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Successivamente alla nostra dettagliata discussione sul biogas domestico e alla Voltura dell'ENEL, oggi siamo felici di introdurvi a un argomento inedito, con la speranza che catturi la vostra attenzione.

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Per evitare problemi come successo nel passato, con comunicazione di avvenuta sospensione quando il servizio era stato già disattivato, l’Autorità ha annunciato un aggiornamento delle norme con date e tempistiche precise da rispettare in questo scenario.

Quando il servizio di elettricità non può essere sospeso?

La fornitura di energia elettrica non può invece essere sospesa quando:

  • il cliente non ha ricevuto il preavviso mediante lettera raccomandata;

Non si può inoltre sospendere la fornitura per morosità della bolletta della luce ai clienti definiti "non disalimentabili", ovvero quegli utenti che, per ragioni di sopravvivenza, sono collegati a macchine salvavita o che svolgono funzioni di pubblica utilità.

Come riattivare la fornitura in caso di morosità della bolletta della luce

Se il distributore riattiva la fornitura oltre il tempo previsto, il cliente ha diritto a ricevere un indennizzo automatico.

La riduzione della potenza ENEL: cosa succede nei condomini?

Una recente sentenza del Tribunale di Torino può essere considerato un precedente nei casi dei lotti condominiali che risultino morosi. I giudici hanno stabilito infatti che è vietato interrompere i servizi essenziali della comunità come luce, gas ed elettricità anche se il Condominio sia moroso da anni e l’amministratore del lotto abbia già avviato la procedura per il recupero del credito. I giudici sono arrivati a questa decisione sostenendo che i diritti fondamentali di una persona vengono prima di quelli patrimoniali e per questa ragione non è possibile staccare questi servizi per inadempienze economiche.

Una sentenza che potrebbe gettare ulteriore caos in questa materia, con i creditori poco tutelati e soprattutto i condomini onesti che vengono svantaggiati visto che pagano onestamente sempre le rette e le bollette.

Ovviamente abbiamo trattato ampiamente anche tutto quello che riguarda il Subentro ENEL.

Un problema molto più grande

Non pagare le rette, tuttavia, è un problema che interessa non solo la fornitura di gas, elettricità o altri servizi essenziali ma investe tutta la galassia intorno all’ambiente, come l’affitto dell’immobile sia esso privato o adibito ad attività commerciali od uffici. Negli ultimi tempi è aumentata la morosità incolpevole, quella determinata da cause di forza maggiore come per esempio il licenziamento e nonostante lo stanziamento di un Fondo da parte del Governo purtroppo questa situazione non si è risolta. Attività che chiudono per mancanza di profitti, affitti ritenuti troppo alti in relazione al costo della vita e agli stipendi percepiti: sono tante le cause che portano i cittadini a non riuscire ad adempiere più ai propri obblighi e la realtà infatti racconta quanto appena detto.

Più della metà degli inquilini paga in ritardo la locazione e più del 60% non paga più il condominio, con un danno ingente a tutta la collettività. A questo si aggiungono gli stipendi che in taluni casi vengono pagati in ritardo portando un rallentamento e un blocco in tutti i passaggi, con i proprietari che spesso si avvalgono del decreto di ingiunzione e dello sfratto come ultima spiaggia.

Come riattivare la fornitura in caso di morosità della bolletta della luce

Il distributore di energia elettrica, in caso di morosità può decidere di sospendere la fornitura della corrente chiudendo l’utenza totalmente o se previsto dal contratto può ridurla del 15%. In ogni caso la prima cosa che occorre fare, per ottenere la riattivazione del servizio, è quella di pagare immediatamente le somme insolute delle bolletta della luce.

Dopo aver pagato bisogna, attraverso il numero verde dedicato del proprio gestore, comunicare l’avvenuto pagamento delle somme dovute. Il gestore potrà chiedervi gli estremi del bollettino pagato oppure potrà chiedervi di mandare via fax proprio il bollettino in questione per appurare l’effettivo pagamento.

Il gestore a questo punto è tenuto entro due giorni a riattivare la fornitura di energia. In caso contrario potrebbe incorrere a un risarcimento nei confronti del cliente. Questo risarcimento varia a seconda dei giorni intercorsi per la riattivazione:

  • Se la riattivazione avviene entro i 4 giorni l’indennizzo sarà pari a 35,00€
  • Se i giorni sono 6 sarà di 70,00€
  • Se i giorni superano i 6 giorni lavorativi il risarcimento sarà di 105,00€

Qualora la fornitura sia stata solamente ridotta allora il gestore dovrà riportarla ai parametri normali il giorno successivo alla telefonata del cliente per la comunicazione del pagamento.Cosa fare per non essere moroso

Molto spesso si diventa morosi semplicemente perché ci si dimentica di pagare una bolletta. Per evitare questo piccolo inconveniente si può ricorrere all’accredito della bolletta sul proprio conto corrente bancario e contemporaneamente chiedere al proprio gestore di mandarvi la bolletta online e non più via posta. La banca per questo tipo di servizio in caso di primo conto personale non addebita nessuna somma, ma qualora il conto di accredito sia un secondo conto potrebbe addebitare 0,75

Oltre a evitare di dimenticare di pagare una bolletta, il vantaggio è quello di non perdere più tempo alla posta o al tabaccaio con file interminabili.

Se sei interessato valuta anche di leggere il nostro approfondimento sulla Voltura Acea.  

In conclusione come si attua il depotenziamento elettrico?

Se l’utente è moroso, la compagnia elettrica presso la quale ha sottoscritto il contratto di erogazione dell’energia, prima di passare a misure più drastiche, attua il depotenziamento.

Per depotenziamento si intende la riduzione della potenza del contatore elettrico (sempre se questo lo consente). La riduzione è pari al 15% della potenza disponibile concordata che si traduce nella possibilità per l’utente di continuare a usare l’energia elettrica, ma per l’utilizzo minimo. I contatori sono calibrati su una potenza di 3,3 kW che, nel caso in cui viene ridotta del 15 %, arrivano ad erogare solo 495 w. Un tale abbassamento della potenza consente all’utente moroso di continuare a usare solo apparecchiature a basso consumo energetico, mentre quelle più energivore saranno impossibilitate a funzionare come forni, lavatrici, asciugatrici. La riduzione della potenza comporta danni agli apparecchi energivori se utilizzati sotto potenza.

La durata del depotenziamento varia da società a società, ma in genere per l’ENEL, per esempio, se dopo 15 giorni dal depotenziamento, l’utente non provvede a sanare la posizione, si procede con l’interruzione definitiva del servizio di erogazione dell’energia elettrica. Alcune società prevedono delle distinzioni tra utenti morosi per la prima volta per cui subiranno un depotenziamento fino a 20 giorni prima di passare alla sospensione della fornitura, mentre per i morosi reiterati, la sospensione arriva dopo 10 giorni dal depotenziamento.

FAQ

Come si riattiva un contatore chiuso per morosità?

Se il soggetto moroso desidera riattivare l’erogazione del servizio e riattivare un contatore piombato deve provvedere al saldo delle bollette inevase. Se, invece, si tratta di nuovo utente, è sufficiente attivare un nuovo contratto di utenza.

Quanto dura il depotenziamento Enel?

15 giorni. È il termine massimo concesso agli utenti morosi prima che il fornitore sospenda la fornitura.

Come avviene il depotenziamento della luce?

Il depotenziamento si effettua tramite una riduzione della potenza del contatore. Si tratta di diminuire la potenza erogata all’utente nel limite massimo del 15% dei kW stabiliti per contratto.

Come capire se il contatore è stato depotenziato?

Se si sospetta un depotenziamento del contatore, lo si evince dal fatto che la luce del contatore è spenta e il contatore non si accende, sul display del contatore viene rilevata un’anomalia, di conseguenza l’orologio o il calendario del contatore non funzionano, l’interruttore della luce risulta bloccato e la corrente elettrica non arriva più a casa oppure lavora a basso regime e a consumi ridotti.

Quando il fornitore può depotenziare il contatore?

Il fornitore di energia elettrica può ridurre, disalimentare o interrompere la fornitura verso il cliente nel caso in cui quest’ultimo sia moroso oppure nei casi di manutenzione del contatore.

Se hai trovato interessante questo articolo ti consigliamo anche la lettura di quelli riguardanti l’autolettura del gas Eni e quello con le istruzioni su come leggere il contatore dell’acqua!

Autore: Andrea Lelli

Immagine di Andrea Lelli

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Roma Tor Vergata, Andrea Lelli fonda la ditta di ristrutturazioni edili Edil Clima Service SAS con sede in Via Costanzo Albasini 10 a Roma. Edil Clima Service è una società composta da un team di otto esperti, ognuno specializzato in una specifica mansione.