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Il fotovoltaico negli ultimi anni ha preso piede in modo incredibile, grazie al garantito risparmio che forniscono questi impianti e grazie soprattutto alla mobilitazione di molte persone verso l’ecologico e il rispetto per l’ambiente in cui viviamo.

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Tra i vari impianti fotovoltaici presenti sul mercato e che quindi potete acquistare, c’è l’impianto fotovoltaico a isola. Si tratta di un impianto autonomo in grado di produrre energia esclusivamente per un piccolo o grande gruppo di utenze, alle quali è collegato in modo diretto. L’impianto fotovoltaico a isola, generalmente, viene abbinato a delle batterie, dette, con termini professionali, batterie di accumulo o accumulatori elettrici.

Il compito di queste batterie è quello di immagazzinare l’energia in eccesso che si produce, inevitabilmente durante le ore soleggiate della giornata.

L’impianto fotovoltaico a isola è sicuramente una soluzione perfetta per chi vuole un impianto di questo tipo, indipendente e dedicato esclusivamente alle utenze appartenenti alla propria abitazione. Si tratta sicuramente di un investimento importante, ma che vi farà risparmiare parecchi soldi durante il corso dei mesi e degli anni.

Vediamo nel prossimo paragrafo perché acquistare un impianto fotovoltaico a isola e quali sono i vantaggi di averne uno adibito alla propria dimora.

Perché scegliere un impianto fotovoltaico a isola

Partiamo dal presupposto che il fotovoltaico è una buona scelta in qualsiasi caso, si tratta di una scelta ecologia e che vi farà risparmiare parecchio per quanto riguarda il consumo energetico. Scegliere un impianto fotovoltaico a isola è ancora meglio inquanto avrete a disposizione un impianto esclusivo per i vostri consumi e le vostre esigenze.

La vera peculiarità, nonché il vero, vantaggio di avere un impianto a isola è quello di potersi liberare totalmente da un eventuale gestore, e nella maggior parte dei casi avrete a disposizione un generatore elettrico aggiuntivo che funziona come un back up, in questo modo avrete la garanzia che il vostro impianto funzionerà anche in caso di emergenza.

Un impianto fotovoltaico a isola è in grado di soddisfare, in autonomia, il fabbisogno energetico di un’intera famiglia, senza la necessità del supporto di un impianto energetico classico. Questo vuol dire che una volta che avrete fatto l’investimento iniziale, il vostro impianto fotovoltaico a isola vi accompagnerà per tutta la vita, senza il bisogno di alcuna struttura aggiuntiva.

I vantaggi di questa tipologia di impianto

impianto fotovoltaico a isola 2

Come avrete capito, i vantaggi derivanti dall’installazione di un impianto fotovoltaico a isola sono molteplici, in questo paragrafo ve ne elencheremo alcuni che vi convinceranno sicuramente che si tratta di una buona idea e vi faranno pensare che fare questo tipo di investimento potrebbe essere fruttuoso per voi e per la vostra famiglia.

  • Sicuramente il vantaggio che più vi colpirà è quello relativo al fatto che tramite un impianto fotovoltaico non dovrete più sottoscrivere alcun abbonamento o convenzione con i gestori di distribuzione energetica;
  • Risparmio economico e anche in fatto di tempo, potrete dimenticarvi tutta la burocrazia relativa alle varie bollette;
  • Potrete modificare l’impianto quando volete senza la necessità di chiedere permessi di alcun genere;
  • Sarete totalmente autonomi per quanto riguarda il consumo energetico e non dovrete rendere conto a nessuno nel caso in cui i vostri consumi dovessero aumentare o scendere in base al periodo dell’anno.

Possiamo dire che l’innovazione ci sta portando verso un mondo in cui il fotovoltaico sostituirà gradualmente i classici impianti energetici e in cui l’impianto fotovoltaico a isola sarà una caratteristica di ogni casa. Basti pensare che moltissime nuove costruzioni nascono già con un impianto fotovoltaico condominiale. Vista la situazione il passo all’impianto fotovoltaico a isola sarà davvero breve.

 

Perché usufruire dei Contributi per il fotovoltaico

Al fine di ridurre i rischi dovuti all'inquinamento e al buco dell'ozono e contribuire ad un serio risparmio energetico, è necessario fare qualcosa e preoccuparsi anche nel piccolo a salvaguardare l'uomo e l'ambiente circostante. Ridurre la produzione di agenti inquinanti potrebbe dunque essere l'unico modo per diminuire i rischi per la salute e per l'atmosfera.

Fare la raccolta differenziata di carta, di plastica, del vetro e di tutto quel materiale difficilmente biodegradabile potrebbe ad esempio essere un buon punto di partenza. È inoltre importante ridurre i consumi di luce, gas ecc., con una riduzione un questo senso anche sulle spese delle bollette, dedicandosi a piccoli accorgimenti legati al risparmio energetico.

Per chi vuole rispettare davvero la natura e ha abbastanza denaro a sufficienza, potrebbe invece optare per la costruzione di una casa bio o per l'utilizzo di impianti di energia alternativa come quelli fotovoltaici. In tal senso lo Stato cerca di incentivare gli Italiani con l'introduzione sempre più capillare di contributi per la costruzione di impianti di questo tipo. 

Come richiedere i Contributi per il fotovoltaico

Per ottenere i contributi e accedere al Conto Energia e agli incentivi GSE 2012, è possibile recarsi presso la banca di fiducia e richiedere il finanziamento. Il Conto Energia, che invece consente di vendere l'energia che viene emessa dall'impianto casalingo all'Enel, il fornitore di energia elettrica nazionale. Il prezzo dell'energia per i primi venti anni ha un valore davvero elevato.

In questo modo chi installa l'impianto fotovoltaico, recupererà così i soldi spesi per la sua costruzione, in un tempo stimabile che va dai circa sette ai dieci anni. Trascorso tale periodo si potranno anche avere dei guadagni e delle entrate personali dalla vendita di energia.

I contributi fotovoltaico ogni anno presentano delle riduzioni di incentivi statali rispetto agli anni passati sia nel primo che nel secondo semestre dell'anno successivo all'installazione. Avere comunque un sistema di questo tipo rimane comunque una grossa fonte di guadagno rinnovabile a lungo termine nel pieno rispetto della natura.

I principali contributi per il fotovoltaico previsti sono comunque i seguenti:

  • Impianti di piccole dimensioni, senza limiti di incentivi
  • Impianti di grandi dimensioni, con incentivi che presentano un tetto massimo e una graduatoria
  • Impianti in piccoli comuni, con meno di 5000 residenti: +5% sugli incentivi.
  • Impianti installati in zone decadenti: +5%.

Come funziona il Conto Energia

Il sistema Conto Energia funziona a grandi linee in questo modo: un privato ha la possibiltà di installare l'impianto nella propria abitazione o azienda in qualsiasi momento in poco tempo, non dovendo più partecipare a bandi a punteggio o affrontare lunghe pratiche burocratiche, ad eccezione di quelle previste dal proprio gestore eletrico.

Il pagamento dell'impianto è ad onere del privato, ed è agevolato da prestiti ad hoc effettuati dalle banche per permettere lo sviluppo dell'energia solare.

Parametri per KWh

Una volta installato il tutto, il privato potrà rivendere l'energia prodotta al gestore elettrico di competenza, regolandosi su questi parametri:

  • per gli impianti superiori a 20kWp una cifra di 0,36 € per ogni kWh prodotto per gli impianti su tetto piano o posti in giardino, 0,40 € per i pannelli fotovoltaici su tegole, 0,44 € per i pannelli messi al posto delle tegole.

Chiunque poi provveda ad effettuare lavori che contribuiscano a ridurre ulteriormente il consumo energetico, sarà notevolmente premiato attraverso l'incremento di tali tariffe per un massimo del 30%.

Meno attesa per ottenere i Contributi per il fotovoltaico

Non è più necessario dunque attendere indefiniti periodi in attesa della conferma della vittoria di un bando per ottenere il finanziamento: appena l'impianto fotovoltaico è allacciato alla rete del gestore elettrico, basta inviare la richiesta di finanziamento a Conto Energia.

Il gestore è obbligato a comperare l'energia prodotta dal nostro impianto per 20 anni, al prezzo pattuito nel momento del contratto. Questa cifra è esente da tasse, per impianti fino a 20 Kwp.

Dopo la scadenza dei 20 anni, l'energia prodotta può essere usata per scopi privati.

Le novità sullo Stop contributi per suoli agricoli: le decisioni del governo

Contributi per il fotovoltaico

Il futuro decreto legge sulle liberalizzazioni che presto verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prevede che non potranno usufruire degli incentivi fotovoltaico utili a produrre energia elettrica rinnovabile gli impianti a terra e collocati su terreni agricoli; per chi decide di collocarli sui propri tetti le agevolazioni invece permangono.

Questa decisione è stata presa perché si ritiene poco opportuna e adeguata anche a livello economico la costruzione di tali tipologie di impianti in zone adibite ad uso agricolo tenendo presente i valori degli incentivi previsti dal Decreto legislativo numero 28 del 3 marzo 2011.

In questi casi i guadagni legati agli incentivi sarebbero infatti totalmente solo di circa tre quarti. Coloro che hanno già iniziato i lavori di installazione degli impianti fotovoltaici su terreni agricoli, possono ottenere ugualmente gli incentivi solo nei casi in cui l'impianto stesso abbia il cosiddetto titolo abilitativo o che ne abbia fatto richiesta entro un anno dall'introduzione del decreto sulle liberalizzazioni.

Per le serre, i pannelli dovranno essere di quantità non superiore alla metà del terreno adibito a serra consentendo così almeno il 50% di luce necessaria alla crescita delle piante presenti al suo interno.

Il Titolo abitativo per Contributi per il fotovoltaico per suoli agricoli

Il titolo abilitativo non è altro che la DIA o la SCIA che viene erogata dal Comune o dalla Provincia di residenza secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo numero 387 del 2003.

Il titolo abitativo viene anche definito autorizzazione unica e chi fa richiesta dell'incentivo fotovoltaico anche per terreni agricoli deve possederlo entro la data di introduzione del decreto.

Assicurazione sui pannelli: cosa dice lo stato

In Italia la diffusione del fotovoltaico è stata molto rapida, soprattutto a causa del meccanismo del Conto Energia che ha avuto un ruolo di primo piano, ma anche grazie alle caratteristiche climatiche del Bel Paese. Una evoluzione che ha portato alla necessità di proteggere un investimento considerevole come quello di un impianto, tanto nelle zone caratterizzate da eventi atmosferici più a rischio (come il Nord Italia), che in quelle in cui il pericolo di furti si presenta con una maggiore frequenza (per il Centro e Sud Italia). La domanda crescente di questo tipo di tutela ha spinto alcune compagnie tradizionali a proporre delle soluzioni specifiche, ma ha anche portato alla nascita di compagnie specializzate nel settore energetico, con un occhio di riguardo proprio alle fonti di energia rinnovabile.

Le compagnie tradizionali e l’integrazione alle polizze casa

Nel caso di compagnie tradizionali, molto spesso l’assicurazione viene vista come una specie di integrazione alle polizze casa, che non prevedevano coperture anche per i pannelli, mentre nel secondo caso si tratta sempre di soluzioni a sé che possono aggiungersi alle polizze casa eventualmente presenti. In ogni caso una polizza di assicurazione per il fotovoltaico può essere stipulata senza dover avere anche una polizza casa, ma la sua copertura rimane specifica e limitata al solo impianto, in tutto o nelle sue parti, a seconda di quanto riportato nel contratto di assicurazione. In alcuni casi al momento dell’installazione viene offerta la possibilità di stipulare una polizza di assicurazione, ed in altri viene imposta alla banca che eroga il finanziamento. In linea di principio non c’è la possibilità di ottenere degli sconti seguendo le tipologie di assicurazione “consigliate” e per risparmiare è sempre meglio cercare di ottenere più preventivi.

Assicurazioni online

Questi possono essere ottenuti comodamente con le assicurazioni online, come nel caso delle polizze specifiche dedicate al settore energetico, ma in ogni caso è bene parlare anche con un consulente, così da accertarsi di ottenere la copertura di cui si ha effettivamente bisogno, in quanto il prezzo (e il tipo di tutela) cambia notevolmente a seconda delle dimensioni dell’impianto, delle caratteristiche del tetto su cui è stato posto (più o meno inaccessibile), dalle condizioni climatiche, ecc. L’attenzione dovrebbe essere posta sulle assicurazioni che consentono di effettuare una scelta di tipo “modulare” così da inserire solo il tipo di copertura di cui si ha effettivamente bisogno, e che rappresenta anche il solo modo, almeno ad oggi, con cui ottenere un risparmio sul costo finale. Si può risparmiare anche con l’applicazione della franchigia, ma solo se gli importi indicati sono bassi altrimenti il rapporto rischio/ risparmio rimane eccessivamente elevato.

Per quanto riguarda invece la scelta della copertura bisognerebbe includere una buona parte di rischi “diretti” come i danni causati da eventi atmosferici o atti vandalici, tentativi di furto o manomissione, terremoto o alluvioni, danni meccanici, furto e incendio (per la componente del furto si possono ottenere sconti considerevoli se vengono installati i sistemi di antifurto specifici), e se possibile aggiungere la responsabilità civile. Se si usufruisce anche dei vantaggi legati allo scambio sul posto allora vanno inclusi anche i rischi indiretti, ovvero la perdita economica per l’interruzione di produzione di energia da parte dell’impianto.

Tra le compagnie di assicurazione di tipo tradizionale che prevedono soluzioni specifiche di assicurazione per il fotovoltaico ci sono Zurich e Reale Mutua, mentre tra le polizze specifiche ci sono Tuaenergia e Morgan&Morgan, che comunque prevedono soluzioni ampiamente modulabili che vanno dalla classica all risk a soluzioni più personalizzate. In ogni caso bisogna fare attenzione alle clausole di esclusione e ai limiti massimi indennizzabili.

Cosa si ottiene con il Superbonus 110%

La soluzione viene definita "completa" in quanto include davvero tutti gli usi applicabili ed offre la possibilità di sconto diretto in fattura, rateizzabile nel caso non comprenda il totale esonero delle spese. Il primo vantaggio ottenuto, il più importante, riguarda la possibilità di scelta della taglia dell'impianto: da 3 a 10kw. Questo perché ci saranno delle situazioni in cui i lavori potranno servire anche a ridurre o aumentare il totale energetico apportato nelle abitazioni.

Questo permetterà all'abitazione di conservare l'energia inusata, evitando così la sua dispersione nel caso non si abbia un uso continuato delle utenze elettriche.
Infine, la transizione tecnologica non esclude gli utilizzi futuri: attraverso lo stesso sopralluogo preventivo, sarà valutata la possibilità d'installazione di una stazione di ricarica E-start per veicoli elettrici, collegata direttamente con l'impianto elettrico casalingo. 

Cosa serve per ottenere il Superbonus

I requisiti per poter accedere all'ecobonus fotovoltaico sono semplici e molto chiari. Il primo requisito riguarda la miglioria energetica: vi dev'essere un aumento di almeno due classi energetiche, all'installazione del nuovo impianto. In alternativa, l'ecobonus è ottenibile anche raggiungendo la classe più alta possibile, se già questa è elevata.

Il secondo requisito è invece relativo alla tipologia di abitazione: mono o bifamiliare, con ingresso indipendente e senza difformità dal piano catastale depositato originale. Infine, l'ultimo punto riguarda i lavori: questi devono rispettare i massimali di spesa ed essere eseguiti entro il 30/06/2022. 

Eni gas e luce, attraverso la sua società controllata Evolvere S.p.A. offre, a chi fosse interessato, un sopralluogo completamente gratuito, con cui valutare la fattibilità dei lavori e l'effettiva soddisfazione dei requisiti richiesti. L'appuntamento sarà anche l'occasione per permettere agli incaricati di formulare un preventivo e definire se si potrà avere accesso al Superbonus 110% oppure al Bonus Fotovoltaico 50%.

Non aspettare, non c'è momento migliore di adesso per cominciare la transizione energetica.

Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).