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Dopo avervi presentato un approfondimento su come scegliere la caffettiera elettrica e sulla Voltura ENEL, eccoci oggi con un nuovo tema che speriamo susciterà il vostro interesse. La caldaia a gas a condensazione rappresenta un'evoluzione delle tradizionali caldaie a gas, offrendo un'efficienza energetica superiore e minori emissioni inquinanti. 

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Ecco come funziona:

  1. Principio di Base: Come le caldaie tradizionali, anche le caldaie a condensazione bruciano gas naturale o GPL per produrre calore. La differenza principale risiede nel modo in cui vengono recuperati il calore e l'efficienza del processo.
  2. Recupero di Calore: Le caldaie tradizionali sfruttano solo il calore prodotto dalla combustione del gas. Invece, le caldaie a condensazione sono progettate per recuperare anche il calore "latente" contenuto nei vapori di scarico, che normalmente verrebbero dispersi nell'atmosfera attraverso il Camino.
  3. Processo di Condensazione: Quando i gas di scarico si raffreddano al punto di condensazione, rilasciano il calore latente. Questo calore viene quindi utilizzato per preriscaldare l'acqua che ritorna dalla rete di riscaldamento, prima che essa entri nella camera di combustione.
  4. Efficienza
  5. Scambiatore di Calore Secondario: Per poter recuperare il calore dai gas di scarico, le caldaie a condensazione sono dotate di uno scambiatore di calore secondario. Questo dispositivo raffredda i gas di scarico, causando la condensazione del vapore acqueo in essi contenuto e il conseguente recupero del calore latente.
  6. Produzione Acqua Calda Sanitaria: Molte caldaie a condensazione sono combinate, il che significa che possono anche produrre acqua calda per uso domestico (docce, lavaggi, ecc.), offrendo quindi un doppio servizio.
  7. Emissioni Ridotte: Poiché le caldaie a condensazione utilizzano il gas in modo più efficiente, producono meno emissioni di CO2 e di altri inquinanti rispetto alle caldaie tradizionali.
  8. Acqua di Condensa: Durante il processo di condensazione, si forma dell'acqua, che viene poi scaricata attraverso un tubo di drenaggio. Quest'acqua è leggermente acida a causa della presenza di gas di scarico, quindi potrebbe essere necessario trattarla o neutralizzarla prima dello scarico.

Raccomandare un controllo preventivo della caldaia in vista dell'arrivo delle stagioni fredde rappresenta una scelta prudente. In Italia, la cultura della manutenzione preventiva non è ancora radicata, e molti proprietari di casa non comprendono appieno i pericoli associati a una caldaia malfunzionante. Questo può portare a rischi per la sicurezza, come fughe di gas o inquinamento da monossido di carbonio, nonché a un maggiore consumo energetico e costi di riparazione elevati.

È vero che le caldaie di nuova generazione, come quelle a condensazione, possono avere un costo iniziale superiore rispetto ai modelli tradizionali. Tuttavia, negli ultimi anni, i prezzi sono diminuiti, rendendo questi dispositivi più accessibili, con un costo medio intorno ai 1000 euro. Inoltre, l'acquisto di queste caldaie può essere agevolato da incentivi statali e detrazioni fiscali, rendendo l'investimento iniziale più conveniente nel lungo periodo.

Le caldaie a condensazione sono particolarmente efficienti in ambienti con un buon isolamento termico, dove non è necessario impostare il termostato su temperature elevate. Operano meglio a temperature più basse e sono quindi ideali per case ben isolate. Il risparmio energetico ottenuto con queste caldaie è direttamente proporzionale all'uso del riscaldamento e alla dimensione della casa.

Queste caldaie sono particolarmente adatte per abitazioni occupate costantemente, dove la necessità di riscaldamento è continua. D'altra parte, in case frequentemente vuote, come quelle di famiglie in cui adulti e bambini sono fuori casa per lavoro o scuola, il risparmio nel lungo periodo potrebbe essere meno significativo a causa di un minor utilizzo della caldaia.

Dal punto di vista tecnico, la caldaia trasforma il combustibile in calore attraverso un contenitore di acqua o aria riscaldati. È dotata di un meccanismo che genera un aumento della temperatura grazie a fonti di riscaldamento esterne all'apparecchio. Le componenti tipiche di una caldaia includono il focolare, il bruciatore, la camera di combustione, il fascio tubiero (un insieme di tubi) e il condotto di scarico, come il camino, che disperde i prodotti della combustione. La manutenzione regolare di queste componenti è fondamentale per garantire l'efficienza e la sicurezza dell'apparecchio.

Se sei interessato ad approfondire alcuni temi legati agli elettrodomestici di casa, abbiamo appena pubblicato un approfondimento sui prezzi del Bimby: dagli un'occhiata.

Come funziona il processo di accensione?

La caldaia viene avviata attraverso degli appositi bottoni di accensione. I modelli di ultima generazione sono sempre più automatizzate e provviste di numerosi meccanismi che agevolano il processo di accensione.

Una volta accesa, a pompare l'acqua calda all'interno della caldaia stessa, è il circolatore, che ha appunto la funzione di mettere in circolo l'acqua da trasformare in calore e da trasportare verso i Termosifoni. L'accensione del gas contenuto all'interno del bruciatore si verifica invece nella camera di combustione, costituita solitamente da pareti di fibra di ceramica che ha la funzione di isolare termicamente la camera di combustione stessa.

All'interno c'è infine il bruciatore, all'interno del quale il gas combustibile viene incendiato e la valvola del gas che consente il passaggio dello stesso che arriva dal contatore centrale. La valvola del gas è costituita da un otturatore di sicurezza, per evitare dispersioni pericolose e da un otturatore volto a regolare il riciclo del gas e del calore.

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Quanto costa una caldaia con Eni gas e luce?

Il costo di una caldaia con Eni gas e luce dipende da diversi fattori, tra cui la potenza, la marca, il modello e le caratteristiche della caldaia.

In generale, il costo di una caldaia a condensazione Eni parte da 956 euro. Il prezzo può variare in base alla potenza della caldaia, che si misura in kilowatt (kW). Ad esempio, una caldaia da 24 kW costa circa 1.200 euro, mentre una caldaia da 35 kW costa circa 1.500 euro.

Eni offre anche la possibilità di acquistare una caldaia con finanziamento a rate. In questo caso, il costo della caldaia viene suddiviso in un numero di rate prestabilito, con un tasso di interesse applicato.

Inoltre, Eni consente di accedere alle detrazioni fiscali previste dalla legge per l'acquisto di una caldaia a condensazione. Le detrazioni fiscali possono arrivare fino al 65% del costo della caldaia, che può essere recuperato in 10 anni.

Al momento, Eni propone due offerte per l'acquisto di una caldaia:

  • Offerta Caldaia in Bolletta: in questo caso, il costo della caldaia viene addebitato in bolletta gas per un periodo di 10 anni.
  • Offerta Caldaia con Cessione del Credito: in questo caso, Eni anticipa il costo della caldaia e il cliente può recuperare il credito tramite la dichiarazione dei redditi.

Ecco un esempio di costo di una caldaia Eni:

  • Caldaia Riello EGEL31025CKMTN: potenza 24 kW, costo 2.397 euro, prezzo con cessione del credito 839 euro.

Per conoscere il costo esatto di una caldaia Eni, è necessario richiedere un preventivo personalizzato.

A cosa serve la manutenzione? I costi sono alti?

L'assistenza e la manutenzione della caldaia sono delle mansioni che vanno rispettate e sono previste dalla legge, per evitare pericoli di sorta e problemi che potrebbero causare dei veri e propri disastri all'interno della propria e delle abitazioni vicine. Ecco perché tutti gli impianti di riscaldamento devono essere assolutamente a norma. Un buon impianto di riscaldamento domestico consente inoltre di risparmiare energia ed evitare le dispersioni inutili nell'ambiente circostante.

Le caldaie di ultima generazione sono solitamente già sicure; mentre per quelle più vecchie è consigliabile chiamare l'assistenza per verificarne l'affidabilità della stessa, attraverso tecnici esperti e qualificati.

Tale tipo di intervento va effettuato ogni due anni e colui che si occuperà della manutenzione, singolo o ditta, dovrà comunicare l'avvenuto controllo alla provincia nella quale è situata l'abitazione; è bene poi che il proprietario della stessa si accerti che la comunicazione sia stata effettuata.

Se non sono rivenditori o la ditta produttrice ad informarvi in merito ai numeri da chiamare per l'assistenza della caldaia, potete infine cercare il centro specializzato più vicino al vostro immobile e chiamarlo periodicamente per la manutenzione.

Sebbene dovrebbe essere la sicurezza personale e della propria famiglia a far riflettere sulla convenienza di una giusta manutenzione dell'impianto termico, segnaliamo subito come il settore sia ben regolato da norme precise che vogliono regolare la cadenza dei controlli periodici degli impianti. Così, se qualcuno si dimenticasse della manutenzione regolare delle caldaie, è la legge a ricordargli i propri doveri.

La manutenzione della caldaia è una procedura assolutamente preventiva: ha lo scopo di precedere guasti e malfunzionamenti nel periodo invernale, quando è più probabile che, dato l'uso assiduo dello strumento, questo non funzioni a dovere.

Le operazioni di controllo, infatti, permettono:

  • di ridurre il consumo del combustibile (perché si mantiene alta l'efficacia)
  • ottimizzare il rendimento termico
  • migliorare l'ari

Cosa controllare

Fra le operazioni che rientrano nella manutenzione, vi sono:

  • la pulizia della caldaia
  • verifica del consumo dell'acqua
  • il controllo del serbatoio del combustibile
  • controllo dei fumi

È tuttavia possibile operare dei controlli personalmente. Ad esempio, un sintomo di un cattivo funzionamento della caldaia è la presenza di aria nei termosifoni. Per constatare tale evenienza, è possibile svitare la valvola del termosifone. Si consiglia di fare estrema attenzione: potrebbe scaturire un forte getto d'aria calda. Una volta uscita l'eventuale aria, verrà il turno dell'acqua: significa che non vi è più aria all'interno. Ripetere quest'operazione per tutti i termosifoni è un'operazione molto utile.

Un altro semplice controllo è l'apertura di un rubinetto lontano in modo che esca acqua calda. Se la caldaia si accende subito e l'acqua esce immediatamente calda, allora lo strumento è in ottima funziona. Alla base di ogni impianto, vi è pure un manometro – che misura la pressione dell'acqua – e un termometro – per la temperatura. Spesso è possibile regolarli manualmente.

Considerare "l'età" delle caldaie

Il fattore che fa segnare lo scarto nei tempi delle verifiche è l'età. Quelle a gas che hanno meno di 8 anni necessitano interventi di manutenzione della caldaia ogni quattro anni di funzionamento. Dall'ottavo anno di vita in poi, invece, le verifiche devono susseguirsi con una frequenza maggiore, ossia ogni due anni.
Bisogna sapere come questi controlli di legge sono soprattutto finalizzati a controllare la combustione e la non elevata emissione di gas nocivi nell'atmosfera.

La stessa norma, inoltre, sottolinea l'importanza di fare riferimento a professionisti del settore. È importanti, infatti, che le manutenzioni e soprattutto le verifiche finalizzate all'analisi dei gas di scarico vengano eseguite da centri di assistenza qualificati e dotati delle autorizzazioni. Le certificazioni, infatti, possono essere rilasciate solo da tecnici autorizzati.
Per questa ragione è consigliabile verificare il possesso delle autorizzazioni da parte dei professionisti a cui ci si rivolge per i controlli sulle caldaie e l'impianto di riscaldamento domestico.

Quale norme studiare per aggiornare le caldaie?

Questo campo non è affollato di testi di legge, per cui chi volesse preoccuparsi correttamente in anticipo della manutenzione della caldaia può fare riferimento al testo del Dlg 192 del 2005. Non c'è alcun dubbio che il concetto base da essa espresso ribadisce l'importanza della periodicità dei controlli al fine di assicurare sicurezza e massima funzionalità all'impianto.

Il testo specifica che gli impianti di maggiore portata e potenza (oltre i 35 Kw) generalmente dedicati ai condomini devono essere sottoposti a controlli annuali, mentre vi sono tempi differenti per quanto riguarda le caldaie di dimensioni minori, generalmente dedicate ad impianti autonomi per singole abitazioni.

Altre norme di riferimento è il D.P.R. Numero 412 del 1993 e il D.P.R. n. 551 del 1999. Tuttavia, è attualmente in lavorazione una disciplina di modifica parziale di queste norme. Il Consiglio dei Ministri, infatti, sta varando un nuovo schema.

Innanzitutto la manutenzione della caldaia – e questa possibilità è già valida – vale per la detrazione del 55% dell'Irpef e rientra nella categoria della riqualificazione energetica.
Ma le operazioni di controllo potranno essere effettuate ogni due anni, invece che, come avviene ora, annualmente. Per gli impianti a gas, metano e gpl, invece, potrà avvenire ogni 4 anni. Il nuovo provvedimento mira anche ad eliminare l'obbligo di controllo per i soli impianti finalizzati al riscaldamento dell'acqua.

Cosa può succedere durante le fughe di gas?

Immagine per fughe di gas

Gli incidenti domestici sono molto più probabili di quello che si pensi. Occorre stabilire delle priorità e soprattutto ricordarsi di delineare delle zone di pericolo da curare in maniera particolare. Di seguito un approfondimento che riguarderà le fughe di gas in casa. I pericoli di fughe di gas infatti sono molto elevati: le conseguenze di un incidente del genere sono l'avvelenamento (per quanto riguarda noi esseri umani) o addirittura l'esplosione (per quel che concerne il nostro ambiente casalingo). Le cause principali delle fughe di gas in Italia sono legate allo scorretto funzionamento di: macchine del gas, caldaie, fornelli. Nel nostro paese si usano due tipi di gas, e quindi di impianti: il metano e il GPL. Purtroppo la cronaca quotidiana è piena di storie di fughe di gas che provocano incidenti, anche mortali.

La portata dell’incidente è talmente vasta che a volte può succedere che ad esplodere sia un’intera palazzina, con boati fragorosi che mettono a serio pericolo tutti gli inquilini. Da aggiungere che le cause di queste esplosioni non sono soltanto causali; alcune persone per togliersi la vita aprono le manopole del gas per provocare una violenta deflagrazione in tutto l’ambiente. Esplosioni violente perchè la scintilla che scatena il caos può portare a conseguenze gravissime.

Come comportarsi?

Ecco cosa vi suggeriamo di non fare nel caso di fughe di gas:

  • non accendere le luci,
  • non avviare alcun tipo di apparecchio elettrico per il rischio di scintille,
  • non fumare,
  • non usare candele o accendini per la luce.

Se questo articolo è stato utile, possiamo sicuramente consigliarti la lettura del nostro approfondimento per scegliere l'aspirapolvere.

Chiamare aiuto e il pronto intervento

Chiamare in causa un guasto sulla rete idrica o un problema sul gas è un escamotage usato spesso dai ladri per le truffe casalinghe, soprattutto ai danni delle persone anziane che sono da sole in casa. Gli ultimi episodi della cronaca narrano di finti tecnici, muniti di giubbotto arancione salva-vita, che entrano nelle abitazioni private denunciando un guasto e avvertendo gli anziani di raccogliere tutti gli averi (soldi, argenteria e oro) per metterli in sicurezza. Da un momento all’altro, invece, i falsi tecnici prendono la borsa e si dileguano. Addirittura questi ladri fanno uso di una speciale bomboletta a butano per far sì che la perdita di gas fosse reale, come infatti è stato testimoniato dalle “vittime”.

Altro esempio sono i falsi modelli salva-vita che vengono installati a muro per prevenire eventuali fughe di gas. In questo caso, sempre finti-agenti propongono la vendita di questo apparecchio (da pagare in contanti anche per 250 euro) senza nessuna ricevuta o altro, “giocando” sull’ansia e sulla paura delle persone. La vendita di questi falsi-rilevatori, apparecchi inutili, è purtroppo diventata un boom tanto che le denunce sono sono state tantissime, con anziani truffati e impossibilitati di ricevere indietro i soldi spesi. Un triste fenomeno che prende piede in tante zone d’Italia e che vede al centro le persone anziane da sole che vengono raggirate da veri e propri ladri.

Bisogna fare quindi molta attenzione quando si viene suonati al citofono perchè nell’epoca moderna i ladri sono diventati molto sofisticati, controllando anche le abitudini delle ipotetiche “vittime” da truffare. I soggetti a più serio pericolo sono gli anziani che quindi non devono mai aprire la porta a nessuno.

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Autore: Andrea Lelli

Immagine di Andrea Lelli

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Roma Tor Vergata, Andrea Lelli fonda la ditta di ristrutturazioni edili Edil Clima Service SAS con sede in Via Costanzo Albasini 10 a Roma. Edil Clima Service è una società composta da un team di otto esperti, ognuno specializzato in una specifica mansione.