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È davvero così conveniente? È la domanda più comune quando si parla di fotovoltaico. Oggi è inoltre possibile rivedere l’energia prodotta e non consumata e ricavare degli importanti vantaggi economici per quanto riguarda il risparmio energetico. Naturalmente, qualunque sia la tipologia di impianto fotovoltaico che si intende installare, occorre rivolgersi sempre a mani esperti e ditte specializzate che provvedono al suo puntuale dimensionamento, all’allaccio alla rete elettrica e al successivo collaudo per la messa in sicurezza.

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Quella del sole è un’energia inesauribile che, se diffusa su larga scala, potrebbe ridurre persino i consumi e i costi dell’intera nazione e portare ad un risparmio energetico non indifferente. Con i passi compiuti da studi di settore, ricerca e tecnologia, sia i prezzi che le procedure di installazione hanno subito grandi variazioni. La crescente convenienza unita ad una maggiore semplicità nei processi di implementazione ha permesso una maggiore diffusione dei pannelli fotovoltaici anche in Italia, passo decisamente importante nell’ottica della green economy, del risparmio energetico e delle energie rinnovabili più in generale.

Agevolazioni per il risparmio energetico, ecco alcune novità

Per favorire l’ammodernamento e l’efficientamento energetico di singole abitazioni private o di interi condomini, lo Stato ha previsto in questi anni svariate iniziative, tra cui delle agevolazioni per il risparmio energetico, che spesso sono state raggruppate sotto il termine “Ecobonus”. Attraverso tale iniziativa, coloro che avessero eseguito diverse tipologie di interventi per la propria casa oppure all’interno di un Condominio, hanno diritto a richiedere delle detrazioni e quindi un rimborso per le spese sostenute.

Nel corso di questi anni, l'Ecobonus è stato man mano ampliato, vi sono stati inseriti nuovi interventi edili e le detrazioni che potevano essere richieste si sono differenziate. Infatti oggi è possibile usufruire, da questo punto di vista, di rimborsi che vanno dal 50% fino addirittura al 110% delle spese sostenute. Tuttavia, a proposito di tali rimborsi, ci sono state ulteriori novità, sempre nell’ambito delle agevolazioni per il risparmio energetico. Andiamo quindi ad approfondire questo argomento e conoscerne di più.

Non solo detrazioni 

Fino a qualche anno fa, eseguendo dei lavori per migliorare l’efficienza energetica di una casa o di un condominio, si poteva fare richiesta di detrazioni, cioè del rimborso di una quota variabile (come detto dal 50% al 110%, in base al tipo di interventi eseguiti) delle spese effettuate. Tale rimborso, richiesto al momento della dichiarazione dei redditi, veniva ottenuto nell’arco di un decennio, attraverso 10 rate annuali di uguale importo. Adesso, è possibile usufruire di tali agevolazioni per il risparmio energetico anche in altro modo.

Infatti, sono state create alcune modalità alternative all’uso delle detrazioni fiscali nell’annuale dichiarazione dei redditi e che sono lo sconto in fattura e la cessione del credito. Un qualsiasi soggetto, che ha svolto interventi edili e vuole usufruire delle agevolazioni per il risparmio energetico, può richiedere uno sconto in fattura. In pratica, tali spese vengono anticipate dalla ditta esecutrice dei lavori e poi da questa recuperate, come credito d’imposta per un importo equivalente alla detrazione spettante.

Successivamente, nel caso, tale credito d’imposta dell’impresa può essere ceduto da questa ad altri soggetti, tra cui anche istituti di credito e vari intermediari finanziari. In altre parole, quindi, l’impresa edile anticipa i soldi dei lavori e diventa creditrice dello Stato e quest’ultimo poi rimborserà tale debito (e quindi quanto anticipato) attraverso sconti sulle imposte che l’impresa deve pagare annualmente. L’impresa, nel caso, può anche decidere di cedere tale credito verso lo Stato ad altri soggetti. 

Altra possibilità, per colui che intende beneficiare di agevolazioni per il risparmio energetico a seguito di lavori, è quella della cessione diretta del credito d’imposta ad altri soggetti, tra cui appunto istituti bancari o intermediari finanziari. Nel caso di bonus casa ordinari, la comunicazione della cessione del credito (relativamente a lavori su singole unità immobiliari) deve essere effettuata dal beneficiario della detrazione o da un intermediario. 

Diversa è invece la modalità, quando si voglia usufruire delle agevolazioni sul risparmio energetico relativamente all’Ecobonus 110% optando per la cessione del credito. In tale caso specifico, la trasmissione dell’apposito modulo telematico deve essere effettuata dal soggetto che ha rilasciato il visto di conformità o dall’amministratore del condominio (direttamente oppure per mezzo di un intermediario).

Esempi di interventi oggetto di agevolazioni per il risparmio energetico

risparmio

Tra i lavori per cui si ha diritto ad usufruire del cosiddetto Ecobonus del 110% e quindi delle agevolazioni per il risparmio energetico, vi sono, tra gli altri: gli interventi per l’isolamento termico di varie tipologie di superfici (in pratica, il cappotto termico) di un edificio; lavori relativi ad impianti di riscaldamento in condominio ed impianti di riscaldamento in proprietà esclusiva. 

Riguardo alle agevolazioni per il risparmio energetico, che consentono di ottenere un rimborso del 65%, vi rientrano anche interventi per l’installazione di pannelli solari oppure per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di diverso tipo o, ancora, per la realizzazione di un sistema domotico, cioè il controllo da remoto, attraverso dispositivi elettronici, dei vari impianti della casa.

Per quanto concerne invece le agevolazioni per il risparmio energetico che danno diritto ad un rimborso del 50%, vi sono diversi tipi di lavori, tra cui la sostituzione di infissi e l’acquisto di schermature solari. Come si può notare, diverse sono le opzioni tra cui scegliere per poter usufruire delle detrazioni statali. Vi sono quindi agevolazioni per il risparmio energetico per ogni genere di necessità o intervento. 

Come funzionano i pannelli solari in casa o in condominio?

Prima di spiegare in sintesi il funzionamento di quelli fotovoltaici, facciamo un pò di chiarezza sui pannelli solari in generale. Questi ultimi sono dei dispositivi che sfruttano l'energia solare, come abbiamo già accennato, per differenti utilizzi e si suddividono tra pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici. I primi permettono di ottenere dell'energia elettrica, mentre i secondi dell'acqua calda sanitaria. La quantità di tale energia prodotta tende a variare, come vedremo, in base a differenti fattori, tra cui ad esempio le dimensioni e la tipologia dell'impianto fotovoltaico e la zona di installazione.

I pannelli fotovoltaici sviluppano la loro capacità di trasformare l’energia solare in energia elettrica. Sono veri e propri strumenti che consentono di ottenere energia pulita e di ridurre così le emissioni di anidride carbonica portando un forte risparmio energetico, cosa fondamentale per evitare il preoccupante surriscaldamento globale. Il funzionamento del pannello può anche essere complesso ma il risultato è semplice visto che l’energia solare è racchiusa dalle celle fotovoltaiche che la convertono in energia elettrica, consentendone così l’utilizzo in qualsiasi ambiente, domestico o industriale che sia.

Per quel che riguarda il dimensionamento, è un qualcosa che varia a seconda di diversi fattori come l'architettura della casa e il consumo medio di chi ci abita. Lo stesso impianto fotovoltaico installato, per esempio, a nord o sud Italia produrrà energia in modi completamenti differenti. Per esser certi di installare il pannello giusto è necessario fare delle valutazioni poiché la loro potenza dipende da una serie di elementi come:

  • la superficie dell’impianto e quindi lo spazio a disposizione;
  • la posizione dei moduli che tiene conto della percentuale di inclinazione e dell’angolo;
  • il livello di radiazione del sole nella zona interessata e l’assenza di zone d’ombra;
  • l’efficienza dell’impianto;
  • la temperatura.

Caratteristiche di un impianto fotovoltaico per appartamento

impianto fotovoltaico

Per quanto riguarda la loro tipologia, l'impianto fotovoltaico può essere "isolato" (Stand-alone) oppure connesso alla rete elettrica (Grid connected). I primi, come si evince facilmente, sono distaccati da tale rete e vengono utilizzati soprattutto per quelle strutture in cui l'allacciamento risulta essere particolarmente difficoltoso o addirittura impossibile. Si pensi ad esempio alle baite di montagna. I secondi, invece, nel caso non riuscissero a soddisfare il fabbisogno familiare, possono usufruire della rete e permettono comunque una riduzione delle spese elettriche e quindi un grande risparmio energetico. Se viceversa la produzione ecceda i fabbisogni, l'elettricità prodotta potrà essere venduta.

Per ciò che concerne invece i singoli moduli che costituiscono gli impianti, ne esistono tre diverse tipologie. Vi sono pannelli con silicio monocristallino, che sono i più costosi ma ad elevato risparmio energetico. Quelli con silicio policristallino, la cui produzione è più semplice e veloce dei precedenti, ma evidenziano costi e rendimento più bassi rispetto al tipo "mono". Infine, i pannelli con silicio amorfo offrono la minor efficacia produttiva, ma sono anche quelli meno costosi. Questi, rispetto alle altre precedenti tipologie, necessitano di maggior spazio e sono indicati per quelle zone geografiche dove vi sono alte temperature.

Quanto costa l'installazione?

impianto fotovoltaico

Il prezzo basso per l’installazione pannelli fotovoltaici è una delle ragioni che lo rendono conveniente e competitivo: la crescente concorrenza tra le aziende produttrici e il prezzo dei singoli pannelli ha fatto diminuire i costi complessivi degli impianti. Inoltre, le agevolazioni fiscali statali ampliano la platea dei potenziali utenti – nel pubblico e nel privato – con l’opportunità di ristrutturare e rinnovare le strutture residenziali e non. I costi medi per l’installazione di un impianto del genere variano in base a diversi fattori tra cui il numero degli abitanti all’interno di una casa e i consumi medi annuali di elettricità. La spesa oscilla tra 6.000 € e 12.000 € per gli impianti più potenti e la si può ammortizzare in parte grazie alle detrazioni fiscali e in parte come risparmio nel tempo poiché il fotovoltaico genera energia auto-prodotta e non si necessita più dell’acquisto di fornitura. L’impianto fotovoltaico è energia pulita e quindi è rispettoso dell’ambiente con beneficio per tutti.

Detrazioni fiscali e incentivi dello Stato: cosa c’è da sapere dalla “A” al superbonus 110% per il risparmio energetico

L’agevolazione fiscale per l’installazione dell'impianto fotovoltaico consiste nella detrazione del 50% delle spese sostenute per la posa dei pannelli nell’ambito di una ristrutturazione, a cui si aggiunge l’ulteriore possibilità di godere di un’aliquota IVA ridotta al 10%. Nell’ambito di questo pacchetto standard di detrazioni, si somma per l’annualità 2020, un extra bonus motivato dalle circostanze dettate dalla pandemia per evitare di arrestare il comparto dell’edilizia.

Prima di entrare nel dettaglio è opportuno fare una differenza tra impianto fotovoltaico e solare:

  • L’impianto a pannelli solari permette la sola produzione di acqua calda e appartiene alla categoria di interventi per il risparmio energetico degli edifici (e usufruisce dell’Ecobonus);
  • L’impianto fotovoltaico permette la produzione di energia elettrica attraverso la conversione diretta della radiazione solare per mezzo delle cellule fotovoltaiche (e usufruisce del Bonus ristrutturazioni).

Per accedere alle agevolazioni di quest’ultima tipologia e avere diritto al bonus occorre che i lavori di ristrutturazione prevedano l’installazione di:

  • Un impianto fotovoltaico domestico di 20 kW di potenza;
  • Un sistema di accumulo su case esistenti.
  • L’aliquota fiscale di detrazione sulle somme spese per l’installazione è il 50%, con aliquota IVA al 10% sui lavori eseguiti. I costi sostenuti - comprensivi di opere murarie e prestazioni dei professionisti - che possono andare in detrazione sono entro il limite massimo di 96.000 € compresi eventuali altri lavori di ristrutturazione. Il rimborso viene ripartito in 10 rate annuali di identico importo: a titolo esemplificativo, per lavori da 6.000 €, il 50% (3.000 €) viene rimborsato in dieci rate annuali da 300 €. In sede di dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate provvede al rimborso tramite sostituto di imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) sul conto corrente indicato dal contribuente.

Cos’è il superbonus 110%

impianto fotovoltaico

L’emergenza sanitaria del 2020 ha provocato un oneroso rallentamento dell’economia globale e per favorire il rilancio e la ripartenza economica, il Governo ha messo a punto una serie di interventi mirati, tra cui agevolazioni in grado di stimolare ulteriormente l’innovazione e il miglioramento del risparmio energetico. In particolare, per gli interventi di ristrutturazione, l’aliquota diventa dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 del 110%, anziché del 50%. Il contribuente che esegue opere edilizie e lavori di ristrutturazione con l’intento di rendere più efficiente la propria abitazione non dovrà effettuare, di fatto, alcun esborso economico, perché viene totalmente rimborsato. Per esempio, per una spesa pari a 1000 €, l’importo rimborsato sarà di 1100 € da portare in compensazione nella dichiarazione dei redditi in 5 (e non più 10) quote annuali. Per essere “legittimati” al contributo occorre effettuare l’installazione dell'impianto fotovoltaico in concomitanza con uno degli altri 3 interventi previsti:

  • Cappotto termico;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione nei condomini;
  • Sostituzione impianti di climatizzazione nelle abitazioni unifamiliari.

Il tetto di spesa è stabilito a 48.000 € oppure entro i 2.400 € per ogni kW di potenza nominale generato dall’impianto fotovoltaico. Una particolarità di questa formula di agevolazione è che il contribuente può “cedere” la detrazione fiscale all’impresa che effettua i lavori, ovvero può decidere di ottenere uno sconto in fattura del 100% (praticamente lavori gratuiti) perché sarà compito dell’impresa richiedere il beneficio statale. Ovviamente la cessazione del credito deve essere concordata e accettata preventivamente dall’azienda che esegue i lavori. A loro volta, le aziende possono cedere il credito a soggetti terzi – nello specifico le banche o istituti di credito – in modo tale da poter ottenere liquidità immediata all’occorrenza e usufruire a loro volta di un beneficio immediato.

Autore: Andrea Lelli

Immagine di Andrea Lelli

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Roma Tor Vergata, Andrea Lelli fonda la ditta di ristrutturazioni edili Edil Clima Service SAS con sede in Via Costanzo Albasini 10 a Roma. Edil Clima Service è una società composta da un team di otto esperti, ognuno specializzato in una specifica mansione.