Bonus idrico, ecco di cosa si tratta
In questi anni, il governo italiano ha portato avanti iniziative per incentivare il rinnovo di veicoli, di elettrodomestici, di case ed edifici condominiali e tanto altro, attraverso l’avvio o il prolungamento di vari bonus, come quelli, ad esempio, per la rottamazione delle automobili o il bonus casa. Tali incentivi non sono altro che agevolazioni di natura finanziaria o fiscale, per coloro che decidono di aderire a queste specifiche iniziative statali.
Tra quelle più importanti e recenti, particolare attenzione merita il cosiddetto Bonus Idrico, definito anche come “bonus docce e rubinetti” o “bonus bagno”. Esso è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2021 (Legge n°178 del 30 Dicembre 2020), al fine di favorire il risparmio dell’acqua e pertanto una limitazione del suo uso. Destinatari di tali incentivi fiscali, come vedremo meglio, saranno sia persone fisiche che esercizi commerciali. Andiamo quindi a vedere di cosa tratta il bonus idrico in dettaglio.
Cos'è il bonus idrico
Questo consiste in misure destinate all’efficientamento in ambito idrico, allo scopo non solo di risparmiare l’uso e il consumo di acqua (sia per questioni di tipo economico che soprattutto per motivi ambientali), ma anche per favorire la lotta al lavoro nero in questo settore e incentivare una certa fiscalità. In pratica, per quei soggetti che acquistano e sostituiscono rubinetti, docce, sanitari in ceramica e, in genere, bagni, che consentono una riduzione dei consumi idrici, vi sono agevolazioni di natura fiscale.
Tali agevolazioni consistono, nello specifico, in rimborsi fino a 1.000 Euro per l’efficientamento di un bagno, con la sostituzione di determinati elementi, attraverso lavori o interventi effettuati in un anno e cioè dal 1° Gennaio al 31 Dicembre 2021. Comunque, questi benefici sono stati rinnovati a fine 2021, con la Legge di Bilancio 2022, pertanto gli incentivi fiscali sono stati prolungati fino al Dicembre 2023. Tuttavia, questi saranno disponibili fino all’esaurimento delle relative risorse finanziarie.
Destinatari ed interventi ammessi per questo bonus
A poter richiedere tale agevolazione possono essere persone fisiche maggiorenni residenti in Italia, che siano titolari di diritti di proprietà o altri diritti reali su edifici esistenti oppure di diritti personali di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Gli interventi ammessi riguardano l’acquisto e la montatura di vasi sanitari in ceramica, con un volume massimo di scarico fino a 6 litri; di rubinetti e miscelatori, sia per il bagno che per la cucina, sempre con portata fino a 6 litri; di soffioni doccia e colonne doccia.
Ricordiamo che nell’intervento in questione si include non solo l’acquisto di elementi, ma anche la sostituzione di strumenti relativi al flusso d’acqua. Inoltre, rientrano nelle agevolazioni anche i costi di manodopera per il rinnovo o l’installazione dei sistemi già in uso nelle abitazioni in questione. Tra gli elementi che, invece, non rientrano tra quelli che usufruiscono dei benefici vi sono i piatti doccia, bidet, la sostituzione di vasche da bagno, sedili e copri water, sanitari in resina e lavandini.
Come poter richiedere il bonus idrico
Coloro che voglio usufruire delle agevolazioni in questo ambito, possono richiederlo per un solo immobile ed un’unica volta e devono essere, come già accennato in precedenza, cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento della struttura abitativa. La richiesta può essere effettuata direttamente su apposita piattaforma online del Ministero della Transizione Ecologica (Mite), a cui si accede attraverso Spid oppure Cie (Carta d'Identità Elettronica).
Nella compilazione del modulo online verranno richiesti, tra le altre cose: dati anagrafici del beneficiario; importo delle spese effettuate (per un massimo rimborsabile di 1.000 Euro); quantità e specifiche tecniche dei beni sostituiti; copia della fattura elettronica o di documenti commerciali relativi all’acquisto e/o sostituzione dei beni oggetto degli interventi; copia della fattura relativa ai lavori effettuati; dichiarazione di non aver usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese.
Per gli esercenti commerciali che intendono avvalersi di tali benefici fiscali, è disponibile un apposito modello esercente bonus idrico e che permette agli stessi di certificare le spese sostenute. Nel modulo destinato a questi o alle persone fisiche, si deve inserire anche il numero Iban del beneficiario, per poter ricevere direttamente sul conto il rimborso delle spese riconosciute. Non sono previste rate, ma il versamento è effettuato in un’unica soluzione.