Documenti successione: diamo uno sguardo più approfondito
Per aprire una pratica di successione, i documenti necessari sono:
1. certificato di morte
2. dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attestante la situazione di famiglia originaria del defunto (in carta semplice)
3. codici fiscali del defunto e degli eredi in fotocopia
4. residenze del defunto e degli eredi
5. testamento (se esistente)
6. atti di acquisto terreni e fabbricati
7. atti di donazione stipulati in vita dal de cuius e atti di vendita stipulati negli ultimi sei mesi di vita
8. successioni precedenti
9. certificati o visure catastali (se in possesso)
10. documentazione riguardante eventuali variazioni dei fabbricati (condono–ampliamento–planimetrie–frazionamenti - mod. 44–mod. D–mod. 3/SPC)
11. per i terreni: certificato di destinazione urbanistica, da richiedere all’ufficio tecnico del comune di appartenenza
12 per conti correnti bancari o postali: dichiarazione, dellabanca o della posta, del saldo e interessi alla data del decesso
13. per azioni o titoli: certificazione della banca
14. dichiarazione di altre somme maturate e non riscosse
15. fattura spese funebri
16. spese mediche sostenute negli ultimi sei mesi di vita
17. mutui ipotecari: certificato bancario relativo al debito alla data del decesso e contratto stipula mutuo
Documenti da allegare alla dichiarazione di successione
Alla dichiarazione di successione si allegano, in carta semplice:
- Visure catastali
- Certificato di morte o autocertificazione
- eventuale dichiarazione sostitutiva per la richiesta di agevolazione prima casa.
- Certificato di destinazione urbanistica (per i terreni)
- prospetto della liquidazione delle imposte
- nel caso di rinuncia all'eredità copia autentica del verbale
- nel caso di successione testata copia originale o autenticata del testamento.
Occorre inoltre allegare il modello F23 relativo al pagamento in autoliquidazione delle imposte ipotecarie e catastali.
La dichiarazione di successione va presentata sul modello 4 reperibile presso ogni ufficio locale dell'Agenzia e può essere sottoscritta anche soltanto da uno degli eredi. Prima di presentare la dichiarazione di successione, si devono auto-liquidare e pagare, con il modello F23: l'imposta ipotecaria; l'imposta catastale; l'imposta di bollo; la tassa ipotecaria; i tributi speciali
Entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione, è infine necessario presentare la richiesta di voltura degli immobili presso il catasto.
Le novità legislative: arrivano le norme di semplificazione fiscale
Una delle novità più rilevanti contenute nel Decreto Legislativo n.175/2014 riguarda proprio questo argomento. Andando nel particolare, è stata stabilita l’esenzione per quanto concerne la dichiarazione sulla successione per le eredità fino a 100 mila euro. Di conseguenza, è stato innalzato il limite precedentemente imposto che era uguale a 50 milioni di lire (25 mila euro circa). Inoltre sono state inserite nel Decreto altre norme di semplificazione fiscale, come la liquidazione dell’imposta e la possibilità di integrare la documentazione, in alcuni punti, anche con copie conforme all’originale ma che non siano per forza di cose i cartacei originali stessi. Tra questi documenti rientrano gli atti di ultima volontà, l’eventuale accordo tra le parti in scrittura privata o atto pubblico e materiale inerente alle passività, detrazioni, riduzioni e oneri deducibili. Non ci sono modifiche invece per quanto riguarda la presentazione degli altri documenti, compresa la possibilità da parte dell’Agenzia delle Entrate di poter richiedere i documenti originali ove ne facesse richiesta. Ma non ci sono solo queste novità che arrivano dal fronte italiano, visto che anche l’Europa ha varato un cambiamento dei regolamenti, introducendo il Certificato Successorio Europeo
Il Certificato Successorio Europeo
Eccola quindi la novità europea sul sistema della successione. Dal 17 agosto 2015 potrà essere richiesto a qualsiasi notaio italiano il Certificato Successorio Europeo, che disciplina la materia entro i Paesi membri dell’Unione Europea. Seconde quindi le nuove disposizioni contenute nel Regolamento Europeo 2012, non sarà più obbligatorio rispettare le leggi vigenti nel Paese di cittadinanza della persona, con quest’ultima che potrà optare, qualora faccia testamento, della possibilità di seguire le leggi che vigono nel Paese di residenza, qualora sia diverso dalla Nazione di cittadinanza. Ci sono tuttavia una serie di casi limite all’interno dei quali poter fare richiesta di tale certificato, che riguarda solo le pratiche di morte e non questioni fiscali o amministrative. Dal momento che tale certificato verrà rilasciato (facoltà opzionale e non obbligatoria), esso avrà i suoi effetti anche sugli Stati UE interessati. In questo modo, si potrà pianificare in maniera migliore e meno stringente la propria pratica, usufruendo delle norme di semplificazione fiscale volute e decise dall’Unione Europea.
Autore: Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico per ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).