Cresce l'amore per la casa degli italiani che vi trascorrono il 64% della giornata con punte fino al 72% la domenica, secondo una indagine realizzata da Time Budget. La tendenza sarebbe confermata dalla crescita nelle vendite di videoregistratori, parabole per tv satellitare e prodotti per la casa.
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- Perchè aumentano gli Home Lovers in Italia
- Home Lovers in Italia: il web al loro fianco
- Chi ama stare solo è più intelligente
Tra gli home lovers non si contano più soltanto le famiglie con figli ma anche single e giovani coppie. Nessun disagio sociale. Si resta a casa per scelta. Gli italiani amerebbero utilizzare l'abitazione per rilassarsi o per ricevere amici. Serate passate in compagnia senza dover più cadere nella trappola dell'uscita a ogni costo. Si risparmia e ci si diverte di più.
Al tramonto l'epoca dell'happy hour? Forse no... ma qualcosa sta certamente cambiando nella moda e nel costume degli italiani.
Perchè aumentano gli Home Lovers in Italia
Al centro di tutto troviamo proprio il tempo libero, divenuto scarso a causa degli impegni frenetici e dalla distanza temporale dei luoghi di lavoro. Soprattutto in città percorrere dieci chilometri può voler dire passare un'ora in macchina. Senza contare i disagi di dover trovare parcheggio ogni volta. Il focolare domestico per gli home lovers in Italia diventa l'unico luogo in cui staccare la spina, essere se stessi, gettare la maschera e rilassarsi dallo stress quotidiano.
Per questa ragione spesso di scegliere un lavoro da poter effettuare a domicilio. Gli annunci di questo tipo sono molti: gli unici requisiti sono possedere un computer, una buona connessione internet e capacità redazionali più quelle specifiche per i vari lavori.
Il telelavoro è disciplinato da una corposa normativa che tenta di diminuire i rischi di imbattersi in occupazioni poco chiare o malamente retribuite.
Si tratta di un'opzione scelta soprattutto dalle donne con figli e famiglia che, non potendosi muovere troppo di casa, preferiscono investire il loro tempo libero in un'occupazione redditizia.
Cosa si fa in casa?
Momenti da condividere con il proprio partner senza ruoli sociali prestabiliti. Ai fornelli ci si alterna volentieri, per gioco e con complicità. La cura maniacale della casa non fa più parte di questa epoca. Questo perlomeno è il ritratto tipo degli home lovers in Italia.
L'arredamento è curato ma non troppo, l'importante è che renda la casa accogliente per sé e per i propri ospiti, riflettendo appieno la personalità di chi ci abita. Per quest'ultima ragione è sempre più diffuso anche il fai da te, meno costoso e personalizzabile.
Home Lovers in Italia: il web al loro fianco
Innanzitutto, le possibilità di acquistare da casa si sono moltiplicate davvero negli ultimi anni: sono disponibili molti negozi affidabilissimi (si pensi ad Amazon, Ebay, MediaShopping) dov'è possibile acquistare di tutto.
Di recente, sono nate junction interessanti fra catene di supermercati e produttori di smartphone affinché possa diventare realtà la possibilità di fare la spesa anche dalla propria abitazione.
Ma, come si accennava, anche per il fai da te i siti di riferimento sono moltissimi: è possibile imparare ad aggiustare il flessibile del lavandino con un video oppure anche a dipingere le pareti con guide molto dettagliate.
Basta semplicemente saper riconoscere l'autorevolezza di un sito – operazione per la quale serve solo un po' di esperienza e capacità analitica – e il web può aprire moltissime porte. Molti servizi vengono pubblicizzati via internet (dall'elettricista allo chef) e, pertanto, sono diventati disponibili in pochi click.
Anche la stragrande maggioranza dei servizi statali contempla servizi online. Dalle Poste alle Banche, dal Catasto all'Inps: per questa ragione, investire sul web – sia dal lato del cliente che del fornitore di servizi – è sempre un'ottima scelta.
Il settore della Comunicazione del Web, ad esempio, è uno di quelli in forte crescita ed è, allo stesso modo, un comparto che permette di lavorare da casa.
Uno svantaggio può essere che i salari, soprattutto all'inizio, non sono molto alti ma questo aspetto negativo viene compensato dalla grande flessibilità di cui un lavoratore può godere.
Chi ama stare solo è più intelligente
Recenti studi scientifici dimostrano che chi ama stare solo in genere ha una mente più brillante e creativa della media. Ecco spiegato, allora, il motivo per cui molti leader e geni della storia abbiano partorito le migliori idee in solitudine e al chiuso. Quindi bando alle leggende metropolitane secondo cui stare in casa da soli è sego di debolezza, timidezza o di qualche problema psicologico. Al contrario, vivere da soli protegge spesso da fastidi e attriti, consentendoci di gestire autonomamente il proprio spazio domestico e personale così come il proprio tempo. Il sociologo Eric Klinenberg, insegnante all'Università di New York, sostiene che vivere da soli si traduce nella costruzione di rapporti di qualità, poiché essendo abituati a vivere in solitudine qualora si sceglie una compagnia è sicuramente meritevole e un valore aggiunto per la propria esistenza.
Altre ricerche dimostrano anche che la solitudine facilita l'empatia. Ad esempio, chi vive solo in casa, potrebbe uscire addirittura più spesso con i propri amici rispetto a chi vive con il proprio partner. Lo stesso meccanismo si ripercuote anche sugli anziani che vivono soli e che, spesso, hanno una rete sociale più sviluppata di quelli che vivono magari con altri famigliari.
Altro discorso - sempre supportato da ricerche scientifiche - è quello relativo a chi fa lavori intellettuali anche molto impegnativi. Dopo giornate trascorse immersi tra persone, pc, web, smartphone, tornare a casa e poter godere un po’ di sana solitudine significa avere la possibilità di riposare la mente e il corpo. E gli studi dimostrano come proprio per queste ragioni la solitudine diventi una fonte inesauribile per la creatività, l'innovazione e perfino per la leadership.
Susan Cain ha scritto il libro "Quiet: The Power of Introverts in a World That Can't Stop Talking" facendosi portavoce dell’importanza della solitudine per coltivare la propria ricchezza creativa. L’autrice, inoltre, sostiene anche la pratica dell'introversione. Secondo la scrittrice, infatti, la solitudine è tra gli ingredienti più importanti della creatività: Charles Darwin amava fare lunghe passeggiate nel bosco e di certo non frequentava party e serate mondane, Steve Wozniak ha creato il primo computer della Apple bloccato in un garage. Pochi ma evidenti esempi che dimostrano che stare in casa, per di più da soli, può arricchire la nostra vita.