa, è sempre bene poi rivolgersi di persona o contattare telefonicamente gli istituti di credito per ulteriori delucidazioni.

Da cosa è composta la rata?

Quando si clicca sulla funzione “Calcola il Mutuo online”, si deve per prima cosa avere consapevolezza di quello che significherà il valore riportato.

La tassa del mutuo è costituita da due elementi: il valore del tasso Euribor. I tassi Euribor e Bce sono i tassi di riferimento relativi all'economia e alla situazione bancaria europea: il primo è calcolato in base alla media dei tassi quotati dalle maggiori banche d'Europa mentre il secondo è un valore stabilito dalla Banca Centrale Europea ed è soggetto a maggiori variazioni.

Lo spread, invece, è il margine di profitto delle banche sul prestito. Anche il valore di questo parametro subisce veloci variazioni nel tempo.

Il concetto di “variazione” porta ad un'altra diversificazione: ovvero mutuo variabile e fisso. La differenza sta nel fatto che, mentre in quello variabile le rate sono fortemente influenzate dalle oscillazioni di mercato, nel secondo queste sono immutabile, dando l'indubbio vantaggio di poter prevedere meglio il comportamento del proprio portafogli nel tempo ma anche, d'altro canto, lo svantaggio di non essere influenzate dall'inflazione e dalla variazione del potere d'acquisto.

In ogni caso, è necessario farsi consigliare da un professionista del settore che saprà consigliare la scelta più efficiente a seconda delle proprie esigenze.

Difatti, sebbene siano ormai diffusi e molto utilizzati tali siti o portali, che consentono il calcolo del mutuo online ed in particolare della singola rata mensile da pagare, un passaggio fondamentale per ciascun interessato e' la consulenza di un esperto del settore. Questo infatti potra' fornire eventuali chiarimenti e suggerimenti per effettuare al meglio un'operazione complessa e delicata come l'ottenimento e la restituzione di un finanziamento bancario. Soprattutto in un periodo in cui l'andamento dell'economia e diversi fattori ad essa connessi possono variare facilmente.

Simulazione rata del mutuo per l’acquisto della prima casa

L’acquisto di un immobile, in particolare se si tratta di una prima casa, è sicuramente un passo importante che comporta una serie di valutazioni da fare a priori in vista dell’impegno economico a lunga scadenza. Si tratta di un investimento di un certo peso e nella maggior parte dei casi, chi si appresta a farlo, non ha a disposizione l’intero capitale.

Oggi richiedere un mutuo per l’acquisto della casa è una pratica consueta e le banche offrono diverse soluzioni per far fronte alle varie esigenze, ma la prima cosa che interessa e che allo stesso preoccupa è: quanto andrò a pagare? Quanto sarà l’importo di ogni rata? Per questo è fondamentale informarsi molto bene prima di contrarre un mutuo che ci impegnerà per diversi anni.

Giovani coppie: tasso fisso o variabile?

Il web e l’utilizzo di una calcolatrice, possono aiutarci a simulare la rata del nostro mutuo partendo dai tassi applicati dai vari istituti di credito, in modo da poter capire facilmente la convenienza di un’offerta piuttosto che di un’altra.

Innanzitutto bisogna considerare che l’importo della rata è definito in funzione del piano di ammortamento prescelto, ossia la modalità di restituzione del capitale e degli interessi. A questo punto potremmo avere delle rate costanti secondo l’ammortamento alla francese, oppure delle rate variabili, il tutto considerando le variabili che andranno concordate con la banca. Queste variabili sono principalmente:

  • Capitale
  • Durata complessiva del periodo di ammortamento e cadenza periodica delle rate di rimborso
  • Tassi degli interessi

Come si può calcolare la rata del mutuo (sui vari siti di Unicredit, Bnl, Intesa san paolo, Cariparma). Ecco le informazioni

Quando si richiede un preventivo per il mutuo, l’istituto di credito fornisce al cliente un prospetto con il dettaglio del piano di ammortamento e la rateizzazione per il rimborso, ma se vogliamo farci un’idea dell’importo che andremmo a pagare con ogni singola rata è sufficiente sapere alcuni parametri per fare l’operazione matematica. Se disponiamo di un computer e del pacchetto Office, possiamo utilizzare una funzione integrata nel foglio excel che si chiama proprio “RATA” e che permette di fare rapidamente il calcolo anche se non si è esperti matematici. Basterà compilare tutte le righe del foglio in base ai dati richiesti ovvero: capitale, tasso annuo, periodicità annuale della rata (ad esempio 12 se si tratta di rate mensili) e il numero di anni complessivi dell’intero piano di ammortamento. La formula del calcolo già integrata ci darà immediatamente l’importo della rata da pagare.

Online sono inoltre disponibili molteplici siti che offrono gratuitamente la possibilità di fare lo stesso calcolo per simulare la rata del mutuo.

Simulazione a partire dal proprio reddito (anche poste italiane può aiutarti)

Un altro modo per poter calcolare la futura rata del mutuo è quello di prendere in considerazione il proprio reddito, così da sapere fin da subito quali tra gli istituti sono disposti a concederlo in base ai criteri di fattibilità. Questo avviene perchè le banche valutano in modo approfondito se il richiedente è nelle condizioni di poter restituire il debito, attraverso le sue entrate mensili (stipendio) ed eventuali altri debiti già in essere (finanziarie). La rata del mutuo non deve essere superiore a un terzo delle entrate mensili del cliente, idem se si tratta di un mutuo cointestato.

Cerchiamo di semplificare la cosa facendo un esempio pratico a cui applichiamo la formula matematica utilizzata dalle banche: il cliente che desidera accedere ad un mutuo per l’acquisto della prima casa ha uno stipendio fisso mensile di € 1.500 che va moltiplicato per le mensilità annue (1.500x12= 18.000), a cui vanno sottratti € 100 per un finanziamento già attivo (100x12= 1.200), al totale si sottrae un terzo moltiplicato per 12 mesi (36), quindi si avrà 18.000-1.200/36= € 467, ossia l’importo massimo che potrà avere la rata di mutuo.

A questo punto il cliente si è già fatto un’idea di quanto è in grado di restituire alla banca mensilmente, così può calcolare anche quanto questa sia disposta al massimo a concedergli. Questo dato che tornerà utile quando si valuteranno i vari immobili per l’acquisto.

Il calcolo in questo caso è dato dalla rata mensile del mutuo, il tasso annuo (TAN) e dall’anticipo che il cliente può versare per l’acquisto della casa.

La parcella del notaio

onorario del notaio

Al momento del rogito notarile si versano, oltre alle imposte di registro ipotecarie catastali o IVA, anche l'onorario del notaio e le spese sostenute dallo stesso per conto del cliente.

La parcella complessiva del notaio è composta da:

  • anticipazioni, che il notaio versa allo Stato per conto del cliente (imposte e tasse varie);
  • onorario (il ricavo del lavoro del notaio, al lordo delle imposte sui redditi a suo carico e comprensivo di oneri previdenziali e spese di studio);
  • IVA (20% sull'onorario del notaio).

L'onorario del notaio varia in base al valore dell'atto e alla sua complessità strutturale; è solitamente costituita, da imposte e anticipazioni che il notaio versa allo Stato per conto del cliente. Solo per una ridotta parte, la parcella del notaio è costituita da competenze e onorari, che rappresentano il guadagno del notaio stesso. Peraltro, le competenze del notaio, al lordo delle imposte dirette, includono anche gli oneri previdenziali e le spese di studio; ad essi va aggiunta l'IVA (20%).

Per una maggiore chiarezza, sarebbe quindi importante chiedere il preventivo notarile e leggerne le singole voci in modo da distinguere quanto costa il notaio e quali tasse si pagano per l’atto. Questo passaggio permette di comprendere i costi notarili realisticamente, evitando luoghi comuni sull’onorario di questo professionista, troppo spesso superficialmente ritenuto esoso. Peraltro la Legge sulla Concorrenza ha previsto la gratuità del preventivo notarile scritto, così come di qualsiasi altro preventivo professionale. 

Come è strutturato l'onorario del notaio

Nell'onorario del notaio sono comprese anche: tutte le spese per l'organizzazione e il funzionamento dello studio (affitto del locali, struttura informatica e telematica, stipendi dei collaboratori, materiali di cancelleria, telefono, ecc.); gli oneri contributivi devoluti alla Cassa Nazionale del Notariato (ente di previdenza e assistenza dei notai italiani).

Riduzione dell'onorario del notaio

Il comma 497 dell'articolo 1 della Finanziaria 2006 stabilisce una riduzione del 20% degli onorari notarili.

Il comma 497 dell'articolo 1 della Finanziaria 2006 stabilisce che gli onorari notarili per le cessioni di immobili a uso abitativo e le relative pertinenze, compresi gli atti traslativi del diritto di proprietà e gli atti costitutivi di diritti reali di godimento, possono essere ridotti del 20%. Questa riduzione non ha limitazioni sul numero e la tipologia delle pertinenze e può essere applicata anche per immobili di lusso. Tuttavia, la riduzione non si applica ai trasferimenti soggetti a Iva.

Glossario mutui: i termini che devi conoscere

Di seguito i termini che tutti coloro i quali si impegnano in un mutuo dovrebbero conoscere:

Compravendita

La compravendita è un contratto. Alla base di questo contratto c’è il trasferimento della proprietà di un’immobile in cambio di denaro, che rappresenta il prezzo di vendita. Un volta versata la somma dovuta per l’acquisto, che di solito avviene durante la stipula del contratto preliminare, il venditore è obbligato a consegnare l’oggetto venduto.

Compromesso

Il compromesso, anche detto contratto preliminare, è l’accordo con le quali le due parti si impegnano a concludere il contratto di compravendita che avverrà in futuro. Nel compromesso ci sarà scritto l’intero contenuto che determinerà il contratto di compravendita.

Euribor

L’Euribor è un indice di riferimento per i mutui a tasso variabile. Viene comunicato quotidianamente dalla FBE (Federazione Bancaria Europea). Questo tasso indica la media dei tassi d’interesse che adottano i vari istituti di credito per effettuare le transazioni finanziarie.

Garante

Le banche prima di erogare un mutuo richiedono delle garanzie, tra le quali potrebbero richiedere la presenza di un garante. Il Garante è colui che offre a garanzia, un terzo del proprio reddito, per il mutuatario. Per te che stai per prendere un mutuo fa certamente parte del Glossario di parole che devi conoscere.

I.M.U.

I.M.U. (imposta municipale unica) è una tassa che grava sui possessori di immobili, ovvero su chi possiede la prima casa. E’ in vigore dal 2015, sostituisce l’I.C.I. e l’IRPEF e varia in base ad alcuni fattori:

  • Tipologia catastale
  • Comune in cui si trova l’appartamento

Nel caso di appartamento affittato, l’affittuario dovrà contribuire al pagamento della tassa versando una piccola percentuale tramite F24.

Imposta di Registro

Durante la fase di acquisto di un appartamento occorre pagare una tassa, la così detta imposta di registro. Questa varia a seconda della destinazione d’uso dell’immobile ma soprattutto cambia se l’appartamento acquistato risulta per l’acquirente come prima casa. In questo caso si potrà godere di un’agevolazione fiscale e il tasso sarà del 7%.

Ipoteca

Ogni volta che la banca eroga un mutuo, iscrive un’ipoteca sull’immobile. L’ipoteca è una garanzia alla quale l’istituto bancario si potrà avvalere qualora il debitore non paghi le rate del mutuo. In quel caso la banca potrebbe espropriare la casa e venderla. L’ipoteca ha una durata di 20 anni dopodiché va rinnovata.

Mutuo 100%

Generalmente il mutuo erogato arriva fino all’80% del valore più basso tra il prezzo d’acquisto e quello della perizia della casa. Alcuni istituti bancari riescono a garantire l’intera copertura del costo della casa concedendo il mutuo al 100%.

Ovviamente la banca che andrà ad erogare il prestito si riserverà la possibilità di richiedere maggiori garanzie rispetto a un mutuo normale. Potrebbe richiedere l’inserimento di una polizza assicurativa fideiussoria.

Mutuante e mutuatario

Il mutuante è l’istituto di credito che andrà ad erogare il mutuo, mentre il mutuatario è la persona che richiede il finanziamento e che si impegnerà per il tempo stabilito nel contratto a rimborsare la banca.

Mutuo ipotecario

Il mutuo ipotecario viene generalmente utilizzato per l’acquisto di un immobile, perché in caso di mancato pagamento da parte del mutuatario la banca potrà avvalersi del diritto di rivalsa sull’immobile ipotecato. Questo tipo di prestito si adotta per mutui superiori ai 5 anni e deve essere stipulato difronte un notaio.

Perizia

La perizia è la stima del valore dell’immobile che verrà acquistato. Questa operazione verrà effettuata da un perito abilitato al ruolo.

Rata

La rata è il pagamento che il mutuatario dovrà pagare per estinguere il mutuo. Il numero delle rate e la periodicità verrà stabilita durante la contrattazione e prende il nome di Piano di Ammortamento.

Spread

Lo spread è una percentuale fondamentale per calcolare il tasso d’interesse finale che verrà applicato al mutuo. Questo verrà sommato all’Euribor quando il mutuo avrà un tasso variabile, oppure sarà addizionato al EurIRS se al contrario il tasso sarà fisso. Lo spread cambia anche a seconda della durata del prestito richiesto e anche a seconda di quale banca eroga il mutuo.

Valore catastale

Per ottenere la Rendita Catastale di un’immobile che può essere una casa, un ufficio o un negozio, occorre moltiplicare il valore fiscale maggiorato del 5% per il numero dei vani del suddetto bene. Una volta ottenuta questa cifra se si tratta di una casa bisognerà moltiplicare questo valore per 100, per un ufficio va moltiplicato per 50 e nel caso di un negozio occorre farlo per 34.

Se ti è piaciuto questo approfondimento prova a leggere anche i nostri articoli dedicati alla plusvalenza della Prima Casa e la plusvalenza della Seconda Casa!

Autore: Andrea Lelli

Immagine di Andrea Lelli

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Roma Tor Vergata, Andrea Lelli fonda la ditta di ristrutturazioni edili Edil Clima Service SAS con sede in Via Costanzo Albasini 10 a Roma. Edil Clima Service è una società composta da un team di otto esperti, ognuno specializzato in una specifica mansione.